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Summary
# Arte minoica e micenea
L'arte minoica e micenea rappresenta le prime significative manifestazioni artistiche della civiltà greca, distinguendosi per le architetture palaziali e le tecniche artistiche [1](#page=1).
### 1.1 Il palazzo di Cnosso
Il palazzo di Cnosso a Creta è celebre per la sua vastità e complessità, tanto da ispirare la leggenda del Minotauro. La sua struttura architettonica presenta una caratteristica insolita di fusto inverso, con una rastremazione che si restringe dall'alto verso il basso, rendendo il fusto di lunghezza variabile tra diverse sezioni [1](#page=1).
### 1.2 La Taurokapsia
La Taurokapsia è un'opera artistica che raffigura un gioco atletico con un toro, considerato un antenato della corrida, consistente nel saltare sopra l'animale. L'opera che conosciamo oggi è principalmente frutto di un restauro, reso possibile dalla presenza di una parte originale minima ma sufficiente. Le macchie visibili nell'opera indicano le porzioni originali [1](#page=1).
### 1.3 Micene e le fortificazioni
A differenza di Creta, che grazie alla talassocrazia e alla sua posizione insulare godeva di un'elevata sicurezza, Micene, situata nell'entroterra, necessitava di imponenti fortificazioni. Le mura di Micene sono memorabili, e la Porta dei Leoni ne è un esempio emblematico [1](#page=1).
#### 1.3.1 La Porta dei Leoni
La Porta dei Leoni è un'importante testimonianza del sistema trilitico. La grande lastra raffigurante il leone esercita un notevole peso che viene scaricato sugli elementi verticali tramite un irrobustimento dell'architrave. I blocchi laterali a sostegno del leone sono noti come triangoli di scarico [1](#page=1).
### 1.4 Architetture funerarie e tecniche
Le costruzioni come gli igloo, le pseudo-cupole e i trulli prefigurano sviluppi architettonici successivi. Le cupole vere e proprie saranno un'innovazione romana. Si distinguono le gallerie dalle volte a botte e a crociera [1](#page=1).
#### 1.4.1 La tomba di Agamennone
All'interno della tomba di Agamennone (la cui attribuzione è incerta) è stata ritrovata una maschera realizzata in lamiere con la tecnica a sbalzo [1](#page=1).
### 1.5 Le fasi dell'antica Grecia
L'antica Grecia si forma da un flusso di popolazioni. La scarsità di reperti delle fasi iniziali è dovuta alla friabilità dei materiali utilizzati, che hanno portato alla perdita di molte opere. Si distinguono tre periodi principali [1](#page=1):
* Il periodo geometrico [1](#page=1).
* Il periodo di figurazione con figure nere su fondo rosso [1](#page=1).
* Il periodo di figurazione con figure rosse su fondo rosso [1](#page=1).
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# Architettura e ordini architettonici greci
L'architettura greca si distingue per la sua evoluzione attraverso specifici ordini architettonici, caratterizzati da elementi costruttivi e decorativi ben definiti, che hanno plasmato le strutture monumentali, in particolare i templi [2](#page=2) [3](#page=3).
### 2.1 Elementi fondamentali dell'architettura greca
Le strutture architettoniche greche si basano su elementi comuni che costituiscono la loro impalcatura e decorazione.
#### 2.1.1 La fondazione e la base
* **Crepidoma**: È l'insieme di tre gradini che formano la base su cui poggiano le colonne di un tempio [2](#page=2).
* **Stilobate**: È l'ultimo gradino del crepidoma, su cui poggia direttamente la colonna. In alternativa, in alcuni ordini, la colonna può poggiare su una base chiamata "bare" [2](#page=2) [3](#page=3).
#### 2.1.2 La colonna
La colonna è un elemento portante fondamentale e si compone di diverse parti, che variano a seconda dell'ordine architettonico.
* **Fusto**: La parte verticale della colonna. Generalmente è scanalato e presenta scanalature che creano spigoli acuti, noti come "vivi", nell'ordine dorico. Nei templi minoici, a Cnosso, si è osservato un caso unico di fusto inverso, rastremato dall'alto verso il basso [1](#page=1) [3](#page=3).
* **Capitello**: La parte superiore della colonna che funge da raccordo tra il fusto e la trabeazione. È composto dall'abaco e dall'echino [3](#page=3).
#### 2.1.3 La trabeazione
La trabeazione è l'insieme degli elementi orizzontali che poggiano sulle colonne e comprende l'architrave e il fregio [3](#page=3).
* **Architrave**: La trave principale che poggia direttamente sui capitelli delle colonne [3](#page=3).
* **Fregio**: La fascia decorativa che si trova sopra l'architrave [3](#page=3).
#### 2.1.4 Elementi decorativi del tempio
* **Timpano**: L'area triangolare nella parte frontale del tetto di un tempio, solitamente decorata con figure adattate alle sue dimensioni [3](#page=3).
* **Acroterio**: Sculture a tutto tondo poste sugli angoli del tetto [3](#page=3).
* **Antifissa**: Elementi decorativi che ornano il tetto [3](#page=3).
### 2.2 Piante dei templi greci
Le piante dei templi greci venivano osservate dall'alto o in "antis".
* **Náos (o Cella)**: Lo spazio principale del tempio, dove si trovava la statua della divinità [3](#page=3).
* **Pronáos**: Il portico antistante il náos [3](#page=3).
* **Ántis**: Il prolungamento delle colonne del pronao [3](#page=3).
* **Opistòdomo**: Uno spazio simile al pronao, situato sul lato opposto del náos [3](#page=3).
* **Tetrastilo**: Un tempio con quattro colonne sulla facciata principale [3](#page=3).
* **Anfiprostilo**: Un tempio con due facciate colonnate [3](#page=3).
* **Periptero**: Un tempio circondato da un colonnato che ne segue l'intero perimetro [3](#page=3).
* **Diptero**: Un tempio con due file di colonne che circondano il perimetro [3](#page=3).
### 2.3 Gli ordini architettonici greci
I greci svilupparono tre ordini architettonici principali: Dorico, Ionico e Corinzio, ognuno con caratteristiche distintive.
#### 2.3.1 L'ordine dorico
L'ordine dorico è il più antico e caratterizzato da una grande solidità.
* **Parti essenziali**: Crepidoma, stilobate, fusto scanalato vivo, abaco ed echino [3](#page=3).
* **Fusto**: Presenta scanalature che creano spigoli appuntiti detti "vivi" [3](#page=3).
* **Capitello**: Composto da abaco ed echino [3](#page=3).
* **Esempi**: Templi a Siracusa e Selinunte [3](#page=3).
#### 2.3.2 L'ordine ionico
L'ordine ionico si distingue per la sua maggiore eleganza e decorazione.
* **Base della colonna**: La colonna poggia sulla "bare", una base formata da linee concave (scozia) e convesse (toro) [3](#page=3).
* **Fusto**: Le scanalature formano angoli smussati [3](#page=3).
* **Capitello**: Più decorato, con un abaco più piccolo e un echino a volute. Ai lati delle volute si trovano elementi chiamati "ovoli" [3](#page=3).
* **Trabeazione**: L'architrave è tripartito in tre fasce. Il fregio è una metopa continua [3](#page=3).
* **Esempi**: Tempio di Atena Nike [3](#page=3).
#### 2.3.3 L'ordine corinzio
L'ordine corinzio è il più ornato e si sviluppa successivamente.
* **Capitello**: La principale differenza risiede nel capitello, che è decorato con motivi vegetali, in particolare foglie di acanto. Le volute rimangono, ma integrate con questa decorazione [3](#page=3).
* **Esempi**: Olympeion [3](#page=3).
> **Tip:** È importante notare che, mentre il documento menziona le differenze tra gli ordini, la specificità degli elementi come la taurokapsia e la Porta dei Leoni a Micene appartengono a periodi precedenti o a contesti diversi dall'architettura templare degli ordini classici [1](#page=1).
### 2.4 Altri elementi architettonici e contesti
* **Sistema trilitico**: Utilizzato nella Porta dei Leoni a Micene, consiste nell'appoggio di una grossa pietra (architrave) su due elementi verticali. Il "triangolo di scarico" era impiegato per alleggerire il peso scaricato [1](#page=1).
* **Teatri**: Anche i teatri rappresentano un importante lascito architettonico greco [3](#page=3).
* **Acropoli**: Siti come l'Acropoli di Atene sono esempi di complessi architettonici significativi [3](#page=3).
> **Tip:** La differenziazione dei periodi artistici greci (geometrico, di figurazione con figure nere o rosse) è fondamentale per comprendere l'evoluzione stilistica che precede e si intreccia con lo sviluppo degli ordini architettonici [1](#page=1) [2](#page=2).
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# Scultura greca e sua evoluzione
La scultura greca rappresenta un percorso evolutivo mirato alla ricerca della perfezione ideale, partendo da influenze egizie e progredendo attraverso uno studio anatomico sempre più raffinato e una maggiore libertà espressiva, culminando in opere che riflettono ideali di bellezza e armonia [2](#page=2).
### 3.1 Periodi della scultura greca
L'arte statuaria greca si articola in tre periodi principali: arcaico, classico ed ellenistico [2](#page=2).
#### 3.1.1 Periodo arcaico
Il periodo arcaico vede una scultura che eredita caratteristiche dalle forme egizie, come la posa eretta e le braccia aderenti al busto, sebbene con un accenno di movimento [4](#page=4).
* **Scultura femminile:** Le figure femminili, come le *kore*, sono raffigurate in piedi, con le braccia portate al petto per scopi votivi e destinate ai templi, per cui sono sempre vestite. I piedi sono paralleli [4](#page=4).
* **Scultura maschile:** I *kouroi*, invece, sono nudi. La concezione di *kalos kagathos* (bello e buono) lega l'esteriorità all'interiorità [4](#page=4).
**Esempi di scultura arcaica:**
* **Kleobi e Bitoni:** Queste sculture rappresentano due gemelli che si sacrificarono per la madre, sostituendosi ai buoi. Le figure appaiono più anatomiche e simmetriche, pur essendo massicce. La geometria è marcata nella muscolatura e nelle acconciature, riflettendo un'interpretazione matematica. La visione prospettica può generare deformazioni [4](#page=4).
* **Moschophoros:** Questa opera influenzerà la cultura paleocristiana, dando origine alla figura del "buon pastore" [4](#page=4).
#### 3.1.2 Stile severo
Lo stile severo segna un'evoluzione verso un maggiore naturalismo e un'anatomia più accurata, con sottili variazioni posizionali. Il nome deriva dall'espressione seria e composta dei volti, priva delle emozioni e del sorriso innaturale del periodo arcaico [4](#page=4).
* **Materiali e tecniche:** Si assiste a un cambiamento nei materiali, con l'uso crescente del bronzo, una lega di stagno e rame. Viene impiegata la tecnica della cera persa, che prevede la creazione di uno stampo in cera e argilla. Il bronzo fuso scioglie la cera, lasciando una cavità che viene riempita con il metallo [4](#page=4).
* **Dinamismo espressivo:** Le sculture di questo periodo presentano una maggiore dinamica e una volontà espressiva più marcata [4](#page=4).
**Esempio:** La statua di Zeus (o forse Poseidone) [4](#page=4).
#### 3.1.3 Periodo classico (menzionato come evoluzione delle fasi precedenti)
Sebbene il documento non fornisca dettagli specifici sul periodo classico nel suo complesso per la scultura, ne anticipa l'evoluzione attraverso la trattazione dello stile severo come fase di transizione verso una maggiore naturalezza e un'anatomia migliorata. Si può inferire che il periodo classico consoliderebbe ulteriormente queste conquiste [4](#page=4).
#### 3.1.4 Periodo ellenistico (menzionato come fase successiva)
Il documento accenna al contatto con i romani come punto di arrivo dell'evoluzione artistica greca suggerendo che il periodo ellenistico porti a ulteriori sviluppi prima dell'influenza romana [2](#page=2).
### 3.2 Tecniche scultoree e materiali
* **Materiali:** L'argilla modellata sul tornio e poi cotta per ottenere terracotta è un materiale comune per i vasi. Il bronzo, ottenuto da stagno e rame, diventa prevalente per le statue a partire dallo stile severo [2](#page=2) [4](#page=4).
* **Tecniche per la ceramica:** I disegni e le figure sui vasi venivano realizzati con uno strumento che grattava via la vernice nera su fondo rossastro. Nel caso di scene con fondo annerito, i dettagli erano creati con un pennello, consentendo maggiore delicatezza e semplicità [2](#page=2).
* **Tecnica della cera persa:** Questa tecnica, utilizzata per le sculture in bronzo, prevede la creazione di uno stampo a partire da uno strato di cera e argilla, che viene poi fuso dal calore del bronzo [4](#page=4).
### 3.3 Influenze e ideali
* **Influenza egizia:** L'arte scultorea greca iniziale risentì dell'influenza egizia, specialmente nelle pose statiche e nella frontalità [2](#page=2) [4](#page=4).
* **Ricerca della perfezione e dell'ideale:** I Greci cercavano la perfezione e un ideale estetico nelle loro opere [2](#page=2).
* **Libertà artistica e creativa:** La crescita e il miglioramento dell'arte greca furono favoriti da una crescente libertà artistica e creativa [2](#page=2).
* **Confronto con i Romani:** I Romani, a differenza dei Greci, conferivano un utilizzo più pragmatico alle loro opere e impiegavano gli spettacoli per distrarre il popolo [2](#page=2).
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# Ceramica e vasi greci
La ceramica greca, in particolare la produzione di vasi, è un aspetto fondamentale dell'arte e della cultura antica, caratterizzata da una stretta relazione tra forma, funzione e evoluzione stilistica [2](#page=2).
### 4.1 Produzione e tipologie di vasi greci
La forma dei vasi greci era intrinsecamente legata al loro uso finale, riflettendo una funzionalità pratica e un'estetica curata. Tra le tipologie più note e significative si annoverano [2](#page=2):
* **Anfora:** Uno dei vasi più conosciuti, utilizzato per il trasporto e la conservazione di liquidi o solidi [2](#page=2).
* **Cratere:** Un vaso di grande dimensioni impiegato per mescolare vino e acqua [2](#page=2).
* **Alabaston:** Un vaso di piccole dimensioni, spesso usato per oli profumati [2](#page=2).
* **Kylix:** Simile a una coppa, era un calice utilizzato per bere [2](#page=2).
* **Idria:** Un vaso dotato di tre manici, impiegato per raccogliere, trasportare e versare bevande. Presentava un labbro trilobato per dirigere il flusso del liquido, facilitando il versamento [2](#page=2).
> **Tip:** Ricorda che la forma non era mai casuale, ma dettata dalla necessità d'uso del contenitore [2](#page=2).
### 4.2 Tecniche decorative e transizione stilistica
La decorazione dei vasi greci ha attraversato un'importante evoluzione, segnando il passaggio da uno stile geometrico a una maggiore raffigurazione figurativa.
#### 4.2.1 Il periodo geometrico e la transizione
Nel periodo geometrico, le decorazioni erano prevalentemente astratte e basate su motivi geometrici. Il **vaso del Dipylon**, noto anche come "Lamento funebre", rappresenta un esempio cruciale di questa transizione. Su questo vaso, la figura umana inizia ad apparire, sebbene stilizzata; si ipotizza che la figura più coperta raffigurata nella zona superiore del vaso possa essere una donna. Alla base del vaso, si trovano raffigurazioni di animali [2](#page=2).
#### 4.2.2 La tecnica delle figure nere
Una tecnica decorativa fondamentale è quella delle **figure nere**, dove le figure venivano realizzate in nero su fondo rosso dell'argilla cotta, che assumeva una colorazione rossastra dopo la cottura (terracotta) [2](#page=2).
> **Tip:** La terracotta greca è caratterizzata da un colore rossastro dovuto all'ossido di ferro presente nell'argilla [2](#page=2).
Per creare i disegni in questa tecnica, si utilizzava uno strumento che graffiava via lo strato di vernice nera, rivelando l'argilla sottostante [2](#page=2).
#### 4.2.3 La tecnica delle figure rosse
Successivamente, si sviluppò la tecnica delle **figure rosse**, dove il fondo veniva annerito e i dettagli delle figure venivano disegnati con un pennello. Questa tecnica permetteva una maggiore delicatezza, leggerezza e semplicità nei dettagli, grazie all'uso di pennelli più fini. Un esempio di questa tecnica, sebbene non esplicitamente nominato ma descritto nel dettaglio, si lega a una scena con un senso drammatico accentuato dalle linee che dividono la composizione [2](#page=2).
#### 4.2.4 Esempio di decorazione figurativa
Il **vaso di Achille e Aiace** è un esempio di decorazione con figure umane speculari. Al centro del vaso è presente un disegno quadrato, e da esso si diramano delle lance che raggiungono le curvature delle anse, dove sono visibili gli scudi [2](#page=2).
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# L'Acropoli di Atene e i suoi monumenti
L'Acropoli di Atene rappresenta un complesso architettonico e religioso di primaria importanza storica e artistica, sede di templi e santuari dedicati principalmente alla dea Atena [4](#page=4).
### 5.1 Panoramica dei principali edifici
L'Acropoli di Atene ospita diversi edifici significativi. Tra i più importanti si annoverano il Partenone, l'Eretteo e i Propilei [4](#page=4).
#### 5.1.1 Il Partenone
Il Partenone è considerato il tempio meglio conservato della storia greca, anche se la sua integrità è stata compromessa nel corso dei secoli. Fu ideato dagli architetti Ictino e Callicrate [4](#page=4).
#### 5.1.2 L'Eretteo
L'Eretteo è un tempio noto per la particolare forma delle sue colonne, che assumono la sembianza di statue femminili, denominate cariatidi [4](#page=4).
#### 5.1.3 I Propilei
I Propilei costituiscono l'accesso monumentale alla città. Alla destra dei Propilei si erge il tempio di Atena Nike [4](#page=4).
### 5.2 Elementi architettonici e ordini
Il documento menziona alcuni elementi architettonici fondamentali e gli ordini architettonici greci.
#### 5.2.1 Terminologia architettonica
* **Pianta:** La visualizzazione della pianta di un edificio poteva essere dall'alto o "in antis" ] [3](#page=3).
* **Cella (Náos):** La parte principale di un tempio, destinata ad ospitare la statua della divinità [3](#page=3).
* **Antis:** Il prolungamento della cella verso l'esterno [3](#page=3).
* **Pronáos:** Lo spazio antistante la cella [3](#page=3).
* **Opistodomo:** Uno spazio posteriore alla cella, speculare al pronáos [3](#page=3).
* **Tetrastilo:** Un edificio con quattro colonne [3](#page=3).
* **Anfiprostilo:** Un tempio con colonnati su due fronti [3](#page=3).
* **Periptero:** Un tempio circondato da un colonnato su tutto il perimetro [3](#page=3).
* **Diptero:** Un tempio con due giri di colonne perimetrali [3](#page=3).
* **Fusto della colonna:** Generalmente scanalato e con spigoli vivi [3](#page=3).
* **Capitello:** Composto da abaco ed echino [3](#page=3).
* **Trabeziana:** Formata da architrave e fregio [3](#page=3).
* **Timpano:** Lo spazio triangolare sopra l'architrave, decorato con sculture adattate alle dimensioni [3](#page=3).
* **Acroterio:** Sculture poste negli angoli del tetto [3](#page=3).
* **Antifissa:** Elemento decorativo del tetto [3](#page=3).
#### 5.2.2 Ordine Dorico
* **Colonne:** Poggiano sul crepidoma e sullo stilobate. Il fusto è scanalato con spigoli vivi. Il capitello è composto da abaco ed echino [3](#page=3).
* **Esempi:** Templi a Siracusa e Selinunte [3](#page=3).
#### 5.2.3 Ordine Ionico
* **Colonne:** Poggiano su una base formata da scozia (linee concave) e toro (linee convesse) . Le scanalature hanno angoli smussati [3](#page=3).
* **Capitello:** Più decorato, con un abaco ridotto e un echino arricchito da volute. Ai lati delle volute si trova una decorazione chiamata "ovi" ] [3](#page=3).
* **Architrave:** Tripartito, diviso in tre fasce [3](#page=3).
* **Fregio:** Continuo, composto da metope [3](#page=3).
* **Esempio:** Tempio di Atena Nike ad Atene [3](#page=3).
#### 5.2.4 Ordine Corinzio
* **Capitello:** Simile a quello ionico per la presenza di volute, ma decorato con motivi vegetali, in particolare foglie di acanto [3](#page=3).
* **Esempio:** Olympeion [3](#page=3).
### 5.3 Cenni sulla scultura greca correlata
Sebbene non sia il focus principale, il documento accenna a evoluzioni della scultura greca che possono essere contestualizzate con il periodo di costruzione dei monumenti acropolici.
#### 5.3.1 Scultura arcaica
La scultura arcaica presenta influenze egizie, con pose erette e arti attaccati al busto. Le figure femminili sono vestite e con piedi paralleli, mentre quelle maschili sono nude. Si osserva una tendenza alla geometrizzazione e alla simmetria, come nelle figure di Kleobi e Bitoni [4](#page=4).
#### 5.3.2 Stile severo
Questo stile segna un passaggio verso un maggiore naturalismo e un'anatomia migliorata. Le espressioni sono serie e prive di emozioni, a differenza del sorriso arcaico. La lavorazione del bronzo attraverso la tecnica della cera persa diventa prevalente [4](#page=4).
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## Errori comuni da evitare
- Rivedete tutti gli argomenti accuratamente prima degli esami
- Prestate attenzione alle formule e definizioni chiave
- Praticate con gli esempi forniti in ogni sezione
- Non memorizzate senza comprendere i concetti sottostanti
Glossary
| Term | Definition |
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| Fusto inverso | Una tecnica architettonica in cui la colonna si restringe dall'alto verso il basso, un caso raro riscontrato nel palazzo di Cnosso. |
| Taurokapsia | Una pratica atletica greca che prevedeva il salto acrobatico sopra un toro, considerata un antenato della corrida moderna. |
| Talassocrazia | Il dominio marittimo di una civiltà o di uno stato, che permetteva a Creta di non necessitare di fortificazioni terrestri significative grazie al controllo delle rotte. |
| Sistema trilitico | Una struttura architettonica basilare composta da tre elementi: due pilastri verticali e un architrave orizzontale che li sovrasta. |
| Triangolo di scarico | Un elemento architettonico triangolare posto sopra un architrave o una porta, progettato per distribuire il peso e ridurre lo stress strutturale sugli elementi portanti. |
| Volta a botte | Una volta semicilindrica, simile a un arco prolungato in profondità, utilizzata per coprire spazi rettangolari. |
| Volta a crociera | La volta formata dall'intersezione perpendicolare di due volte a botte, utilizzata per coprire spazi quadrati o rettangolari e distribuire meglio il peso. |
| Tecnica a sbalzo | Una tecnica di lavorazione dei metalli che consiste nel battere il metallo da dietro per creare rilievi e decorazioni sulla superficie frontale. |
| Terracotta | Materiale ceramico cotto, solitamente di colore rossastro, ottenuto dall'argilla modellata e successivamente essiccata e cotta in forno. |
| Crepidoma | La base a gradini di un tempio greco, su cui poggiano le colonne e il basamento. |
| Stilobate | Il gradino più alto del crepidoma, su cui poggiano direttamente le colonne di un tempio greco. |
| Náos (Cella) | La stanza principale di un tempio greco, dove era custodita la statua della divinità. |
| Pronáos | Il vestibolo o portico antistante il naos di un tempio greco. |
| Opistodomo | Una stanza situata nella parte posteriore del naos di un tempio greco, spesso utilizzata come tesoreria. |
| Tetraste | Un tempio o un edificio con quattro colonne sulla facciata principale. |
| Anfiprostilo | Un tempio che presenta colonne su entrambe le facce principali (anteriore e posteriore). |
| Periptero | Un tempio circondato da un colonnato lungo tutto il suo perimetro. |
| Diptero | Un tempio circondato da due ordini di colonne lungo tutto il suo perimetro. |
| Abaco | La parte superiore del capitello di una colonna, un elemento orizzontale su cui poggia l'architrave. |
| Echino | La parte del capitello di una colonna situata sotto l'abaco, spesso con una forma convessa o a cuscino. |
| Trabeziana | L'insieme formato dall'architrave e dal fregio in un ordine architettonico. |
| Viti | Gli spigoli vivi che separano le scanalature del fusto di una colonna dorica. |
| Timpano | La superficie triangolare posta sopra l'architrave di un tempio greco, spesso decorata con sculture. |
| Acroterio | Elementi scultorei decorativi posti sugli angoli del tetto di un tempio greco. |
| Antifissa | Elementi decorativi a forma di tegola, spesso figurati, posti lungo il colmo del tetto di un tempio greco. |
| Scozia | Una modanatura concava che si trova nella base di una colonna ionica, tra il toro e il plinto. |
| Toro | Una modanatura convessa che si trova nella base di una colonna ionica, simile a un anello. |
| Volute | Elementi decorativi a forma di spirale o ricciolo, caratteristici del capitello ionico. |
| Ovoli | Piccole decorazioni a forma di uovo o goccia, spesso disposte in fila, utilizzate come ornamento nei capitelli o nelle cornici. |
| Metopa | Un elemento del fregio dorico, solitamente quadrato o rettangolare, che alterna con i triglifi e spesso decorato con rilievi. |
| Foglie di acanto | Motivi decorativi vegetali, caratteristici del capitello corinzio, ispirati alle foglie della pianta di acanto. |
| Cariatidi | Colonne a forma di statue femminili che sostengono l'architrave, presenti nell'Eretteo sull'Acropoli di Atene. |
| Kalos kagathos | Un ideale greco che unisce la bellezza esteriore (kalós) alla nobiltà interiore e alla virtù (agathós), un concetto di perfezione fisica e morale. |
| Stile severo | Un periodo nella scultura greca (circa 480-450 a.C.) caratterizzato da una maggiore naturalismo, espressioni serie e un senso di gravitas, in contrasto con il sorriso arcaico. |
| Fusione a cera persa | Una tecnica di fusione utilizzata per creare statue in bronzo, in cui un modello in cera viene ricoperto di argilla; la cera viene poi fusa e il bronzo fuso viene colato nello stampo vuoto. |