Cover
Inizia ora gratuitamente 01-osteologia-introduzione, classificazione delle ossa.docx.pdf
Summary
# Introduzione al corso e informazioni utili
Questo documento fornisce una panoramica del corso di Anatomia 1, dettagliando la sua struttura, i materiali didattici, i testi consigliati e le modalità di esercitazione [1](#page=1).
### 1.1 Struttura del corso
Il corso di Anatomia 1 è diviso in due moduli principali [1](#page=1):
* **Sistema nervoso**: tenuto dalla Prof.ssa Palumbo [1](#page=1).
* **Apparato locomotore**: tenuto dalla Prof.ssa Ferretti [1](#page=1).
Entrambi i moduli di Anatomia 1 e 2 sono gestiti dalle Prof.sse Ferretti e Palumbo [1](#page=1).
### 1.2 Materiali didattici e testi consigliati
I materiali didattici del corso sono disponibili sulla piattaforma Teams, accedendo tramite il codice `5ghfn3x` [1](#page=1).
I testi consigliati dai docenti includono:
* **Testo principale**: Il "Gray" [1](#page=1).
* **Atlante**: Il "Prometheus" [1](#page=1).
* **Compendio per l'apparato locomotore**: Il "sistema locomotore" di Morroni [1](#page=1).
### 1.3 Modalità di esercitazione
Sono previste 5 esercitazioni pratiche con il Professor Francesco Cavani. Queste si terranno il lunedì e il martedì. Gli studenti verranno divisi in gruppi e svolgeranno le esercitazioni in un'aula adiacente al laboratorio di istologia, dove sarà possibile osservare uno scheletro vero [1](#page=1).
### 1.4 Programma dettagliato
Il programma del corso copre i seguenti argomenti:
#### 1.4.1 Osteologia (studio delle ossa)
* **Generalità di osteologia**: classificazione, architettura, meccanismi di crescita e attivazione delle ossa [1](#page=1).
* **Sistematica di osteologia**: studio di tutte le ossa del corpo umano [1](#page=1).
#### 1.4.2 Artrologia (studio delle articolazioni)
* **Generalità di artrologia**: classificazione morfologica e funzionale delle articolazioni [1](#page=1).
* **Sistematica di artrologia**: studio dettagliato delle articolazioni di spalla, gomito, anca e ginocchio. Per le altre articolazioni, non sarà richiesto uno studio dettagliato all'esame, ma sarà necessario saper classificare la tipologia articolare presente tra due ossa [1](#page=1).
#### 1.4.3 Miologia (studio dei muscoli)
* **Generalità di miologia**: classificazione topografica, morfologica e funzionale dei muscoli [1](#page=1).
* **Sistematica dei muscoli**: la maggior parte dei muscoli sarà studiata durante le lezioni, ma sarà anche richiesta una parte di studio autonomo. L'elenco dei muscoli specifici richiesti per l'esame, circa una cinquantina, è disponibile nel programma su Teams [1](#page=1).
> **Tip:** La Prof.ssa Ferretti sottolinea l'importanza di integrare lo studio del testo con quanto spiegato a lezione e incoraggia una partecipazione attiva per facilitare il lavoro a casa [1](#page=1).
---
# Concetti generali sull'apparato locomotore e osteologia
L'apparato locomotore, fondamentale per il movimento e il mantenimento della postura nei vertebrati, è un sistema complesso che integra componenti scheletriche, articolari, muscolari e nervose [2](#page=2).
### 2.1 Definizione e componenti dell'apparato locomotore
L'apparato locomotore è la parte portante dei vertebrati, responsabile del movimento e del mantenimento della postura nello spazio, grazie alla capacità dei muscoli di opporsi alla forza di gravità. Esso è costituito da quattro sistemi interconnessi [2](#page=2):
* **Sistema scheletrico**: Costituisce la struttura portante.
* **Sistema articolare**: Composto da "cerniere" o dispositivi articolari che connettono diverse ossa tra loro [2](#page=2).
* **Sistema muscolare**: Responsabile del movimento attivo attraverso la contrazione [2](#page=2).
* **Sistema nervoso**: Tramite le fibre nervose che instaurano sinapsi con le fibre muscolari, coordina l'azione muscolare [2](#page=2).
Il sistema scheletrico e quello articolare formano la parte passiva dell'apparato, mentre il sistema muscolare, grazie alla sua capacità contrattile, costituisce la parte attiva. Tutti questi sistemi lavorano in stretta collaborazione [2](#page=2).
> **Esempio:** La flessione dell'avambraccio rispetto al braccio avviene grazie all'articolazione del gomito (sistema articolare) che collega omero e ossa dell'avambraccio (ulna e radio), e all'azione dei muscoli che si contraggono per produrre questo movimento. I muscoli si inseriscono su ossa diverse per poter esercitare la loro azione tirante [2](#page=2) [3](#page=3).
### 2.2 Introduzione all'osteologia
L'osteologia si occupa dello studio delle ossa. Contrariamente alla percezione comune che le ossa siano inerti, esse sono organi vitali, attivi e dinamici durante tutta la vita [2](#page=2).
#### 2.2.1 Composizione dei tessuti ossei
Ogni osso è un organo complesso composto da diversi tipi di tessuti [2](#page=2):
* **Tessuto osseo**: Il componente principale che conferisce rigidità.
* **Tessuto cartilagineo**: Presente in alcune porzioni scheletriche, come le coste anteriori [3](#page=3).
* **Tessuto connettivo**: Include connettivo lasso, fibroso e fluido (per esempio nel periostio e nelle porzioni vascolarizzate) ] [3](#page=3).
* **Tessuto nervoso**: Essenziale per la sensibilità ossea e la regolazione.
* **Midollo osseo**: Il tessuto emopoietico contenuto nelle cavità ossee [3](#page=3) [4](#page=4).
### 2.3 Funzioni dello scheletro
Lo scheletro svolge una varietà di funzioni essenziali per la vita dell'organismo:
#### 2.3.1 Funzione meccanica
Questa funzione comprende il **sostegno** e il **movimento** del corpo. Lo scheletro permette la stazione eretta, la deambulazione bipede e fornisce i punti di inserzione per i muscoli, consentendo il movimento. Le ossa agiscono come leve rigide su cui i muscoli esercitano la loro azione [3](#page=3).
#### 2.3.2 Funzione protettiva
Lo scheletro protegge gli organi vitali. Esempi noti includono [3](#page=3):
* La scatola cranica che protegge l'encefalo [3](#page=3).
* La gabbia toracica che protegge cuore e polmoni [3](#page=3).
* Il canale vertebrale che contiene il midollo spinale [3](#page=3).
Il nostro scheletro è un endoscheletro (interno), a differenza degli esoscheletri esterni presenti in altre forme di vita [3](#page=3).
#### 2.3.3 Funzione metabolica
Lo scheletro funge da **riserva di minerali**, principalmente calcio e fosforo. Contiene circa il 97% del calcio corporeo, immagazzinato sotto forma di cristalli di idrossiapatite, componente inorganica della matrice ossea che conferisce rigidità e friabilità. L'osso è centrale nell'**omeostasi minerale**, mantenendo costante la concentrazione di ioni nei fluidi corporei entro un range fisiologico [3](#page=3).
> **Esempio:** Il calcio nel sangue si mantiene idealmente tra 8 e 10 milligrammi per 100 millilitri di sangue. Variazioni significative sono letali: livelli inferiori a 4 mg/100ml o superiori a 20 mg/100ml possono causare la morte [3](#page=3).
Il calcio è cruciale per:
* Trasmissione dell'impulso nervoso [3](#page=3).
* Contrazione muscolare [3](#page=3).
* Coagulazione del sangue [3](#page=3).
* Regolazione della permeabilità cellulare [3](#page=3).
In caso di **ipocalcemia** (bassi livelli di calcio), l'osso rilascia calcio nei fluidi corporei. Al contrario, in caso di **ipercalcemia** (alti livelli di calcio), l'eccesso viene immagazzinato nelle ossa [3](#page=3).
**Conseguenze delle alterazioni del calcio:**
* **Ipocalcemia grave**: Aumenta l'eccitabilità muscolare (tetania), causa crampi, convulsioni, encefalopatia, insufficienza cardiaca, palpitazioni e può portare alla morte [3](#page=3).
* **Ipercalcemia grave**: Può causare insufficienza renale, disfunzione cerebrale (allucinazioni, coma), astenia muscolare, alterazioni del ritmo cardiaco e morte [3](#page=3).
L'assunzione e la disponibilità di calcio sono regolate da ormoni che agiscono su intestino, rene e osso. La vitamina D3, nella sua forma idrossilata attiva, è essenziale per l'assorbimento intestinale del calcio, attivando una proteina carrier nel duodeno [3](#page=3).
#### 2.3.4 Funzione emopoietica
Questa funzione è svolta dal **midollo osseo**, situato nelle cavità intertrabecolari dell'osso spugnoso e nella cavità midollare diafisaria delle ossa lunghe [4](#page=4).
##### 2.3.4.1 Il midollo osseo
Il midollo osseo contiene i precursori di tutte le cellule e corpuscoli del sangue e della linfa (piastrine, eritrociti, ecc.) ] [4](#page=4).
> **Tip:** La localizzazione del midollo osseo nelle cavità ossee non è primariamente per protezione meccanica, ma per fornire un ambiente a temperatura costante, ottimale per la moltiplicazione e differenziazione delle cellule staminali emopoietiche [4](#page=4).
Il midollo osseo si forma nel quarto-quinto mese di vita fetale. Inizialmente è midollo rosso, fino ai 6-7 anni, quando inizia a trasformarsi in midollo giallo per l'accumulo di adipociti. Alcune ossa, come sterno, ossa piatte del cranio e corpi vertebrali, mantengono midollo rosso per tutta la vita. Nelle ossa lunghe, la trasformazione da rosso a giallo avviene gradualmente dalla diafisi verso le epifisi. In caso di necessità, il midollo giallo può ritrasformarsi in midollo rosso [4](#page=4).
---
# Classificazione e architettura delle ossa
Questo argomento delinea la suddivisione dello scheletro in assile e appendicolare, classifica le ossa in base alla loro forma e descrive le loro architetture compatta e spugnosa, includendo aspetti di accrescimento osseo e le caratteristiche delle ossa sesamoidi e wormiane.
### 3.1 Suddivisione dello scheletro
Lo scheletro umano si divide in due parti principali: scheletro assile e scheletro appendicolare [5](#page=5).
#### 3.1.1 Scheletro assile
Lo scheletro assile, procedendo in senso cranio-caudale (o supero-inferiore), è composto da:
* Cranio [5](#page=5).
* Osso ioide: un osso unico nel collo che non si articola con altre ossa, ma è mantenuto in posizione da muscoli che agiscono per innalzarlo o abbassarlo [5](#page=5).
* Colonna vertebrale [5](#page=5).
* Sterno [5](#page=5).
* Coste: 12 paia a destra e 12 a sinistra [5](#page=5).
Lo sterno, il tratto toracico della colonna vertebrale e le 12 paia di coste formano la gabbia toracica [5](#page=5).
#### 3.1.2 Scheletro appendicolare
Lo scheletro appendicolare comprende le ossa degli arti superiori e inferiori [5](#page=5).
* **Arto superiore**: in senso prossimo-distale, include la radice dell'arto (scapola e clavicola), il braccio (omero), l'avambraccio (radio e ulna) e la mano (8 ossa del carpo, ossa del metacarpo e falangi) [5](#page=5).
* **Arto inferiore**: in senso prossimo-distale, comprende lo scheletro dell'anca (osso dell'anca, formato da ileo, ischio e pube, che nel bambino sono separati e si fondono con l'accrescimento), l'osso della coscia (femore), le ossa della gamba (tibia e perone) e le ossa del piede (7 ossa tarsali, ossa metatarsali e falangi) [5](#page=5).
Considerando la posizione anatomica, l'ulna è mediale rispetto al radio (che è laterale), così come la tibia è mediale rispetto al perone (che è laterale) [5](#page=5).
### 3.2 Accrescimento osseo e tipologie di ossa accessorie
Al termine dell'accrescimento osseo (intorno ai 20-22 anni), il corpo umano presenta circa 206 ossa, escludendo le ossa sesamoidi e suturali. Nei bambini, il numero di ossa è maggiore perché molte strutture ossee, come l'osso dell'anca, sono inizialmente separate e ossificano successivamente. L'osso si forma attraverso un processo di ossificazione che parte da tessuto fibroso o cartilagineo. Durante l'allungamento, una porzione di cartilagine ialina, chiamata metafisi, rimane tra epifisi e diafisi, permettendo l'accrescimento in lunghezza. Quando la cartilagine metafisaria viene completamente sostituita da osso, l'osso smette di allungarsi. Ad esempio, un osso lungo in un bambino può essere inizialmente formato da tre ossa (epifisi prossimale, diafisi ed epifisi distale, separate da cartilagine metafisaria) che si fondono in un'unica struttura ossea al termine dell'accrescimento [6](#page=6).
#### 3.2.1 Ossa sesamoidi
Le ossa sesamoidi sono piccoli ossicini che si formano all'interno di un tendine muscolare. Sono variabili in numero tra gli individui e si trovano spesso nelle mani o nei piedi. La loro funzione è quella di rafforzare i punti deboli dei tendini o di trovarsi in prossimità di dispositivi articolari. L'eccezione è la rotula (patella), un osso sesamoide costante presente in tutti gli individui, che contribuisce alla formazione dell'articolazione del ginocchio e si sviluppa nel tendine del muscolo quadricipite femorale [6](#page=6).
#### 3.2.2 Ossa wormiane (o suturali)
Le ossa wormiane sono ossa aggiuntive che possono trovarsi in alcuni crani, formandosi nel connettivo suturale interposto tra le ossa craniche durante la loro formazione [7](#page=7).
### 3.3 Classificazione delle ossa per forma
Le ossa possono essere classificate in quattro categorie principali in base alla loro forma [7](#page=7):
* **Ossa lunghe**: caratterizzate da un diametro longitudinale prevalente rispetto agli altri due (trasversale e antero-posteriore, che sono circa uguali). L'esempio classico è l'omero. Altri esempi includono radio, ulna, metacarpi, metatarsi e falangi. Nelle falangi, sebbene lunghe, la lunghezza prevale nettamente sugli altri diametri [7](#page=7) [8](#page=8).
* **Ossa piatte (laminari)**: in cui i diametri di lunghezza e larghezza prevalgono sullo spessore, quindi la superficie è la dimensione dominante. Esempi includono le ossa della volta cranica e la scapola. Le coste, nonostante una considerevole lunghezza, sono classificate come piatte perché il loro spessore è minimo e il corpo non è cilindrico; la lunghezza prevale, ma gli altri due diametri non sono uguali. Anche lo sterno fa parte di questa classificazione [7](#page=7) [9](#page=9).
* **Ossa brevi (corte o isodiametriche)**: in cui i tre diametri (lunghezza, larghezza e spessore) sono approssimativamente equivalenti. Esempi tipici sono le ossa del carpo (nella mano) e le ossa del tarso (nel piede) [7](#page=7) [9](#page=9).
* **Ossa irregolari**: con forme non standardizzate, spesso complesse e adattate alla loro funzione. Esempi includono le ossa del massiccio facciale (splancnocranio) e le vertebre. Una vertebra, vista lateralmente, presenta un corpo anteriore e un arco posteriore da cui si dipartono processi laminari e piatti. Le ossa del massiccio facciale, come l'osso mascellare, hanno un corpo da cui partono lamine e propaggini varie [10](#page=10) [7](#page=7).
> **Tip:** La distinzione tra ossa lunghe e piatte può talvolta presentare eccezioni, come nel caso delle coste, dove la lunghezza prevale ma sono comunque considerate piatte per il loro spessore ridotto.
### 3.4 Architetture ossee
Le architetture ossee si riferiscono alle caratteristiche macroscopiche dell'osso, visibili ad occhio nudo, e si distinguono in osso compatto e osso spugnoso. La tessitura dell'osso (come fibre intrecciate, parallele o lamellari) riguarda invece le caratteristiche strutturali a livello microscopico. Entrambe le architetture possono presentare tessuti a fibre intrecciate o parallele. L'osso spugnoso è metabolicamente più attivo dell'osso compatto [10](#page=10).
#### 3.4.1 Struttura dell'osso lungo
Negli ossa lunghi, la diafisi (corpo) è costituita prevalentemente da osso compatto, al cui centro si trova il canale midollare contenente midollo osseo (inizialmente rosso, poi giallo). Man mano che ci si avvicina alle estremità, l'osso compatto si assottiglia. Nella zona metafisaria, mantiene uno spessore ridotto, mentre nell'epifisi forma un involucro esterno che riveste l'osso spugnoso interno [10](#page=10).
Sezionando trasversalmente un osso lungo, si osserva il canale midollare e l'osso compatto circostante. La zona periferica della compatta, nella sezione trasversale, appare triangolare a causa di variazioni nello spessore: è più rappresentata in corrispondenza dei margini dove le sollecitazioni meccaniche sono maggiori. Questo porta a una deposizione ossea da parte degli osteoblasti, rendendo l'osso più resistente e conferendogli una forma triangolare a livello diafisario, con tre margini più spessi e tre facce più sottili [10](#page=10) [11](#page=11).
#### 3.4.2 Osso compatto
L'osso compatto è costituito da osteoni, formazioni cilindriche concentriche che circondano i canali haversiani, i quali contengono vasi sanguigni [11](#page=11).
#### 3.4.3 Osso spugnoso
L'osso spugnoso è composto da trabecole o spicole, disposte in modo apparentemente disordinato e interconnesse a formare una rete tridimensionale. Questa rete delimita una serie di piccole cavità (spazi intertrabecolari) piene di midollo osseo, conferendo all'osso un aspetto spugnoso. Il primo osso a formarsi nella diafisi è di tipo trabecolare [11](#page=11).
Il passaggio da un'architettura trabecolare a una compatta avviene attraverso la riduzione degli spazi intertrabecolari. Gli osteoblasti depositano matrice pre-ossea sulla superficie delle trabecole, ispessendole. Queste trabecole evolvono nell'architettura compatta, caratterizzata dagli osteoni con il canale di Havers centrale, residuo degli spazi intertrabecolari. Nelle epifisi rimane prevalentemente osso spugnoso [11](#page=11).
> **Example:** Un osso lungo, come il femore, presenta una diafisi compatta che offre resistenza alle forze di compressione e trazione, mentre le epifisi spugnose sono più adatte ad assorbire urti e a formare superfici articolari.
> **Tip:** Comprendere la distribuzione di osso compatto e spugnoso è fondamentale per capire la resistenza e la funzione meccanica delle diverse parti dello scheletro.
### 3.5 Immagini radiologiche delle ossa
Nelle immagini radiologiche, le ossa appaiono bianche perché sono organi densi grazie alla presenza di cristalli di idrossiapatite, che assorbono i raggi X. I tessuti densi sono detti radiopachi, mentre i tessuti molli sono radiotrasparenti. In una lastra radiografica, la cartilagine metafisaria appare nera perché è formata da sostanze organiche e non da tessuto osseo, rendendola radiotrasparente [6](#page=6) [8](#page=8).
---
## Errori comuni da evitare
- Rivedete tutti gli argomenti accuratamente prima degli esami
- Prestate attenzione alle formule e definizioni chiave
- Praticate con gli esempi forniti in ogni sezione
- Non memorizzate senza comprendere i concetti sottostanti
Glossary
| Term | Definition |
|------|------------|
| Apparato locomotore | La porzione portante dei vertebrati, responsabile del movimento e del mantenimento della postura grazie all'azione muscolare contro la forza di gravità. Si compone di sistema scheletrico, articolare, muscolare e nervoso. |
| Osteologia | Disciplina che studia le ossa, la loro classificazione, architettura, meccanismi di crescita e funzioni. |
| Artrologia | Disciplina che studia le articolazioni, le loro classificazioni morfologiche e funzionali, e le loro tipologie. |
| Miologia | Disciplina che studia i muscoli, la loro classificazione topografica, morfologica e funzionale. |
| Sistema scheletrico | La parte passiva dell'apparato locomotore, costituita dalle ossa, che fornisce sostegno, protezione e funge da leva per il movimento. |
| Sistema articolare | Costituito dalle cerniere articolari che collegano più ossa tra loro, permettendo il movimento. |
| Sistema muscolare | La parte attiva dell'apparato locomotore, costituita dai muscoli, che si contraggono per generare movimento. |
| Sistema nervoso | Le fibre nervose che, attraverso le sinapsi con le fibre muscolari, coordinano e controllano il movimento. |
| Funzione meccanica dello scheletro | Sostegno e movimento del corpo, permettendo la posizione eretta e la locomozione bipede, oltre all'inserzione dei muscoli. |
| Funzione protettiva dello scheletro | Protezione degli organi vitali, come l'encefalo (scatola cranica), cuore e polmoni (gabbia toracica), e midollo spinale (canale vertebrale). |
| Funzione metabolica dello scheletro | Riserva di minerali, principalmente calcio e fosforo, e ruolo nell'omeostasi minerale dei liquidi corporei. |
| Omeostasi minerale | Mantenimento costante della concentrazione di ioni (come il calcio) nei liquidi corporei entro un range specifico. |
| Ipocalcemia | Condizione patologica caratterizzata da un abbassamento del livello di calcio nel sangue, che può causare aumento dell'eccitabilità muscolare, crampi e convulsioni. |
| Ipercalcemia | Condizione patologica caratterizzata da un innalzamento del livello di calcio nel sangue, che può portare a insufficienza renale, disfunzione cerebrale e aritmie cardiache. |
| Funzione emopoietica dello scheletro | Produzione delle cellule del sangue e della linfa da parte del midollo osseo. |
| Midollo osseo rosso | Tessuto emopoietico presente nelle cavità ossee, responsabile della produzione di elementi cellulari e corpuscolari del sangue. |
| Midollo osseo giallo | Tessuto osseo in cui il midollo rosso si è trasformato in tessuto adiposo, tipicamente nelle ossa lunghe negli adulti. |
| Scheletro assile | Parte dello scheletro che include cranio, osso ioide, colonna vertebrale, sterno e coste. |
| Scheletro appendicolare | Parte dello scheletro che include le ossa degli arti superiori e inferiori, e le cinture scapolare e pelvica. |
| Ossa lunghe | Ossa in cui il diametro longitudinale prevale sugli altri due (es. omero, femore). |
| Ossa piatte | Ossa in cui i diametri di lunghezza e larghezza prevalgono sullo spessore (es. scapola, ossa craniche). |
| Ossa brevi | Ossa in cui i tre diametri si equivalgono (es. ossa del carpo e del tarso). |
| Ossa irregolari | Ossa dalla forma complessa e non facilmente classificabile, come le vertebre e le ossa del massiccio facciale. |
| Osteoni | Unità strutturale dell'osso compatto, costituita da lamelle concentriche che circondano un canale centrale (canale di Havers) contenente vasi sanguigni. |
| Trabecole | Strutture che formano l'osso spugnoso, disposte in una rete tridimensionale che delimita spazi intertrabecolari. |
| Canali di Havers | Canali all'interno degli osteoni dell'osso compatto che contengono vasi sanguigni e nervi, garantendo l'apporto nutritivo. |
| Metafisi | Zona dell'osso lungo situata tra epifisi e diafisi, contenente la cartilagine di accrescimento durante lo sviluppo osseo. |
| Epifisi | Estremità di un osso lungo, tipicamente di forma arrotondata e ricca di osso spugnoso. |
| Diafisi | Corpo o porzione centrale di un osso lungo, caratterizzata da osso compatto e dal canale midollare. |
| Ossa sesamoidi | Piccoli ossicini che si formano all'interno di tendini o presso articolazioni, modificando l'angolo di inserzione di un tendine o proteggendo un'articolazione (es. rotula). |
| Ossa wormiane (o suturali) | Piccole ossa accessorie che possono trovarsi nelle suture del cranio. |
| Idrossiapatite | Componente inorganica della matrice ossea, un cristallo di fosfato di calcio che conferisce rigidità all'osso. |
| Radiopaco | Descrive i tessuti densi (come l'osso) che assorbono la maggior parte dei raggi X, apparendo chiari nelle immagini radiografiche. |
| Radiotrasparente | Descrive i tessuti molli che assorbono pochi raggi X, apparendo scuri nelle immagini radiografiche. |