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Summary
# La guerra civile e l'ascesa di Ottaviano
Questa sezione analizza le dinamiche della guerra civile romana e l'ascesa politica di Ottaviano dopo la morte di Cesare, focalizzandosi sulle strategie, alleanze e la creazione del Secondo triumvirato.
### 1.1 Il contesto post-cesariano e i protagonisti
La morte di Giulio Cesare nel 44 a.C. aprì un periodo di instabilità politica e guerre civili, alimentato dalla competizione per il potere tra i suoi eredi e i suoi oppositori. Al centro di questa lotta emersero due figure principali: Antonio e Ottaviano [1](#page=1).
#### 1.1.1 Ottaviano: l'erede di Cesare
Gaio Ottavio, noto successivamente come Ottaviano e poi Augusto, nacque a Roma nel 63 a.C.. Discendente di Cesare per linea materna, fu da quest'ultimo adottato come figlio e designato erede di gran parte del suo patrimonio, assumendo quindi il nome di Gaio Giulio Cesare Ottaviano. La sua carriera politica prese avvio in questo contesto, portandolo inizialmente a confrontarsi con Antonio e successivamente ad assumere il potere assoluto con il titolo di Augusto. Caratterizzato da un'intelligenza politica spregiudicata, Augusto non abolì le istituzioni repubblicane ma le riformò, dando vita al Principato, un nuovo sistema politico destinato a durare per secoli [1](#page=1).
#### 1.1.2 Marco Antonio
Marco Antonio fu una figura chiave nella lotta per il potere dopo la morte di Cesare. Inizialmente, si scontrò con Ottaviano per il controllo delle province stabilite da Cesare [1](#page=1).
### 1.2 La guerra di Modena e le prime tensioni
Il primo scontro tra Antonio e Ottaviano si manifestò riguardo all'assegnazione delle province. Mentre Cesare aveva destinato la Macedonia ad Antonio e la Gallia Cisalpina a Decimo Giunio Bruto, la morte del dittatore mutò gli scenari strategici. La Gallia Cisalpina, più vicina a Roma, acquisì maggiore importanza. Antonio, con il sostegno dei comizi, rivendicò il governo di questa provincia, entrando in conflitto con Decimo Bruto che rifiutava di cederla [1](#page=1).
Antonio decise quindi di agire militarmente, assediando Bruto a Modena. Il Senato, in risposta, dichiarò Antonio nemico pubblico e inviò l'esercito consolare contro di lui, affiancato da truppe reclutate da Ottaviano. Nella battaglia di Modena (inizi del 43 a.C.), Antonio fu sconfitto e dovette ritirarsi nella Gallia Narbonese, dove trovò l'appoggio di Marco Emilio Lepido [1](#page=1).
> **Tip:** L'analogia delle "Filippiche" si riferisce alle orazioni di Demostene contro Filippo II di Macedonia, utilizzata qui per descrivere discorsi violenti e invettive [1](#page=1).
### 1.3 Una complessa partita politico-militare
Dopo la battaglia di Modena, si aprì una fase di complessa interazione politico-militare. Sia Antonio che Ottaviano cercavano il consenso delle diverse fazioni (Senato, cavalieri, veterani, plebe), mentre il Senato appariva sempre più diviso e in balia degli eventi. Le strategie e le alleanze cambiavano continuamente, con entrambi i rivali che miravano a consolidare le proprie posizioni di forza [1](#page=1).
Di fronte alla morte dei consoli in carica durante la battaglia di Modena, Ottaviano richiese il consolato pur non avendo ancora l'età né aver completato il \_cursus honorum. Ottenuto il consolato per il 43 a.C. dopo aver minacciosamente schierato le sue truppe a Roma, revocò l'amnistia e istituì un tribunale speciale contro gli assassini di Cesare, segnando una rottura con gli anticesariani. Nel frattempo, Antonio aveva consolidato un imponente esercito [1](#page=1).
### 1.4 La creazione del Secondo triumvirato
Per fronteggiare la crescente minaccia rappresentata da Bruto e Cassio, che stavano radunando forze significative in Oriente, Ottaviano e Antonio decisero di accordarsi. Nell'ottobre del 43 a.C., i due si incontrarono nei pressi di Bologna con Lepido, dando vita al Secondo triumvirato [1](#page=1).
A differenza del Primo triumvirato (un accordo privato tra Pompeo, Crasso e Cesare nel 60 a.C.), il Secondo triumvirato fu ratificato da una legge specifica, conferendogli lo status di istituzione statale. Questo accordo, della durata di cinque anni, attribuiva ai triumviri poteri assoluti: potevano convocare il Senato, legiferare, nominare magistrati, dichiarare guerra e coniare moneta [1](#page=1).
Il territorio romano fu spartito tra i triumviri: Antonio ottenne la Gallia Comata e Cisalpina; Ottaviano ebbe l'Africa, la Sicilia e la Sardegna; Lepido governò la Gallia Narbonese e la Spagna. L'Italia rimase indivisa. L'istituzione del Secondo triumvirato è considerata da alcuni storici come il momento in cui terminò la forma repubblicana, a causa della concentrazione di potere legale nelle mani di pochi individui [1](#page=1).
* * *
# Il Secondo triumvirato
Il Secondo triumvirato fu un accordo politico-militare con poteri legali che segnò un passo importante verso la fine della Repubblica romana, conferendo un potere assoluto a specifici individui e ridefinendo il controllo sui domini romani [1](#page=1).
### 2.1 Formazione e natura del Secondo triumvirato
#### 2.1.1 Contesto storico e motivazioni
La morte di Cesare creò un vuoto di potere che portò a una competizione tra i suoi principali eredi politici, Marco Antonio e Gaio Giulio Cesare Ottaviano. Entrambi cercavano il consenso delle diverse componenti sociali (senato, cavalieri, veterani, plebe) per affermarsi. Il senato, diviso al suo interno, appariva sempre più incapace di gestire la situazione politica in evoluzione [1](#page=1).
Un momento cruciale fu la "guerra di Modena", scatenata dalla disputa sull'assegnazione delle province tra Antonio e Decimo Giunio Bruto. Antonio, contro la volontà del senato, rivendicò il governo della Gallia Cisalpina e assediò Bruto a Modena. La sconfitta di Antonio a Modena, all'inizio del 43 a.C., lo costrinse a rifugiarsi nella Gallia Narbonese, dove trovò l'appoggio del generale Marco Emilio Lepido [1](#page=1).
Di fronte a questa complessa partita politico-militare e alla crescente minaccia rappresentata da Bruto e Cassio, che stavano radunando forze militari in Oriente, Ottaviano e Antonio decisero di accordarsi [1](#page=1).
#### 2.1.2 L'accordo e la sua ratifica
Nell'ottobre del 43 a.C., Ottaviano, Antonio e Lepido si incontrarono vicino a Bologna, dando vita al Secondo triumvirato. A differenza del Primo triumvirato, che era un patto segreto e privato, il Secondo triumvirato fu ratificato con un'apposita legge [1](#page=1).
> **Tip:** Alcuni storici considerano il Secondo triumvirato come il momento che sancì la fine della forma repubblicana, poiché conferiva legalmente un potere assoluto a degli individui [1](#page=1).
#### 2.1.3 Poteri e competenze dei triumviri
L'accordo del Secondo triumvirato aveva una durata di cinque anni e conferiva ai triumviri poteri straordinari. Essi avevano l'autorità di [1](#page=1):
* Convocare il senato [1](#page=1).
* Legiferare [1](#page=1).
* Nominare magistrati [1](#page=1).
* Dichiarare guerra [1](#page=1).
* Coniare moneta [1](#page=1).
#### 2.1.4 Divisione dei territori
L'accordo stabiliva anche una spartizione del controllo sui domini romani, concentrata nella parte centrale e occidentale:
* **Marco Antonio:** Gallia Comata (centro-settentrionale) e Gallia Cisalpina [1](#page=1).
* **Ottaviano:** Africa, Sicilia e Sardegna [1](#page=1).
* **Marco Emilio Lepido:** Gallia Narbonese e Spagna [1](#page=1).
* **Italia:** Rimaneva indivisa [1](#page=1).
> **Tip:** È importante distinguere il Secondo triumvirato dal Primo triumvirato, stretto segretamente tra Pompeo, Crasso e Cesare nel 60 a.C. [1](#page=1).
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# Personaggi chiave: Ottaviano e Antonio
Dopo la morte di Cesare, Roma fu teatro di un'intensa lotta per il potere tra i suoi principali contendenti, Ottaviano e Marco Antonio [1](#page=1).
### 3.1 Ottaviano
Gaio Ottavio, nato a Roma nel 63 a.C. da una famiglia benestante, era pronipote di Cesare per via materna. Alla morte del dittatore, scoprì di essere stato adottato e designato erede della maggior parte dei suoi beni, assumendo il nome di Gaio Giulio Cesare Ottaviano. Questa eredità diede il via alla sua carriera politica, mirata a eliminare i rivali, primo fra tutti Antonio, per poi concentrare il potere assoluto nelle sue mani sotto il titolo di Augusto. Ottaviano si distinse per la sua astuzia politica: pur non abolendo le istituzioni repubblicane, creò un nuovo sistema politico, il Principato, che pose le basi per l'Impero romano e durò in Occidente fino al 476 d.C.. Morì a Nola nel 14 d.C. [1](#page=1).
> **Tip:** Ottaviano fu un politico estremamente pragmatico, capace di manipolare le istituzioni esistenti per consolidare il proprio potere, piuttosto che distruggerle apertamente.
### 3.2 Marco Antonio
Marco Antonio fu un altro protagonista della successione cesariana, un generale e politico di spicco. La sua figura fu spesso contrapposta a quella di Ottaviano, con cui inizialmente si alleò, ma da cui poi si distaccò per ambizioni di potere.
#### 3.2.1 La "guerra di Modena" e il primo scontro
Il primo dissidio tra Antonio e Ottaviano emerse riguardo all'assegnazione delle province. Cesare aveva stabilito che Antonio governasse la Macedonia dopo il suo consolato, mentre la Gallia Cisalpina era stata affidata a Decimo Giunio Bruto. Tuttavia, con la morte di Cesare, la Gallia Cisalpina acquisì una maggiore importanza strategica per la sua vicinanza a Roma. Antonio rivendicò pertanto il governo di questa provincia, ottenendo l'approvazione dei comizi a discapito della volontà del senato. Di fronte al rifiuto di Decimo Bruto di cedere il suo incarico, Antonio assediò Modena. Il senato dichiarò Antonio nemico pubblico e inviò l'esercito consolare, supportato da truppe reclutate da Ottaviano, contro di lui. Nella battaglia di Modena, all'inizio del 43 a.C., Antonio subì una sconfitta e fu costretto a ritirarsi nella Gallia Narbonese, dove trovò l'appoggio di Marco Emilio Lepido [1](#page=1).
#### 3.2.2 Strategie e alleanze
La situazione post-cesariana si caratterizzò per un complesso gioco politico-militare in cui Ottaviano e Antonio competevano per il potere, cercando al contempo il consenso delle diverse fazioni (senato, cavalieri, veterani, plebe). Il senato si dimostrava sempre più debole e diviso. I due rivali elaboravano strategie e alleanze mutevoli per acquisire posizioni di forza [1](#page=1).
> **Tip:** La capacità di formare e disfare alleanze fu una caratteristica cruciale per emergere nella caotica fase del dopo-Cesare.
#### 3.2.3 Il Secondo triumvirato
La crescente minaccia rappresentata da Bruto e Cassio, che stavano radunando forze militari in Oriente, spinse Ottaviano e Antonio a un accordo. Nell'ottobre del 43 a.C., a Bologna, i due si incontrarono con Lepido per istituire il Secondo triumvirato. A differenza del Primo triumvirato (un patto segreto tra Pompeo, Crasso e Cesare nel 60 a.C.), il Secondo triumvirato fu ratificato da una legge, trasformandosi in un'istituzione statale. Alcuni storici considerano questa formalizzazione dell'autorità a singoli individui come il segnale della fine della forma repubblicana. L'accordo, della durata di cinque anni, conferiva ai triumviri poteri eccezionali: convocare il senato, legiferare, nominare magistrati, dichiarare guerra e coniare moneta. La spartizione dei domini romani vide Antonio ottenere la Gallia Comata e Cisalpina; Ottaviano l'Africa, la Sicilia e la Sardegna; Lepido la Gallia Narbonese e la Spagna; l'Italia rimase indivisa [1](#page=1).
> **Example:** L'istituzione del Secondo triumvirato rappresenta un chiaro esempio di come, in periodi di crisi politica, si potessero creare magistrature straordinarie con poteri illimitati, erodendo progressivamente le tradizionali forme di governo repubblicano.
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## Errori comuni da evitare
* Rivedete tutti gli argomenti accuratamente prima degli esami
* Prestate attenzione alle formule e definizioni chiave
* Praticate con gli esempi forniti in ogni sezione
* Non memorizzate senza comprendere i concetti sottostanti
Glossary
| Term | Definition |
|------|------------|
| Filippica | In senso figurato, un'invettiva o un discorso violento contro qualcuno o qualcosa, derivato dalle orazioni di Demostene contro Filippo II di Macedonia. |
| Ottaviano | Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto, nipote adottivo ed erede di Cesare, politico spregiudicato e intelligente che divenne il primo imperatore romano, fondando un sistema politico destinato a durare secoli. |
| Antonio | Marco Antonio, generale e politico romano, rivale di Ottaviano per il potere dopo la morte di Cesare. Fu sconfitto nella battaglia di Modena e si alleò con Lepido prima di formare il Secondo triumvirato. |
| Gallia Cisalpina | La Gallia Cisalpina, una provincia romana situata a nord dell'Italia, divenne un punto strategico di contesa tra Antonio e Ottaviano dopo la morte di Cesare. |
| Battaglia di Modena | Scontro militare avvenuto all'inizio del 43 a.C. tra le forze di Antonio e l'esercito consolare affiancato dai reparti di Ottaviano. Antonio fu sconfitto e si ritirò nella Gallia Narbonese. |
| Secondo triumvirato | Un'istituzione legale formata da Ottaviano, Antonio e Lepido nell'ottobre del 43 a.C. per governare Roma, con poteri di convocare il senato, legiferare, nominare magistrati, dichiarare guerra e coniare moneta. Durò per cinque anni e spartì il controllo dei domini romani. |
| Primo triumvirato | Un accordo segreto e privato stipulato nel 60 a.C. tra Pompeo, Crasso e Cesare, precedente al Secondo triumvirato e senza valore legale istituzionale. |
| Cursus honorum | La sequenza tradizionale delle magistrature che un politico romano doveva ricoprire per avanzare nella carriera politica e raggiungere le cariche più alte, come il consolato. |
| Gallia Narbonese | Provincia romana situata nella parte sud-orientale della Gallia, dove Marco Antonio si rifugiò dopo la sconfitta a Modena e dove poteva contare sull'appoggio di Lepido. |
| Italia | La penisola italiana, che durante il Secondo triumvirato rimase indivisa tra i tre triumviri, mantenendo uno status particolare rispetto alle province. |