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Summary
# Scientificità ed erudizione nella trattatistica del Settecento
La trattatistica settecentesca segna una profonda evoluzione dal modello retorico del trattato verso il saggio moderno, caratterizzato da un approccio razionale, scientifico e rigorosamente documentato, specialmente in ambito storiografico [1](#page=1).
### 1.1 La transizione dal trattato al saggio moderno
Il Settecento vede il completamento di una tendenza già avviata in precedenza, che trasforma il trattato da opera prevalentemente retorica e letteraria a uno strumento di esposizione logicamente argomentata. L'enfasi si sposta sulla dimostrazione della validità delle tesi attraverso l'uso di un metodo razionale e l'elenco dei dati oggettivi desunti dall'esperienza. Il saggio, sia esso letterario, storico o filosofico, assume così le forme rigorose e quasi scientifiche del trattato scientifico, modello che si afferma a partire dall'opera di Galileo [1](#page=1).
### 1.2 L'evoluzione della storiografia
Particolarmente significativa è la trasformazione della storiografia. Sotto l'influenza della ricerca erudita, essa tende a diventare scientifica, basandosi sulla documentazione rigorosa delle fonti. Gli storici ricercano conferme o smentite nei documenti rinvenuti negli archivi e si avvalgono di discipline ausiliarie come la cronologia, la numismatica e l'epigrafia. Di conseguenza, l'opera storica cessa di essere considerata principalmente un'opera letteraria per divenire una storia erudita e rigorosamente accertata [1](#page=1).
### 1.3 La ricerca storiografica: Ludovico Antonio Muratori
L'orientamento al razionalismo influenza profondamente anche gli studi eruditi, promuovendo una disposizione alla catalogazione e favorendo la fondazione di archivi e biblioteche. La registrazione accurata dei dati costituisce la base per le opere storiografiche e per il metodo di indagine critica della realtà [1](#page=1).
#### 1.3.1 Un nuovo metodo di indagine
Intellettuali come Ludovico Antonio Muratori (Vignola 1672-Modena 1750) incarnano questo nuovo approccio, combinando il vaglio delle fonti con il desiderio di influenzare il corso degli eventi. Dopo gli studi ecclesiastici e giuridici, Muratori entrò a far parte del Collegio dei Dottori della Biblioteca Ambrosiana a Milano, dove ebbe accesso a numerosi codici che costituirono il materiale per le sue prime opere erudite. Nel 1700 divenne archivista di Carlo III d'Este a Modena [1](#page=1).
#### 1.3.2 La "Repubblica delle lettere"
Tra i suoi scritti giovanili spiccano i \_Primi disegni della repubblica letteraria d'Italia e il trattato \_Della perfetta poesia. In queste opere, Muratori prende le distanze dagli eccessi del Barocco, proponendo un ideale poetico fondato sulla creatività dell'immaginazione e sull'ingegno, temperati però dalla ragione. Nelle \_Riflessioni sopra il buon gusto nelle scienze e nelle arti egli si oppone al dogmatismo della cultura scolastica, promuovendo il concetto di "buon gusto" come principio guida per ogni manifestazione del pensiero e dell'arte [1](#page=1).
#### 1.3.3 Opere storiografiche e documentarie di Muratori
Nell'ambito della ricerca storiografica, Muratori si dedicò allo sviluppo delle istituzioni, con una particolare attenzione al Medioevo, periodo considerato fondamentale per la formazione del potere temporale della Chiesa. Tra le sue opere più rilevanti si annoverano [1](#page=1):
* I \_Rerum Italicarum scriptores (Scrittori di vicende italiane), in 28 volumi, pubblicati tra il 1723 e il 1751 [1](#page=1).
* Le \_Antiquitates Italicae Medii Aevi (Antichità italiane del Medioevo), in 6 volumi, editi tra il 1738 e il 1742 [1](#page=1).
* Gli \_Annali d'Italia, pubblicati nel 1744 [1](#page=1).
> **Tip:** La meticolosa catalogazione delle fonti e l'approccio critico di Muratori rappresentano un modello fondamentale per lo sviluppo della storiografia moderna, segnando il passaggio da una narrazione letteraria a un'indagine basata sull'evidenza documentale [1](#page=1).
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# L'ambiente intellettuale napoletano: Giannone e Vico
La cultura napoletana del primo Settecento si distingue per una notevole vivacità intellettuale, caratterizzata dall'intersezione tra pensiero scientifico e filosofico di stampo cartesiano, in un contesto segnato dal conflitto tra Stato e Chiesa.
### 2.1 Pietro Giannone: la storia come indagine delle istituzioni
Pietro Giannone (1676-1748) fu un erudito che, trasferitosi a Napoli nel 1694, entrò in contatto con il pensiero giurisdizionalista e il razionalismo cartesiano. Queste influenz
La sua opera suscitò una forte reazione da parte della Chiesa, costringendolo a rifugiarsi a Vienna presso l'imperatore Carlo VI, a cui l'opera era dedicata. Successivamente, dopo soggiorni a Venezia e in altre città italiane, si trasferì a Ginevra. Qui continuò la stesura del \_Triregno, pubblicato postumo nel 1895, che articola la storia umana in tre fasi: il regno terreno (epoca pagana), il regno celeste (avvento del Cristianesimo) e il regno papale (consolidamento del potere temporale della Chiesa, in contrasto con i valori spirituali). I Savoia, per accontentare la curia pontificia, lo fecero arrestare in Piemonte, dove rimase in carcere fino alla morte, dedicandosi alla composizione della sua autobiografia, la \_Vita di Pietro Giannone (1736-1737) [2](#page=2).
### 2.2 Giovan Battista Vico: il fondatore di una "scienza nuova"
Giovan Battista Vico (1668-1744) si propose come fondatore di una "scienza nuova", incentrata sull'interpretazione (o ermeneutica) e applicabile unicamente alla storia. Secondo Vico, l'uomo può conoscere solo ciò che ha creato; pertanto, la comprensione della natura e della vita umana sfugge alla cognizione umana, derivando invece dalla fede religiosa, aspetto che lo distingue dalla cultura illuministica. Tuttavia, Vico riteneva che il metodo sperimentale e la filologia potessero essere applicati con successo alle "umane cose civili", trasportando così il metodo sperimentale «dalle cose naturali alle umane cose civili». Questo è il nucleo teorico della sua opera principale, la "scienza nuova" [2](#page=2).
Nato a Napoli nel 1668 in una famiglia modesta, Vico ricevette i primi studi dai Gesuiti, sviluppando poi una vasta cultura autodidatta attraverso letture appassionate e disordinate. Tra il 1686 e il 1695, lavorò come precettore per l'influente famiglia Rocca, approfondendo i suoi interessi in ambito giuridico, filosofico e letterario. Dopo un breve tentativo nella pratica forense, si dedicò all'insegnamento universitario, ottenendo nel 1699 la cattedra di retorica, ruolo che mantenne con dedizione fino alla morte nel 1744, parallelamente ai suoi impegni accademici e alla scrittura [2](#page=2).
> **Tip:** L'approccio di Vico alla conoscenza, basato sul principio che si conosce solo ciò che si fa, lo porta a concentrare la sua "scienza nuova" sulla storia e sulle istituzioni umane, distinguendolo dalle correnti che cercavano leggi universali nella natura. **Tip:** La forte influenza della fede religiosa nella filosofia di Vico rappresenta un elemento di distacco significativo dalle tendenze razionalistiche e laiche dell'Illuminismo europeo.
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## Errori comuni da evitare
* Rivedete tutti gli argomenti accuratamente prima degli esami
* Prestate attenzione alle formule e definizioni chiave
* Praticate con gli esempi forniti in ogni sezione
* Non memorizzate senza comprendere i concetti sottostanti
Glossary
| Term | Definition |
|------|------------|
| Trattato | Un'opera scritta che esplora un argomento in modo approfondito e sistematico, spesso con un'esposizione logica e argomentata di una verità. |
| Saggio | Una forma letteraria moderna che presenta un'esposizione logicamente argomentata di un pensiero soggettivo, utilizzando forme rigorose e spesso scientifiche, evolvendosi dal trattato classico. |
| Erudizione | La profonda conoscenza acquisita attraverso lo studio diligente e meticoloso, specialmente di testi antichi e di discipline storiche e filologiche. |
| Storiografia | La disciplina che si occupa dello studio e della scrittura della storia, con un'enfasi crescente sul metodo scientifico, la documentazione e l'analisi critica delle fonti. |
| Metodo razionale | Un approccio all'indagine e all'esposizione che si basa sulla logica, sull'evidenza empirica e sulla coerenza delle argomentazioni per giungere a conclusioni valide. |
| Filologia | Lo studio dei testi scritti, specialmente quelli antichi, volto a stabilirne l'autenticità, a ricostruirne la forma originale e a comprenderne il significato nel loro contesto storico e culturale. |
| Giurisdizionalismo | Una dottrina politica e giuridica che sostiene la supremazia dello Stato sulla Chiesa in questioni non strettamente spirituali, limitando l'ingerenza ecclesiastica negli affari civili. |
| Ermeneutica | La teoria e la pratica dell'interpretazione dei testi, specialmente quelli sacri o antichi, al fine di comprenderne il significato profondo e le intenzioni dell'autore. |
| Scienza nuova | La denominazione data da Giovan Battista Vico alla sua teoria sull'interpretazione della storia, basata sul principio che solo ciò che l'uomo ha fatto può essere conosciuto con certezza. |
| Medioevo | Il periodo storico compreso approssimativamente tra la caduta dell'Impero Romano d'Occidente (476 d.C.) e la scoperta dell'America (1492 d.C.), caratterizzato dallo sviluppo delle istituzioni feudali e dal ruolo centrale della Chiesa. |