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Summary
# Lavoro e forza muscolare
Il lavoro muscolare è definito come il prodotto dell'ampiezza del movimento e della forza muscolare, ed è influenzato dalla lunghezza delle fibre muscolari e dalla sezione trasversa fisiologica del muscolo [1](#page=1).
### 1.1 Ampiezza di movimento
L'ampiezza del movimento è determinata dall'estensione della contrazione muscolare, che a sua volta dipende dalla lunghezza delle fibre muscolari. Una singola fibra contrattile può accorciarsi fino al 50% della sua lunghezza. Pertanto, fibre muscolari più lunghe conferiscono al muscolo un maggiore potenziale contrattile e una maggiore potenza [1](#page=1).
> **Tip:** La lunghezza delle fibre è un fattore genetico primario che influenza la potenza muscolare e non è modificabile tramite allenamento [2](#page=2).
### 1.2 Forza muscolare
La forza di un'azione muscolare è direttamente correlata alla sua **sezione trasversa fisiologica (STF)** [1](#page=1).
#### 1.2.1 Sezione trasversa fisiologica (STF)
La STF rappresenta una sezione del muscolo, eseguita a livello della sua porzione carnosa, perpendicolarmente all'asse longitudinale delle fibre muscolari. Essa tiene conto della somma delle aree protoplasmatiche contrattili di tutte le singole fibre muscolari [1](#page=1).
* **Muscoli nastriformi (a fibre parallele):** In questi muscoli, l'asse longitudinale delle fibre coincide con l'asse longitudinale del muscolo. La STF viene quindi praticata perpendicolarmente all'asse del muscolo intero. Questi muscoli sono generalmente più potenti, ma meno forti rispetto ai muscoli pennati, a parità di altre condizioni [1](#page=1).
* **Muscoli pennati (a fibre oblique):** In questi muscoli, le fibre muscolari sono orientate obliquamente rispetto all'asse longitudinale del muscolo. A causa di questa disposizione obliqua, la STF può essere definita per ogni gruppo di fibre oblique. L'aumento del numero di "penne" in un muscolo pennato incrementa il numero di STF, portando a una maggiore sommatoria delle aree delle fibre e, di conseguenza, a una maggiore forza. I muscoli pennati sono caratterizzati da una lunghezza delle fibre ridotta rispetto ai muscoli nastriformi, ma presentano un numero maggiore di fibre a parità di diametro. Questo li rende muscoli molto forti, sebbene meno potenti [1](#page=1).
> **Tip:** La disposizione obliqua delle fibre nei muscoli pennati permette di alloggiare un maggior numero di fibre all'interno di una porzione carnosa di uguale diametro rispetto a un muscolo nastriforme [1](#page=1).
#### 1.2.2 Sezione trasversa anatomica (STA)
La sezione trasversa anatomica (STA) è una sezione trasversale perpendicolare all'asse longitudinale del muscolo, praticata nella sua porzione più spessa (ad esempio, la parte equatoriale di un muscolo fusiforme). A differenza della STF, la STA include tutte le strutture del muscolo: fibre muscolari, vasi sanguigni, tessuto connettivo e nervi [2](#page=2).
* Nei muscoli nastriformi, la STA è coassiale con la STF.
* Nei muscoli pennati, la STA non è coassiale con la STF.
* In generale, la STA è sempre maggiore della STF perché comprende un numero maggiore di componenti tissutali [2](#page=2).
#### 1.2.3 Relazione tra forza e potenza
È fondamentale distinguere forza e potenza [1](#page=1):
* La **potenza** muscolare dipende principalmente dalla **lunghezza delle fibre muscolari** [1](#page=1).
* La **forza** muscolare dipende dalla **sezione trasversa fisiologica (STF)** [1](#page=1).
Un muscolo forte tende ad occupare meno spazio grazie alla ridotta lunghezza delle sue fibre, ma può ospitare un numero maggiore di esse nella sua porzione carnosa, soprattutto se le fibre sono disposte obliquamente. Avere muscoli esclusivamente nastriformi porterebbe a muscoli molto potenti ma di grandi dimensioni; la presenza di muscoli pennati, pur meno potenti, consente di mantenere dimensioni corporee ridotte pur garantendo un'elevata forza [2](#page=2).
> **Esempio:** Il quadricipite è considerato più forte e più potente del tricipite poiché possiede un maggior numero di fibre ("fusi") e una maggiore lunghezza delle fibre [2](#page=2).
#### 1.2.4 Unità di forza muscolare
L'unità di forza muscolare (Ufm) è un parametro di riferimento storico che indica la resistenza che 1 cm² di massa muscolare può vincere, pari a 11,1 kg. (Nota: questo dato è stato specificato come non richiesto all'esame). La formula è [1](#page=1):
$$ \text{Ufm} = 11,1 \, \text{kg/cm}^2 $$
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# Sistemi di leve nel corpo umano
L'intero apparato locomotore umano opera come un complesso sistema di leve, sfruttando l'interazione tra ossa, articolazioni e muscoli per generare movimento [3](#page=3).
### 2.1 Principi generali delle leve
Ogni sistema di leve è caratterizzato da tre componenti fondamentali [3](#page=3):
* **Fulcro ($f$)**: Il punto fisso attorno al quale la leva si muove. Nell'apparato locomotore, questo corrisponde all'articolazione [3](#page=3).
* **Potenza ($p$)**: La forza che causa il movimento della leva. Nell'apparato locomotore, questa è rappresentata dalla forza generata dalla contrazione muscolare [3](#page=3).
* **Resistenza ($r$)**: La forza che si oppone al movimento della potenza. Nell'apparato locomotore, questa è solitamente il peso di una parte del corpo o di un oggetto tenuto in mano [3](#page=3).
La disposizione relativa di questi tre elementi definisce il tipo di leva (primo, secondo o terzo genere) [3](#page=3).
### 2.2 Leve di primo tipo
In una leva di primo tipo, il fulcro si trova tra la potenza e la resistenza [3](#page=3).
* **Struttura**: $Potenza - Fulcro - Resistenza$ oppure $Resistenza - Fulcro - Potenza$.
* **Esempio nel corpo umano**: L'estensione della testa.
* **Resistenza ($r$)**: Il peso della testa, che tende a farla flettere in avanti [3](#page=3).
* **Fulcro ($f$)**: L'articolazione atlante-occipitale [3](#page=3).
* **Potenza ($p$)**: Il muscolo trapezio, situato posteriormente al fulcro, la cui contrazione estende la testa opponendosi alla flessione [3](#page=3).
### 2.3 Leve di secondo tipo
Nelle leve di secondo tipo, la resistenza si trova tra il fulcro e la potenza [3](#page=3).
* **Struttura**: $Fulcro - Resistenza - Potenza$.
* **Esempio nel corpo umano**: La deambulazione, sollevandosi sulla punta dei piedi.
* **Resistenza ($r$)**: Il peso del corpo che si scarica sull'articolazione della caviglia [4](#page=4).
* **Potenza ($p$)**: Il muscolo tricipite surale (polpaccio), che contraendosi permette la flessione plantare del piede [4](#page=4).
* **Fulcro ($f$)**: L'articolazione tra i metatarsi e le falangi prossimali [4](#page=4).
Le leve di secondo tipo sono molto rare nel corpo umano [4](#page=4).
### 2.4 Leve di terzo tipo
Le leve di terzo tipo sono quelle in cui la potenza si trova tra il fulcro e la resistenza [4](#page=4).
* **Struttura**: $Fulcro - Potenza - Resistenza$.
* **Vantaggio/Svantaggio**: Questo tipo di leva è il meno vantaggioso dal punto di vista meccanico, poiché la potenza è più vicina al fulcro rispetto alla resistenza, richiedendo quindi un maggiore lavoro muscolare. Tuttavia, è anche il tipo di leva più frequente nel corpo umano [4](#page=4).
* **Funzione**: Permette movimenti ampi e molto rapidi [4](#page=4).
* **Esempio nel corpo umano**: La flessione del gomito operata dal bicipite brachiale.
* **Resistenza ($r$)**: Il peso dell'avambraccio e di eventuali oggetti tenuti in mano [4](#page=4).
* **Potenza ($p$)**: Il muscolo bicipite brachiale [4](#page=4).
* **Fulcro ($f$)**: L'articolazione del gomito [4](#page=4).
> **Tip**: Le leve di terzo tipo, pur richiedendo più forza, sono essenziali per la velocità e l'ampiezza dei movimenti fini che caratterizzano molte azioni quotidiane.
> **Esempio**: La flessione del braccio per raccogliere un oggetto è un classico esempio di leva di terzo tipo, dove il bicipite brachiale (potenza) agisce più vicino al gomito (fulcro) per sollevare l'avambraccio e l'oggetto (resistenza).
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# Entesi: Giunzioni osteo-tendinee e fasce muscolari
L'entesi, o giunzione osteo-tendinea, rappresenta il punto di connessione tra il tendine e l'osso, svolgendo un ruolo cruciale nell'ancoraggio muscolare e nella trasmissione delle forze meccaniche [5](#page=5).
### 3.1 Le tipologie di inserzione tendinea sull'osso
Le inserzioni tendinee sull'osso possono essere classificate in due categorie principali: dirette e indirette, distinguendosi per la presenza o assenza di interposizione di tessuto connettivo [5](#page=5).
#### 3.1.1 Inserzione diretta (tendinea o ossea)
Nell'inserzione diretta, il tendine si connette all'osso senza la mediazione del periostio. Questa tipologia è caratteristica dei tendini cordonali ed è associata ai muscoli fasici. I muscoli fasici sono composti prevalentemente da fibre bianche, possiedono pochi capillari e hanno un metabolismo aerobico limitato. Essi sono deputati a contrazioni brevi, rapide e intense, disponendo di numerose unità motorie, ma si affaticano facilmente. In questo tipo di inserzione, le fibre del tendine, note come fibre perforanti di Sharpey, penetrano nell'osso e subiscono un processo di calcificazione, rendendo l'unione estremamente robusta. Un esempio tipico di questo tipo di inserzione si osserva nei muscoli flessori delle dita della mano [5](#page=5).
> **Tip:** I muscoli fasici, con il loro rapido reclutamento e la loro capacità di generare forza esplosiva, sono fondamentali per movimenti di scatto e sprint [5](#page=5).
#### 3.1.2 Inserzione indiretta (periostea o carnea)
L'inserzione indiretta si caratterizza per l'interposizione del periostio tra il tendine e l'osso. Sebbene il termine "inserzione carnea" possa suggerire un legame diretto della massa muscolare con l'osso, in realtà esso si riferisce alla presenza di micro-tendini, così corti da non essere visibili macroscopicamente. Questi muscoli presentano ampie estensioni tendinee su una superficie ossea estesa. Il tessuto connettivo dei micro-tendini si continua con quello del periostio, per poi proseguire nello strato cambiale e infine nel tessuto osseo. Questo tipo di inserzione è tipico dei muscoli tonici, deputati a contrazioni poco intense ma prolungate nel tempo, come i muscoli posturali. I muscoli tonici sono prevalentemente a fibre rosse, ricchi di mioglobina e con un'elevata irrorazione capillare. Possiedono poche unità muscolari, ciascuna costituita da molte fibre muscolari, giustificando il termine "tonico". Anche in questo caso, sono presenti fibre perforanti di Sharpey che entrano nell'osso durante la sua formazione [5](#page=5) [6](#page=6).
> **Example:** Muscoli come il sottospinato, il sovraspinato, il sottoscapolare e il temporale presentano ampie estensioni tendinee, tipiche dell'inserzione indiretta [5](#page=5).
#### 3.1.3 Entesi fibrocartilaginee dirette
Oltre alle inserzioni fibrose dirette e indirette, esistono le entesi fibrocartilaginee dirette. In questo caso, il tendine, inizialmente fibroso, evolve verso una natura fibro-cartilaginea a causa della compressione esercitata dall'osso. Successivamente, avviene la calcificazione, con un'integrazione diretta nell'osso senza l'interposizione del periostio. Questa tipologia di inserzione si osserva generalmente quando il tendine si avvicina all'osso con una certa angolazione. Un esempio classico è il tendine di Achille [7](#page=7).
> **Tip:** La trasformazione fibro-cartilaginea del tendine è un adattamento strutturale per resistere alle elevate pressioni locali [7](#page=7).
### 3.2 Fasce muscolari e aponevrosi
Le fasce muscolari sono strutture connettivali dense che circondano e contengono i muscoli all'interno di una determinata regione corporea, prevenendone gli spostamenti indesiderati durante la contrazione. Sono costituite da tessuto connettivo denso e resistente alla trazione [8](#page=8).
#### 3.2.1 Funzione e struttura delle fasce muscolari
La funzione primaria delle fasce muscolari è di isolare e contenere i muscoli, mantenendoli in posizione. Esse creano delle compartimentazioni, definite logge, all'interno delle quali si localizzano gruppi muscolari che agiscono in sinergia o in opposizione. Dalle fasce muscolari dipartono tralci di connettivo, le "dipendenze fasciali", che possono inserirsi sull'osso, delimitando ulteriormente queste logge. La loggia anteriore e posteriore del braccio sono esempi di queste compartimentazioni, determinando rispettivamente movimenti di flessione ed estensione dell'avambraccio [8](#page=8).
> **Example:** I muscoli della loggia anteriore del braccio sono agonisti per la flessione, mentre quelli della loggia posteriore sono antagonisti, promuovendo l'estensione [8](#page=8).
Alcune dipendenze fasciali non raggiungono l'osso ma svolgono la funzione di contenimento per vasi e nervi [8](#page=8).
#### 3.2.2 Aponevrosi
Le fasce muscolari possono assumere il nome di aponevrosi quando sono membrane connettivali in cui le fibre collagene sono meno organizzate rispetto alle strutture tendinee. Le aponevrosi si riscontrano tipicamente nei muscoli larghi, come quelli dell'addome [8](#page=8).
#### 3.2.3 Esempi di fasce muscolari negli arti
Nel corpo umano, le fasce muscolari prendono il nome dalla regione anatomica in cui si trovano:
* **Arto inferiore:**
* Fascia glutea: riveste i muscoli glutei [9](#page=9).
* Fascia lata: riveste i muscoli della coscia e presenta un tratto ileo-tibiale, un inspessimento su cui si inseriscono fibre del grande gluteo [9](#page=9).
* Fascia poplitea: riveste i muscoli della regione poplitea [9](#page=9).
* Fascia crurale: riveste i muscoli della gamba [9](#page=9).
* **Arto superiore:**
* Fascia antibrachiale: riveste i muscoli dell'avambraccio [9](#page=9).
* Fascia brachiale: riveste i muscoli del braccio [9](#page=9).
> **Tip:** È importante notare che un muscolo può essere localizzato in una regione (es. bicipite brachiale nel braccio) ma non necessariamente avere origine o inserzione in quella stessa regione [9](#page=9).
#### 3.2.4 Ispessimenti fasciali: i retinacoli
Ulteriori inspessimenti delle fasce muscolari sono i retinacoli, strutture connettivali deputate a mantenere i tendini in sede. Il tunnel carpale ne è un esempio, dove i tendini dei flessori delle dita passano sotto un ispessimento della fascia antibrachiale [9](#page=9).
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# Muscoli degli arti superiori e inferiori e del tronco
Questo capitolo fornisce una dettagliata rassegna anatomica dei principali muscoli che compongono gli arti superiori, gli arti inferiori e il tronco, descrivendone localizzazione, inserzioni, azioni e innervazione [10](#page=10).
### 4.1 Principi generali di descrizione muscolare
Per ogni muscolo, la descrizione segue uno schema standard:
* Localizzazione [11](#page=11).
* Forma/Tipo [11](#page=11).
* Inserzioni (prossimali e distali) [11](#page=11).
* Articolazioni che scavalca [11](#page=11).
* Azione [11](#page=11).
* Innervazione [11](#page=11).
### 4.2 Muscoli del braccio
I muscoli del braccio sono suddivisi in due logge: anteriore e posteriore [11](#page=11).
#### 4.2.1 Loggia anteriore del braccio
La loggia anteriore contiene i muscoli flessori [11](#page=11).
##### 4.2.1.1 Muscolo bicipite brachiale
* **Localizzazione:** Loggia anteriore del braccio, superficiale [12](#page=12).
* **Forma/Tipo:** Muscolo lungo, fusiforme, con due capi di origine prossimale (breve e lungo) e un capo di terminazione distale [12](#page=12).
* **Inserzioni:**
* **Prossimali:**
* Capo breve: apice del processo coracoideo [12](#page=12).
* Capo lungo: tuberosità sovraglenoidea, inguainato dalla capsula articolare della spalla [12](#page=12).
* **Distale:** Tuberosità radiale (sotto il collo del radio) [12](#page=12).
* **Strutture associate:** Lacerto fibroso (aponevrosi tendinea distale) che si fonde con la fascia brachiale [12](#page=12).
* **Articolazioni che scavalca:** Spalla (capo lungo) e gomito (dal davanti) [12](#page=12).
* **Azioni:**
* Flessione dell'avambraccio sul braccio (azione principale) [13](#page=13).
* Flessione del braccio (in misura minore) [13](#page=13).
* Sollevamento della scapola (con punto fisso sull'avambraccio, es. arrampicata) [13](#page=13).
* Supinazione dell'avambraccio a gomito flesso (potente supinatore). L'efficacia della supinazione è massima con il gomito flesso a 80-90° [13](#page=13).
* **Innervazione:** Nervo muscolocutaneo (ramo terminale del plesso brachiale) [14](#page=14).
##### 4.2.1.2 Muscolo coracobrachiale
* **Localizzazione:** Medialmente rispetto al braccio [14](#page=14).
* **Forma/Tipo:** Muscolo fusiforme [14](#page=14).
* **Inserzione:** Terzo medio della faccia anteromediale della diafisi dell'omero [14](#page=14).
* **Origine:** Processo coracoideo (spesso comune con il capo breve del bicipite) [14](#page=14).
* **Articolazioni che scavalca:** Spalla (dal davanti) [14](#page=14).
* **Azioni:**
* Flessione della spalla [14](#page=14).
* Adduzione del braccio [14](#page=14).
* Intra-rotazione del braccio [14](#page=14).
* **Innervazione:** Nervo muscolocutaneo [14](#page=14).
##### 4.2.1.3 Muscolo brachiale
* **Localizzazione:** Profondo rispetto agli altri muscoli flessori del braccio [11](#page=11) [15](#page=15).
* **Forma/Tipo:** Muscolo che origina dalla metà distale della faccia anteriore dell'omero [15](#page=15).
* **Origine:** Metà distale della faccia anteriore dell'omero e dai setti intramuscolari. Si tratta di un'entesi carnea [15](#page=15).
* **Inserzione distale:** Estremità prossimale dell'ulna, sulla porzione rugosa del processo coronoideo (tuberosità ulnare) [15](#page=15).
* **Articolazioni che scavalca:** Gomito (dal davanti) [15](#page=15).
* **Azioni:** Esclusivamente flessione dell'avambraccio sull'omero; è il flessore per eccellenza del gomito, aiutato dal bicipite brachiale. Non è un supinatore poiché si inserisce sull'ulna [15](#page=15).
* **Innervazione:** Nervo muscolocutaneo [14](#page=14).
#### 4.2.2 Loggia posteriore del braccio
La loggia posteriore contiene i muscoli estensori [11](#page=11).
##### 4.2.2.1 Muscolo tricipite brachiale
* **Localizzazione:** Occupa la maggior parte della loggia posteriore del braccio [15](#page=15).
* **Forma/Tipo:** Muscolo lungo formato da tre ventri: capo lungo, capo laterale e capo mediale [15](#page=15).
* **Origini:**
* Capo lungo: tuberosità sottoglenoidea (sotto la cavità glenoidea) [15](#page=15).
* Capo laterale: superficie posteriore e laterale della metà prossimale della diafisi omerale, e setto intramuscolare laterale [16](#page=16).
* Capo mediale: faccia posteriore dell'omero (sotto il solco del nervo radiale) e setto intramuscolare mediale; è posto in un piano più profondo [16](#page=16).
* **Inserzione distale:** Processo olecranico dell'ulna (porzione più alta, esterna alla capsula articolare) [15](#page=15).
* **Articolazioni che scavalca:** Solo il capo lungo scavalca l'articolazione della spalla. Tutti e tre i capi scavalcano l'articolazione del gomito [16](#page=16).
* **Azioni:**
* Estensione dell'avambraccio sul braccio [16](#page=16).
* Adduzione (concorrendo alla stabilizzazione dell'articolazione gleno-omerale) [16](#page=16).
* **Innervazione:** Nervo radiale [16](#page=16).
##### 4.2.2.2 Muscolo anconeo
* **Localizzazione:** Posteriormente all'articolazione del gomito, continuazione inferiore del tricipite brachiale [16](#page=16).
* **Forma/Tipo:** Piccolo muscolo triangolare [16](#page=16).
* **Origine:** Epicondilo laterale del gomito [16](#page=16).
* **Inserzione:** Superficie prossimale dell'ulna [16](#page=16).
* **Articolazioni che scavalca:** Gomito (da dietro) [16](#page=16).
* **Azioni:** Estensione dell'avambraccio sul braccio [16](#page=16).
* **Innervazione:** Nervo radiale [16](#page=16).
### 4.3 Muscoli dell'avambraccio
I muscoli dell'avambraccio sono numerosi e suddivisi in tre logge: anteriore, posteriore e laterale [17](#page=17) [18](#page=18).
#### 4.3.1 Loggia laterale dell'avambraccio
Contiene tre muscoli: brachioradiale, estensore radiale lungo del carpo ed estensore radiale breve del carpo [18](#page=18).
#### 4.3.2 Loggia anteriore dell'avambraccio
Questa loggia contiene un totale di 8 muscoli, suddivisi in un piano superficiale (5 muscoli) e un piano profondo (3 muscoli) [19](#page=19).
##### 4.3.2.1 Muscoli superficiali (piano anteriore)
Disposti in senso latero-mediale: pronatore rotondo, flessore radiale del carpo, palmare lungo, flessore ulnare del carpo, flessore superficiale delle dita [19](#page=19).
* **Pronatore rotondo:**
* **Origine:** Epicondilo mediale dell'omero (capo più lungo) e processo coronoideo dell'ulna (capo più corto) [20](#page=20).
* **Decorso e inserzione:** Dall'alto verso il basso, in senso medio-laterale, con un tendine che si inserisce sulla superficie laterale del corpo del radio (a metà diafisi) [20](#page=20).
* **Azione:** Pronazione dell'avambraccio (rapida ed energica). Agisce in sinergia con il pronatore quadrato [20](#page=20).
* **Innervazione:** Nervo mediano [20](#page=20).
* **Flessore radiale del carpo:** [19](#page=19).
* **Palmare lungo:** [19](#page=19).
* **Flessore ulnare del carpo:** [19](#page=19).
* **Flessore superficiale delle dita:** [19](#page=19).
##### 4.3.2.2 Muscoli profondi (piano anteriore)
* **Pronatore quadrato:**
* **Localizzazione:** Piano più profondo, posto distalmente tra ulna e radio [21](#page=21).
* **Forma/Tipo:** Muscolo nastriforme corto, quadrangolare [21](#page=21).
* **Origine:** Porzione distale della faccia anteriore e margine anteriore dell'ulna [21](#page=21).
* **Inserzione:** Porzione distale della faccia anteriore e margine anteriore del radio [21](#page=21).
* **Azione:** Pronazione del radio (è il pronatore più forte), stabilizza l'articolazione radio-ulnare distale [21](#page=21).
* **Innervazione:** Nervo mediano [21](#page=21).
* **Flessore profondo delle dita:** [21](#page=21).
* **Flessore lungo del pollice:** [21](#page=21).
#### 4.3.3 Loggia posteriore dell'avambraccio
Questa loggia contiene 8 muscoli, la maggior parte dei quali sono estensori [21](#page=21).
##### 4.3.3.1 Muscoli superficiali (piano posteriore)
Originano dall'epicondilo laterale dell'omero e superano l'articolazione del polso [22](#page=22).
* Estensore ulnare del carpo [22](#page=22).
* Estensore delle dita [22](#page=22).
* Estensore proprio del mignolo [22](#page=22).
##### 4.3.3.2 Muscoli profondi (piano posteriore)
* **Supinatore:**
* **Localizzazione:** Piano profondo della loggia posteriore [22](#page=22).
* **Origine:** Cresta supinatoria dell'ulna, epicondilo laterale dell'omero, legamento collaterale radiale e legamento anulare del radio [22](#page=22).
* **Inserzione:** Terzo prossimale delle facce anteriore e laterale del radio, sopra l'inserzione del pronatore rotondo [23](#page=23).
* **Azione:** Supinazione del radio (contrario dei pronatori), despiralizzazione durante la contrazione. Agisce in modo simile al bicipite brachiale [22](#page=22) [23](#page=23).
* **Innervazione:** Ramo profondo del nervo radiale [23](#page=23).
* Estensore lungo del pollice [22](#page=22).
* Estensore proprio dell'indice [22](#page=22).
* Estensore breve del pollice [22](#page=22).
* Abduttore lungo del pollice [22](#page=22).
### 4.4 Muscoli della coscia
La coscia è suddivisa in tre logge: anteriore, mediale e posteriore [23](#page=23) [24](#page=24).
#### 4.4.1 Loggia anteriore della coscia
Contiene il sartorio e il quadricipite femorale [23](#page=23).
##### 4.4.1.1 Muscolo sartorio
* **Classificazione:** Muscolo nastriforme stretto, il più lungo del corpo [25](#page=25).
* **Origine:** Spina iliaca antero-superiore e la metà superiore dell'incisura sottostante [25](#page=25).
* **Decorso e inserzione:** Dall'alto verso il basso, in senso latero-mediale, scendendo verticalmente e inserendosi sulla faccia antero-mediale dell'estremità prossimale della tibia, nel tendine della zampa d'oca [25](#page=25).
* **Articolazioni che scavalca:** Anca (dal davanti) e ginocchio [26](#page=26).
* **Azioni:**
* Flessione della coscia sull'anca (azione principale) [26](#page=26).
* Flessione della gamba sul femore (passando posteriormente al ginocchio) [26](#page=26).
* **Innervazione:** Nervo femorale (plesso lombare) [26](#page=26).
##### 4.4.1.2 Muscolo quadricipite femorale
Potente e voluminoso, composto da quattro ventri [26](#page=26) [28](#page=28).
* **Venti:** Retto femorale, vasto mediale, vasto intermedio, vasto laterale [27](#page=27) [28](#page=28).
* **Origini:**
* Retto femorale: spina iliaca antero-inferiore (retto) e doccia sopra l'acetabolo e capsula dell'anca (riflesso). Scavalca anca e ginocchio [27](#page=27) [30](#page=30).
* Vasto intermedio: 2/3 superiori della faccia anteriore della diafisi femorale. Scavalca il ginocchio [27](#page=27).
* Vasto mediale: parte inferiore della linea intertrocanterica, linea spirale, labbro mediale della linea aspra e linea sopracondiloidea mediale. Scavalca il ginocchio [27](#page=27).
* Vasto laterale: parte superiore della linea intertrocanterica, bordi anteriore e inferiore del grande trocantere, labbro laterale della tuberosità glutea e labbro laterale della linea aspra. Scavalca il ginocchio [27](#page=27) [28](#page=28).
* **Inserzione distale comune:** Tuberosità tibiale, attraverso un tendine comune che include la rotula e il legamento patellare [29](#page=29).
* **Azioni:**
* Estensione della gamba sulla coscia (tutti e quattro i ventri) [30](#page=30).
* Flessione della coscia sul bacino (solo il retto femorale, che scavalca l'anca) [30](#page=30).
* **Innervazione:** Nervo femorale (plesso lombare) [30](#page=30).
#### 4.4.2 Loggia mediale della coscia
Contiene i muscoli adduttori, il pettineo e il gracile [23](#page=23) [30](#page=30).
##### 4.4.2.1 Muscolo pettineo
* **Origine:** Cresta pettinea del pube [31](#page=31).
* **Inserzione:** Linea pettinea del femore [31](#page=31).
* **Forma/Tipo:** Quadrilatero, appiattito, posto nel comparto supero-mediale della coscia [31](#page=31).
* **Azioni:**
* Addduzione della coscia (avvicina l'arto al piano sagittale mediano) [31](#page=31).
* Flessione della coscia sul tronco (in misura minore) [31](#page=31).
* Potenziale intrarotazione del femore [31](#page=31).
* **Innervazione:** Nervo femorale [31](#page=31).
##### 4.4.2.2 Muscoli adduttori (breve, lungo, grande)
* **Posizionamento reciproco:** Adduttore lungo (anteriore), breve (posteriore all'lungo), grande (ancora più posteriore) [32](#page=32).
* **Origine:** Corpo del pube (breve e lungo), ramo inferiore del pube e tuberosità ischiatica (grande) [32](#page=32).
* **Inserzione:** Labbro mediale della linea aspra del femore (breve: 1/3 superiore; lungo: 1/3 intermedio; grande: tutta l'estensione). Il grande adduttore forma lo iato adduttorio per il passaggio di vasi e nervi [32](#page=32).
* **Azioni:** Adduzione della coscia, contribuendo all'equilibrio [32](#page=32).
* **Innervazione:** Nervo otturatorio (tutti e tre, con il grande adduttore innervato anche dal nervo tibiale) [33](#page=33).
##### 4.4.2.3 Muscolo gracile
* **Localizzazione:** Loggia mediale, muscolo più mediale, sottile e nastriforme [33](#page=33).
* **Forma/Tipo:** Unico muscolo bi-articolare del gruppo mediale [33](#page=33).
* **Origine:** Corpo del pube [33](#page=33).
* **Inserzione:** Estremità prossimale della tibia (mediale), contribuendo al tendine della zampa d'oca [33](#page=33).
* **Articolazioni che scavalca:** Anca e ginocchio [33](#page=33).
* **Azioni:**
* Adduzione della coscia [33](#page=33).
* Flessione della gamba [33](#page=33).
* **Innervazione:** Nervo otturatorio [33](#page=33).
#### 4.4.3 Loggia posteriore della coscia
Formata da tre muscoli: bicipite femorale, semitendinoso e semimembranoso [24](#page=24) [33](#page=33).
##### 4.4.3.1 Muscolo bicipite femorale
* **Localizzazione:** Più laterale dei tre muscoli ischio-crurali posteriori [34](#page=34).
* **Forma/Tipo:** Bi-articolare per il capo lungo [34](#page=34).
* **Origine:** Tuberosità ischiatica (capo lungo), labbro laterale della linea aspra del femore (capo breve) [34](#page=34).
* **Inserzione:** Testa della fibula (capo lungo) [34](#page=34).
* **Articolazioni che scavalca:** Anca e ginocchio (capo lungo); solo ginocchio (capo breve) [34](#page=34).
* **Azioni:**
* Estensione della coscia (punto fisso sull'anca) [34](#page=34).
* Flessione della gamba [34](#page=34).
* **Innervazione:** Nervo ischiatico (plesso sacrale) [36](#page=36).
##### 4.4.3.2 Muscolo semitendinoso
* **Forma/Tipo:** Fusiforme, con tendine terminale lungo e sottile. Bi-articolato [34](#page=34).
* **Localizzazione:** Lato mediale del compartimento posteriore, più superficiale del semimembranoso [34](#page=34).
* **Origine:** Tuberosità ischiatica [35](#page=35).
* **Inserzione:** Faccia mediale dell'estremità prossimale della tibia, contribuendo alla zampa d'oca [35](#page=35).
* **Articolazioni che scavalca:** Anca e ginocchio [35](#page=35).
* **Azioni:**
* Flessione della gamba (punto fisso sull'anca) [35](#page=35).
* Estensione del tronco (punto fisso sull'inserzione distale) [35](#page=35).
* **Innervazione:** Nervo ischiatico (plesso sacrale) [36](#page=36).
##### 4.4.3.3 Muscolo semimembranoso
* **Forma/Tipo:** Tendine di origine piatto e laminare. Bi-articolato [35](#page=35).
* **Localizzazione:** Più profondo del semitendinoso [33](#page=33) [35](#page=35).
* **Origine:** Tuberosità ischiatica [35](#page=35).
* **Inserzione:** Estremità prossimale mediale della tibia; alcune fibre contribuiscono al legamento popliteo obliquo [35](#page=35).
* **Articolazioni che scavalca:** Anca e ginocchio [35](#page=35).
* **Azioni:** Estensione della coscia e flessione della gamba [36](#page=36).
* **Innervazione:** Nervo ischiatico (plesso sacrale) [36](#page=36).
### 4.5 Muscoli della gamba
La gamba è suddivisa in diverse logge (anteriore, laterale, posteriore superficiale e profonda) [37](#page=37).
#### 4.5.1 Loggia posteriore superficiale della gamba
Contiene il tricipite surale, unico muscolo della gamba richiesto per l'esame [37](#page=37).
##### 4.5.1.1 Muscolo tricipite surale (muscolo del polpaccio)
Formato da due ventri superficiali (gemelli) e uno profondo (soleo) [38](#page=38).
* **Origine:**
* Capo mediale e laterale del gastrocnemio: tratto terminale della linea sopracondiloidea mediale e laterale del femore [38](#page=38).
* Soleo: linea del soleo sulla tibia e estremità prossimale della fibula, arcata del soleo (ponte fibroso tra tibia e fibula) [38](#page=38).
* **Inserzione distale comune:** Tendine di Achille, che si inserisce sulla faccia posteriore del calcagno [39](#page=39).
* **Articolazioni che scavalca:** Ginocchio e caviglia (gemelli); solo caviglia (soleo) [39](#page=39).
* **Azioni:**
* Estensione del piede (flessione plantare), azione principale [39](#page=39).
* Flessione della gamba sulla coscia (principalmente dal gastrocnemio) [39](#page=39).
* **Innervazione:** Nervo ischiatico (nervo tibiale) [39](#page=39).
### 4.6 Muscoli del tronco
#### 4.6.1 Diaframma
Muscolo a forma di cupola che separa torace e addome [40](#page=40).
* **Struttura:** Centro tendineo centrale a forma di trifoglio, circondato da porzione carnosa che si inserisce sullo scheletro [41](#page=41).
* **Origini:**
* Porzione sternale: faccia posteriore del processo xifoideo [41](#page=41) [42](#page=42).
* Porzione costale: faccia interna mediale delle ultime 6 coste [41](#page=41) [42](#page=42).
* Porzione lombare: pilastri tendinei (mediale, intermedio, laterale) che originano dalle vertebre lombari [43](#page=43) [44](#page=44).
* **Punti di debolezza:** Trigoni lombo-costali e trigoni sterno-costali, dove la parte carnosa è sostituita da tessuto connettivale [47](#page=47) [48](#page=48).
* **Azioni:**
* Massimo muscolo inspiratore [49](#page=49).
* **1° fase di contrazione (inspirazione):** Punto fisso sullo scheletro, punto mobile sul centro frenico; il centro frenico si abbassa, aumentando il diametro verticale del torace ("torchio addominale") [49](#page=49).
* **2° fase di contrazione (inspirazione forzata):** Punto fisso sul centro frenico, punto mobile sullo scheletro; tira in alto le coste (aumento diametro trasversale) e lo sterno (aumento diametro antero-posteriore) [49](#page=49) [50](#page=50).
* **Innervazione:** Nervi frenici (plesso cervicale) [45](#page=45).
#### 4.6.2 Muscoli intercostali
Complessi di muscoli situati tra gli spazi delle coste, divisi in esterni, interni e intimi [51](#page=51).
##### 4.6.2.1 Muscoli intercostali esterni
* **Decorso:** Dall'alto verso il basso, da dietro in avanti, e dal margine inferiore di una costa al margine superiore della costa sottostante [51](#page=51) [52](#page=52).
* **Azione:** Sollevano le coste, ampliando la cavità toracica e favorendo l'inspirazione [52](#page=52).
* **Innervazione:** Nervi intercostali [52](#page=52).
##### 4.6.2.2 Muscoli intercostali interni
* **Decorso:** Dal margine superiore di una costa al margine superiore della costa sottostante, da dietro in avanti [53](#page=53).
* **Azione:** Abbassano le coste, favorendo l'espirazione forzata [53](#page=53).
* **Innervazione:** Nervi intercostali [53](#page=53).
##### 4.6.2.3 Muscoli intercostali intimi (o profondi)
* **Localizzazione:** Più profondi degli interni, separati da tessuto adiposo con vasi e nervi [53](#page=53).
* **Azione:** Abbassano le coste, contribuendo all'espirazione forzata [54](#page=54).
* **Innervazione:** Nervi intercostali [54](#page=54).
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## Errori comuni da evitare
- Rivedete tutti gli argomenti accuratamente prima degli esami
- Prestate attenzione alle formule e definizioni chiave
- Praticate con gli esempi forniti in ogni sezione
- Non memorizzate senza comprendere i concetti sottostanti
Glossary
| Termine | Definizione |
|---|---|
| Lavoro muscolare | Prodotto di due fattori: ampiezza del movimento e forza muscolare. |
| Ampiezza di movimento | Corrisponde all'estensione della contrazione muscolare e dipende dalla lunghezza delle fibre muscolari. |
| Forza muscolare | Dipende dalla sezione trasversa fisiologica (STF) del muscolo. |
| Sezione trasversa fisiologica (STF) | Sezione perpendicolare all'asse longitudinale delle fibre muscolari, che tiene conto della sommatoria delle aree delle singole fibre muscolari contrattili. |
| Sezione trasversa anatomica (STA) | Sezione perpendicolare all'asse longitudinale del muscolo nella sua parte più spessa, che comprende tutte le strutture del muscolo (fibre, vasi, connettivo, nervi). |
| Muscolo nastriforme | Muscolo con fibre parallele all'asse longitudinale, caratterizzato da maggiore potenza rispetto a un muscolo pennato. |
| Muscolo pennato | Muscolo con fibre disposte obliquamente rispetto all'asse longitudinale, caratterizzato da maggiore forza rispetto a un muscolo nastriforme. |
| Leva | Struttura rigida che ruota attorno a un punto fisso (fulcro) e su cui agiscono una potenza e una resistenza. |
| Fulcro (f) | Punto fisso attorno a cui ruota la leva; nell'apparato locomotore corrisponde all'articolazione. |
| Potenza (p) | Forza che movimenta la leva; nell'apparato locomotore corrisponde alla contrazione muscolare. |
| Resistenza (r) | Forza contraria alla potenza che la potenza deve vincere; nell'apparato locomotore corrisponde a pesi o forze esterne. |
| Leva di primo tipo | Leva in cui il fulcro è posto tra potenza e resistenza. |
| Leva di secondo tipo | Leva in cui la resistenza è posta tra fulcro e potenza. |
| Leva di terzo tipo | Leva in cui la potenza è posta tra fulcro e resistenza. |
| Entesi | Giunzione osteo-tendinea, punto di inserzione del tendine sull'osso. |
| Inserzione diretta (tendinea o ossea) | Inserzione del tendine sull'osso senza interposizione di periostio, tipica dei tendini cordonali. |
| Inserzione indiretta (periostea o carnea) | Inserzione del tendine sull'osso con interposizione di periostio. |
| Muscolo fasico | Muscolo a fibre prevalentemente bianche, caratterizzato da contrazioni brevi, rapide e intense, facilmente affaticabile. |
| Muscolo tonico | Muscolo a fibre prevalentemente rosse, caratterizzato da contrazioni poco intense ma prolungate nel tempo, tipico dei muscoli posturali. |
| Fascia muscolare | Tessuto connettivo denso che riveste e contiene i muscoli, isolandoli e prevenendo spostamenti durante la contrazione. |
| Aponevrosi | Membrana di natura connettivale, simile a una fascia muscolare, dove le fibre collagene non sono ben organizzate. |
| Loggia muscolare | Compartimento anatomico definito da fasce connettivali che contiene uno o più muscoli con funzione simile o opposta. |
| Muscoli agonisti | Muscoli che cooperano per produrre lo stesso movimento. |
| Muscoli antagonisti | Muscoli che esercitano un'azione opposta a quella dei muscoli agonisti. |
| Muscoli estrinseci | Muscoli la cui origine si trova al di fuori di una determinata regione anatomica, ma che agiscono su di essa. |
| Muscoli intrinseci | Muscoli la cui origine e inserzione si trovano all'interno della stessa regione anatomica. |
| Diaframma | Muscolo a forma di cupola che separa la cavità toracica da quella addominale, fondamentale per la respirazione. |
| Muscoli intercostali | Muscoli situati tra le coste, che partecipano ai movimenti di inspirazione ed espirazione. |
| Respirazione fisiologica | Respirazione non forzata, che coinvolge principalmente il diaframma e gli intercostali esterni durante l'inspirazione, e l'elasticità polmonare durante l'espirazione. |
| Respirazione forzata | Respirazione che richiede lo sforzo di muscoli accessori (inspiratori o espiratori) per aumentare o diminuire ulteriormente il volume toracico. |
| Plesso brachiale | Rete di nervi formata dalle radici dei nervi spinali che innervano l'arto superiore. |
| Plesso lombare | Rete di nervi formata dalle radici dei nervi spinali che innervano la regione pelvica e l'arto inferiore. |
| Plesso sacrale | Rete di nervi formata dalle radici dei nervi spinali che innervano la regione posteriore dell'anca, la coscia, la gamba e il piede. |
| Nervo femorale | Nervo del plesso lombare che innerva i muscoli della loggia anteriore della coscia. |
| Nervo otturatorio | Nervo del plesso lombare che innerva i muscoli della loggia mediale della coscia. |
| Nervo ischiatico (sciatico) | Nervo più grande del corpo umano, dal plesso sacrale, che innerva la regione posteriore della coscia, la gamba e il piede. |
| Nervo tibiale | Uno dei due rami terminali del nervo ischiatico, che innerva la loggia posteriore della gamba e il piede. |
| Nervo radiale | Nervo del plesso brachiale che innerva la parte posteriore del braccio e dell'avambraccio. |
| Nervo muscolocutaneo | Nervo del plesso brachiale che innerva i muscoli della loggia anteriore del braccio. |
| Nervo mediano | Nervo del plesso brachiale che innerva la maggior parte dei muscoli flessori dell'avambraccio e alcuni muscoli della mano. |
| Nervo ulnare | Nervo del plesso brachiale che innerva alcuni muscoli dell'avambraccio e della mano. |
| Muscoli sovraioidei | Gruppo di muscoli situati sopra l'osso ioide, che partecipano alla deglutizione e alla fonazione. |
| Muscoli sottoioidei | Gruppo di muscoli situati sotto l'osso ioide, che abbassano l'osso ioide e la laringe. |
| Osso ioide | Osso a forma di U situato nel collo, non articolato con altri ossa, che funge da punto di attacco per i muscoli della lingua e della deglutizione. |
| Mandibola | Osso che forma la mascella inferiore e partecipa ai movimenti della masticazione. |
| Laringe | Organo della respirazione e della fonazione situato nella parte anteriore del collo. |
| Gastrocnemio | Muscolo superficiale del polpaccio, composto da due ventri (gemelli), che contribuisce alla flessione plantare del piede. |
| Soleo | Muscolo profondo del polpaccio, situato sotto il gastrocnemio, che contribuisce alla flessione plantare del piede. |
| Tendine di Achille | Tendine comune del tricipite surale, che si inserisce sul calcagno. |
| Flessione plantare | Movimento che consiste nel portare la punta del piede verso il basso. |
| Dorsiflessione | Movimento che consiste nel portare la punta del piede verso l'alto. |
| Eversione | Movimento che consiste nel ruotare il piede verso l'esterno, sollevando il margine laterale. |
| Inversione | Movimento che consiste nel ruotare il piede verso l'interno, sollevando il margine mediale. |
| Fascia lata | Spessa fascia che riveste i muscoli della coscia. |
| Tratto ileo-tibiale | Ispessimento della fascia lata, che corre lungo la parte laterale della coscia. |
| Retinacoli | Strutture connettivali che mantengono in sede i tendini, come nel caso del tunnel carpale. |
| Lacerto fibroso | Aponevrosi tendinea che si estende dal tendine del bicipite brachiale alla fascia dell'avambraccio. |
| Tuberosità | Prominenza ossea su cui si inseriscono tendini o legamenti. |
| Processo coracoideo | Prominenza ossea sulla scapola. |
| Processo coronoideo | Prominenza ossea sull'ulna. |
| Tuberosità radiale | Prominenza ossea sull'estremità prossimale del radio. |
| Tuberosità ulnare | Prominenza ossea sull'estremità prossimale dell'ulna. |
| Tuberosità sovraglenoidea | Prominenza ossea sulla scapola, vicino all'articolazione della spalla. |
| Tuberosità infraglenoidea | Prominenza ossea sulla scapola, sotto la glena. |
| Incisura scapolare | Incisura sul margine superiore della scapola. |
| Processo stiloideo | Struttura ossea a forma di stilo. |
| Processo mastoideo | Prominenza ossea dietro l'orecchio. |
| Fossetta digastrica | Piccola depressione sulla mandibola dove origina il ventre anteriore del muscolo digastrico. |
| Linea miloioidea | Linea sulla faccia posteriore della mandibola dove si inserisce il muscolo miloioideo. |
| Apofisi geni inferiore | Prominenza ossea sulla mandibola, dove origina il muscolo genioioideo. |
| Ansa cervicale | Ansa formata da fibre nervose che innervano i muscoli sottoioidei. |
| Cartilagine tiroidea | Cartilagine della laringe, che forma il pomo d'Adamo. |
| Membrana tiroidea | Membrana che collega la cartilagine tiroidea all'osso ioide. |
| Piccolo trocantere | Prominenza ossea sul femore, medialmente al collo. |
| Grande trocantere | Prominenza ossea sul femore, lateralmente al collo. |
| Linea aspra | Cresta ossea sulla faccia posteriore del femore. |
| Linea intertrocanterica | Linea che collega il grande e il piccolo trocantere sul femore. |
| Linea pettinea | Linea sul femore, continuazione della linea aspera superiormente. |
| Linea spirale | Linea sul femore, continuazione della linea pettinea. |
| Cresta pettinea | Cresta ossea sul pube. |
| Forame otturatorio | Forame nel bacino, chiuso da una membrana, che permette il passaggio del nervo otturatorio. |
| Canale otturatorio | Canale formato dalla membrana otturatoria, attraverso cui passa il nervo otturatorio. |
| Iato adduttorio | Apertura formata dal tendine del grande adduttore, attraverso cui passano vasi e nervi. |
| Tubercolo adduttorio | Tubercolo sul femore dove si inserisce una parte del tendine del grande adduttore. |
| Plesso cervicale | Rete di nervi formata dalle radici dei nervi spinali cervicali. |
| Nervo ipoglosso | Nervo cranico che innerva i muscoli della lingua e alcuni muscoli del collo. |
| Nervo vago | Nervo cranico che innerva gli organi interni del torace e dell'addome. |
| Dotto toracico | Vaso linfatico più grande del corpo, che raccoglie la linfa dall'addome e dagli arti inferiori. |
| Quadrato dei lombi | Muscolo della parete posteriore dell'addome che contribuisce all'estensione e alla flessione laterale del tronco. |
| Trigoni lombo-costali | Punti di debolezza nel diaframma, dove la porzione carnosa è sostituita da tessuto connettivale. |
| Trigoni sterno-costali (costo-sternali) | Punti di debolezza nel diaframma, situati anteriormente tra sterno e coste. |
| Centro tendineo | Porzione centrale tendinea del diaframma, a forma di trifoglio. |
| Pilastri del diaframma | Porzioni tendinee del diaframma che originano dalle vertebre lombari. |
| Legamento longitudinale anteriore | Legamento che riveste la parte anteriore dei corpi vertebrali. |
| Legamento arcuato mediano | Legamento che collega i pilastri mediali del diaframma. |
| Legamento arcuato mediale | Legamento che collega il pilastro intermedio del diaframma. |
| Legamento arcuato laterale | Legamento che collega il pilastro laterale del diaframma. |
| Nervi splancnici | Nervi che originano dal plesso simpatico e innervano gli organi addominali. |
| Nervi frenici | Nervi che innervano il diaframma. |
| Muscoli obliqui dell'addome (esterno, interno) | Muscoli che formano le pareti laterali e anteriori dell'addome e partecipano alla flessione e rotazione del tronco. |
| Muscolo trasverso dell'addome | Muscolo più profondo della parete addominale, che contribuisce alla stabilizzazione del tronco. |
| Retto dell'addome | Muscolo situato sulla linea mediana anteriore dell'addome, responsabile della flessione del tronco. |
| Muscoli accessori inspiratori | Muscoli che assistono il diaframma nell'inspirazione forzata (es. sternocleidomastoideo, scaleni, gran pettorale, dentato anteriore, gran dorsale). |
| Muscoli accessori espiratori | Muscoli che assistono il diaframma nell'espirazione forzata (es. intercostali interni, muscoli larghi dell'addome). |
| Sternocleidomastoideo | Muscolo del collo che permette la flessione, estensione e rotazione della testa. |
| Scaleni | Muscoli del collo che partecipano all'elevazione delle prime coste durante l'inspirazione. |
| Gran pettorale | Muscolo del torace che partecipa ai movimenti del braccio e all'inspirazione forzata. |
| Dentato anteriore | Muscolo che eleva le coste e sposta la scapola. |
| Gran dorsale | Muscolo ampio della schiena che partecipa ai movimenti del braccio e del tronco. |
| Piccolo pettorale | Muscolo sotto il gran pettorale, che partecipa all'elevazione delle coste e al movimento della scapola. |
| Muscolo miloioideo | Muscolo che forma il pavimento della cavità orale e partecipa alla masticazione. |
| Muscolo genioioideo | Muscolo sottile che rinforza il pavimento della cavità orale e partecipa all'abbassamento della mandibola. |
| Muscolo digastrico | Muscolo con due ventri che partecipa all'abbassamento della mandibola e all'elevazione dell'osso ioide. |
| Muscolo stiloioideo | Muscolo sottile che solleva e sposta l'osso ioide. |
| Muscolo sternomioioideo | Muscolo sottoioideo che abbassa l'osso ioide. |
| Muscolo omoioideo | Muscolo sottoioideo digastrico che abbassa e porta indietro l'osso ioide. |
| Muscolo sternotiroideo | Muscolo sottoioideo che abbassa la laringe. |
| Muscolo tiroioideo | Muscolo sopraioideo che abbassa l'osso ioide o solleva la laringe. |
| Gastrocnemio | Muscolo superficiale del polpaccio, formato da due ventri (gemelli). |
| Soleo | Muscolo profondo del polpaccio, situato sotto il gastrocnemio. |
| Tricipite surale | Insieme dei muscoli gastrocnemio e soleo, comunemente chiamato muscolo del polpaccio. |
| Tendine di Achille | Tendine comune che collega il tricipite surale al calcagno. |
| Flessione plantare | Movimento di abbassamento del piede, puntando la punta verso il basso. |
| Dorsiflessione | Movimento di sollevamento del piede, puntando la punta verso l'alto. |
| Gastrocnemio | Muscolo superficiale del polpaccio, composto da due ventri (gemelli), che contribuisce alla flessione plantare del piede. |
| Soleo | Muscolo profondo del polpaccio, situato sotto il gastrocnemio, che contribuisce alla flessione plantare del piede. |
| Tendine di Achille | Tendine comune del tricipite surale, che si inserisce sul calcagno. |
| Flessione plantare | Movimento che consiste nel portare la punta del piede verso il basso. |
| Dorsiflessione | Movimento che consiste nel portare la punta del piede verso l'alto. |