Met della Ricerca.pdf
Summary
# Fondamenti della ricerca infermieristica e il suo ruolo professionale
La ricerca infermieristica, basata su principi scientifici rigorosi, è fondamentale per migliorare la pratica clinica e la qualità dell'assistenza [1](#page=1).
## 1. Fondamenti della ricerca infermieristica e il suo ruolo professionale
### 1.1 Definizione e principi della ricerca infermieristica
La ricerca è definita come un'indagine sistematica, rigorosa e disciplinata finalizzata a generare o perfezionare conoscenze affidabili. Nello specifico, la ricerca infermieristica è un'indagine sistematica volta a creare conoscenze affidabili con l'obiettivo di migliorare la pratica infermieristica, promuovere la salute e accrescere la qualità dell'assistenza ai pazienti. L'infermiere può partecipare alla ricerca ricoprendo due ruoli principali: quello di ricercatore, rispondendo a specifici quesiti di ricerca, o quello di fruitore della ricerca, applicando le evidenze scientifiche nella pratica clinica quotidiana. È altresì possibile ricoprire entrambi i ruoli [1](#page=1).
### 1.2 Ambito di indagine della ricerca infermieristica
La ricerca infermieristica si concentra su diverse aree chiave volte a migliorare l'assistenza e la salute della popolazione:
* Promuovere la salute, il benessere e la competenza nella cura delle persone in ogni fase della vita [1](#page=1).
* Prevenire l'insorgenza di problemi di salute [1](#page=1).
* Mitigare l'impatto negativo dei problemi di salute sulle capacità di coping, sulla produttività e sulla soddisfazione generale degli individui e delle loro famiglie [1](#page=1).
* Assicurare che i bisogni assistenziali dei gruppi più vulnerabili siano pienamente soddisfatti attraverso strategie mirate [1](#page=1).
* Progettare e sviluppare sistemi sanitari efficienti ed economicamente sostenibili per rispondere alle esigenze sanitarie della popolazione [1](#page=1).
### 1.3 Collegamento con il codice deontologico degli infermieri
Il codice deontologico professionale integra la ricerca infermieristica come elemento fondamentale dell'agire professionale:
* **Capo I Principi e valori professionali, Art. 2 – Azione:** L'infermiere orienta il proprio operato verso il benessere della persona, della famiglia e della collettività, integrando la pratica clinica, l'organizzazione, l'educazione e la ricerca nelle sue azioni [1](#page=1).
* **Capo II Responsabilità assistenziale, Art. 9 – Ricerca scientifica e sperimentazione:** L'infermiere riconosce il valore della ricerca scientifica e della sperimentazione, partecipando attivamente alla loro elaborazione, svolgimento e diffusione dei risultati in ambito clinico assistenziale, organizzativo e formativo [1](#page=1).
* **Capo II Responsabilità assistenziale, Art. 10 – Conoscenza, formazione e aggiornamento:** L'infermiere basa la propria pratica su conoscenze validate dalla comunità scientifica e si impegna nell'aggiornamento continuo attraverso lo studio, la ricerca, il pensiero critico e la riflessione sull'esperienza, garantendo così qualità e sicurezza delle cure. La pianificazione, lo svolgimento e la partecipazione ad attività formative e l'adesione al programma di Educazione Continua in Medicina sono parte integrante di questo processo [1](#page=1).
* **Capo VI Organizzazione, Art. 37 – Linee guida e buone pratiche assistenziali:** L'infermiere, data l'elevata responsabilità professionale, deve aderire alle pertinenti linee guida e buone pratiche clinico assistenziali, monitorarne l'applicazione e promuoverne l'aggiornamento continuo [1](#page=1).
### 1.4 Collegamento con il profilo professionale dell'infermiere
Il Profilo Professionale dell'Infermiere (D.M. 14 settembre 1994, n. 739) riconosce il ruolo della ricerca nella progressione della professione:
* **Art. 1 comma 4:** L'infermiere contribuisce alla formazione del personale di supporto e partecipa attivamente all'aggiornamento del proprio profilo professionale e alla ricerca [2](#page=2).
### 1.5 Partecipazione a congressi e diffusione della ricerca
I congressi, organizzati da società scientifiche nazionali e internazionali come GISE, rappresentano un'importante piattaforma per la crescita scientifica degli infermieri. Durante questi eventi, vengono condivise esperienze cliniche e di ricerca, favorendo l'implementazione delle conoscenze. I congressi facilitano il networking e la nascita di progetti di ricerca che, a loro volta, possono portare allo sviluppo di linee guida e buone pratiche assistenziali [2](#page=2).
#### 1.5.1 Call For Abstract
Le "Call For Abstract" sono inviti rivolti a professionisti esterni alla faculty per presentare progetti di ricerca, articoli scientifici o interviste durante un congresso. Solitamente aprono mesi prima dell'evento e permettono la presentazione di proposte tramite il sito web della società scientifica [2](#page=2).
> **Tip:** Ogni congresso stabilisce norme specifiche per gli abstract sottoposti, tra cui l'originalità (non pubblicati altrove), la non presentazione in altri congressi e il rispetto delle norme editoriali [2](#page=2).
Le proposte possono essere presentate oralmente o tramite e-poster. Dopo il congresso, una sessione poster permette ai presentatori di fornire ulteriori dettagli ai partecipanti interessati [2](#page=2).
#### 1.5.2 Struttura dell'abstract (IMRAD)
Il comitato scientifico valuta gli abstract in forma anonima. La struttura tipica di un abstract segue il modello IMRAD:
* **Introduzione:** Comprende una revisione della letteratura per contestualizzare l'argomento e definire l'obiettivo dello studio [2](#page=2).
* **Materiali e metodi:** Descrive le procedure utilizzate o da utilizzare per la realizzazione del progetto [2](#page=2).
* **Risultati:** Presenta i dati ottenuti dalla ricerca [2](#page=2).
* **Discussione/Conclusioni:** Evidenzia i benefici potenziali derivanti dai risultati [2](#page=2).
> **Example:** Società scientifiche come AHNA si occupano di infermieristica olistica (agopuntura, fitoterapia, musicoterapia) e IAHC si dedica all'umanizzazione delle cure, entrambe aree di ricerca per migliorare gli outcome dei pazienti con approcci non farmacologici o centrati sulla persona [2](#page=2).
#### 1.5.3 Approvazione etica e requisiti
Le call possono richiedere informazioni sull'autore, l'affiliazione e l'appartenenza a società scientifiche. Un aspetto cruciale è l'approvazione da parte del comitato etico (IRB Approval) prima della pubblicazione di un progetto di ricerca [2](#page=2).
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# Strumenti e processi per la disseminazione della ricerca
La disseminazione della ricerca si riferisce alle modalità con cui i risultati scientifici vengono comunicati alla comunità accademica e al pubblico, trasformando le scoperte in conoscenza condivisa e applicabile. Questo processo include la partecipazione a congressi, la creazione di poster scientifici e la stesura di articoli su riviste specializzate [3](#page=3).
### 2.1 Partecipazione a congressi scientifici
I congressi rappresentano un'importante piattaforma per la condivisione di esperienze, la presentazione di progetti di ricerca e la costruzione di reti professionali. Società scientifiche, come GISE per la cardiologia interventistica o SISI per le scienze infermieristiche, organizzano eventi che favoriscono la crescita scientifica dei professionisti sanitari [2](#page=2) [3](#page=3).
#### 2.1.1 Call for abstract
Una "Call for Abstract" è un invito rivolto a ricercatori e professionisti per presentare i propri progetti, articoli scientifici o interviste durante un congresso. Le proposte vengono generalmente aperte con largo anticipo rispetto all'evento e devono rispettare specifiche linee guida, come l'originalità (non pubblicati altrove) e la conformità alle norme per gli autori [2](#page=2).
> **Tip:** La call for abstract si apre solitamente almeno otto mesi prima dell'inizio di un congresso importante [2](#page=2).
#### 2.1.2 Struttura dell'abstract
Il comitato scientifico valuta gli abstract in forma anonima. La struttura tipica di un abstract segue il modello IMRAD (Introduzione, Materiali e Metodi, Risultati, Discussione/Conclusioni) [2](#page=2):
* **Introduzione:** Breve revisione della letteratura per contestualizzare l'argomento e definire l'obiettivo dello studio [2](#page=2).
* **Materiali e Metodi:** Descrizione della metodologia impiegata nella realizzazione del progetto [2](#page=2).
* **Risultati:** Presentazione dei dati raccolti [2](#page=2).
* **Discussione/Conclusioni:** Interpretazione dei risultati e identificazione dei benefici potenziali [2](#page=2).
#### 2.1.3 Formati di presentazione
I progetti possono essere presentati oralmente o tramite e-poster (digitali, a differenza dei poster cartacei). Dopo la presentazione, è comune la sessione poster, durante la quale gli autori forniscono ulteriori dettagli ai partecipanti interessati [2](#page=2).
#### 2.1.4 Requisiti per gli autori
Le norme per gli autori possono variare tra i congressi e includere la richiesta di informazioni anagrafiche, affiliazioni accademiche o istituzionali, e stato di appartenenza alla società scientifica. L'approvazione da parte di un comitato etico (IRB Approval) è spesso richiesta per poter procedere con la pubblicazione [2](#page=2).
### 2.2 Realizzazione di poster scientifici
La creazione di un poster scientifico è un modo efficace per visualizzare e comunicare i risultati di una ricerca. La sua struttura generalmente include [3](#page=3):
1. **Titolo:** Chiaro ed esplicativo del contenuto.
2. **Introduzione o background:** Contesto della ricerca, stato dell'arte e l'originalità del contributo. Include l'obiettivo dello studio.
3. **Materiali e Metodi:** Descrizione della metodologia seguita per ottenere i risultati.
4. **Risultati:** Presentazione dei dati principali.
5. **Tabelle/Immagini:** Elementi visivi per supportare i dati.
6. **Discussione:** Confronto dei risultati con studi preesistenti.
7. **Conclusioni:** Implicazioni e benefici dello studio.
8. **Bibliografia:** Riferimenti bibliografici essenziali.
### 2.3 Stesura di articoli scientifici
La pubblicazione su riviste scientifiche è il culmine del processo di ricerca, garantendo una diffusione ampia e duratura dei risultati [3](#page=3).
#### 2.3.1 Fasi preliminari alla pubblicazione
Le fasi per la stesura di un articolo scientifico includono [3](#page=3):
1. **Scelta del tipo di pubblicazione:** In base alla natura della ricerca (es. editoriali, case report, trial clinici, ricerche originali) [3](#page=3).
2. **Individuazione della rivista giusta:** La scelta deve basarsi sull'ambito di interesse della rivista ("aim and scope") e sulle sue linee guida. Strumenti come Jane, Journal Finder o Scimago possono aiutare in questa selezione [3](#page=3).
3. **Consultazione delle norme per gli autori:** Ogni rivista ha un proprio set di istruzioni che devono essere rigorosamente seguite [3](#page=3).
4. **Stesura del manoscritto:** Seguendo la struttura definita dalla rivista.
#### 2.3.2 Struttura tipica di un articolo scientifico
Sebbene possano esserci variazioni, una struttura comune per un articolo scientifico prevede [3](#page=3):
1. **Titolo:** Sintetico e informativo.
2. **Abstract e keywords:** Riassunto conciso dell'intero articolo e parole chiave per l'indicizzazione.
3. **IMRAD:** Introduzione, Materiali e Metodi, Risultati, Discussione.
4. **Acknowledgements:** Ringraziamenti a persone o enti che hanno contribuito alla ricerca.
5. **References:** Elenco completo delle fonti citate.
6. **Appendices:** Materiale supplementare (se necessario).
7. **Text tables:** Tabelle inserite nel corpo del testo.
8. **Figure legends:** Didascalie per le figure.
> **Tip:** È fondamentale attenersi a linee guida di reporting specifiche per ogni tipo di articolo, come quelle disponibili su Equator Network [3](#page=3).
#### 2.3.3 Il processo editoriale e la peer review
Le riviste scientifiche sono gestite da un comitato editoriale composto da esperti del settore. I ruoli chiave includono [4](#page=4):
* **Editor in chief:** Responsabile ultimo delle pubblicazioni, definisce le norme per gli autori e prende decisioni finali.
* **Junior editor:** Supporta il processo editoriale generale.
* **Associate editor:** Valuta l'adeguatezza degli articoli, individua i revisori (reviewer) e prende decisioni preliminari.
* **Assistant editor:** Assiste l'editor in chief e l'associate editor nello sviluppo e nella consegna dei manoscritti.
Il cuore della validazione scientifica è la "peer review" (revisione paritaria), un processo etico e anonimo in cui esperti indipendenti valutano la qualità metodologica e scientifica dell'articolo. Questo processo garantisce che solo materiale di elevata qualità venga pubblicato, distinguendo le riviste scientifiche da piattaforme meno rigorose come i blog. Il processo di revisione può comportare diverse iterazioni di comunicazione tra revisori e autori per chiarimenti e modifiche [4](#page=4).
> **Tip:** La revisione in cieco (anonima) assicura che sia l'autore a non conoscere il revisore, sia il revisore a non conoscere l'autore, garantendo un giudizio imparziale [4](#page=4).
#### 2.3.4 Riviste open access
Le riviste open access consentono la libera consultazione degli articoli, spesso in cambio di un contributo economico da parte degli autori per coprire i costi di pubblicazione. Questo modello facilita la diffusione del sapere e può aumentare la visibilità e le citazioni degli articoli, a beneficio della carriera del ricercatore [5](#page=5).
#### 2.3.5 Invio dell'articolo a PubMed
PubMed è un database bibliografico fondamentale per la ricerca scientifica. Per inserire un articolo su PubMed, si accede alla pagina della rivista e si seleziona l'opzione "submit an article". Verranno richiesti diversi elementi, tra cui la pagina del titolo (inviata separatamente per garantire l'anonimato durante la peer review, ma contenente dettagli come nomi, affiliazioni, conflitti di interesse e corresponding author), il manoscritto, figure, tabelle e una checklist [4](#page=4) [5](#page=5).
### 2.4 Indicatori bibliometrici
Gli indicatori bibliometrici sono strumenti utilizzati per quantificare l'impatto e la qualità della produzione scientifica, sia a livello di rivista che di singolo ricercatore [5](#page=5).
#### 2.4.1 Impact Factor (IF)
L'Impact Factor (IF) misura la frequenza con cui gli articoli di una rivista vengono citati in un determinato periodo. Viene calcolato dividendo il numero di citazioni ricevute negli ultimi due anni dagli articoli pubblicati in quell'arco temporale, per il numero totale di articoli pubblicati nei medesimi due anni. Per calcolare l'IF di un dato anno (es. 2020), si considerano le citazioni degli articoli pubblicati nel 2018 e 2019 [5](#page=5).
#### 2.4.2 h-index
L'h-index quantifica la produttività di un ricercatore e la sua rilevanza scientifica, basandosi sul numero di pubblicazioni e sul loro numero di citazioni. Un ricercatore ha un h-index di $h$ se ha pubblicato $h$ articoli che sono stati citati almeno $h$ volte ciascuno. Ad esempio, se un autore ha pubblicato venti articoli che hanno ricevuto almeno venti citazioni ciascuno, il suo h-index è 20 [5](#page=5).
#### 2.4.3 Database bibliografici
* **Scopus:** Un database che indicizza abstract e citazioni di letteratura peer-reviewed, inclusi riviste scientifiche, libri e atti di conferenze. Le riviste in Scopus sono sottoposte a revisione annuale per garantirne l'alta qualità [5](#page=5).
* **Web of Science (WoS):** Una piattaforma che offre accesso in abbonamento a diversi database, valutando la produzione scientifica dei ricercatori attraverso dati completi sulle citazioni in varie discipline [5](#page=5).
#### 2.4.4 Predatory Journals
I "Predatory Journals" sono riviste che contattano attivamente i ricercatori per pubblicare manoscritti dietro pagamento, senza però garantire un processo di revisione adeguato o la reale pubblicazione dell'articolo. La pubblicazione su queste riviste può danneggiare la reputazione accademica del ricercatore [5](#page=5).
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# Metodologie e disegni di studio nella ricerca infermieristica
La ricerca infermieristica utilizza diverse metodologie e disegni di studio per indagare fenomeni, testare interventi e migliorare la pratica clinica, con la piramide delle evidenze che aiuta a valutarne la solidità scientifica [22](#page=22).
### 3.1 La piramide delle evidenze
La piramide delle evidenze classifica gli studi in base al loro livello di affidabilità scientifica, partendo dalle fonti meno solide alla base fino a quelle più robuste al vertice. Le informazioni si dividono in base al disegno di studio utilizzato [22](#page=22).
* **Base della piramide:** Opinioni di esperti, articoli e informazioni di background sono considerate di basso livello di evidenza [22](#page=22).
* **Studi primari:** Questi studi sono condotti direttamente sulla popolazione e forniscono informazioni dirette sui pazienti. Il loro livello di evidenza è variabile e include:
* Case report: Descrizione di un singolo caso clinico [22](#page=22).
* Case series: Raccolta di più casi simili [22](#page=22).
* Studi osservazionali: Follow-up di pazienti con caratteristiche simili per osservare l'evoluzione di una condizione [22](#page=22).
* Studi clinici randomizzati: Interventi attivi controllati su campioni divisi in gruppi, con confronto tra trattamenti; questi hanno un'evidenza più alta rispetto agli altri studi primari e si posizionano a livello intermedio nella piramide [22](#page=22).
* **Studi secondari (revisioni della letteratura):** Questi studi aggregano e analizzano i risultati di più studi primari, offrendo conclusioni più affidabili [22](#page=22).
* Revisioni narrative: Letteratura generica [22](#page=22).
* Revisioni sistematiche: Riassumono qualitativamente articoli primari su uno specifico tema con trial clinici [22](#page=22).
* Overview/Umbrella reviews: Contengono al loro interno revisioni sistematiche [22](#page=22).
* Meta-analisi: Combinano i dati di più studi primari per ottenere risultati statistici [22](#page=22).
* **Vertice della piramide:** Linee guida, che sono raccomandazioni basate sulle migliori evidenze disponibili. Ogni raccomandazione è accompagnata da un livello di evidenza [23](#page=23):
* **A:** Derivante da numerosi trial clinici randomizzati o revisioni sistematiche e meta-analisi [23](#page=23).
* **C:** Basata su consenso di esperti, studi di piccole dimensioni/retrospettivi o registri [23](#page=23).
> **Tip:** I capitoli introduttivi della tesi possono utilizzare articoli di background (quesiti di background), mentre il capitolo specifico dovrebbe privilegiare articoli con elevato livello di evidenza (quesiti di foreground) [24](#page=24).
### 3.2 Lettura critica degli articoli scientifici
Per valutare la qualità di un articolo scientifico, è fondamentale prestare attenzione a:
* Titolo e disegno dello studio: Indicano la tipologia di ricerca [22](#page=22) [24](#page=24).
* Abstract: Permette una rapida valutazione dell'interesse dell'articolo [23](#page=23).
* Risultati e significatività statistica: Verificare se le conclusioni sono supportate dai dati, con un valore P basso (<0.001) che indica alta significatività [24](#page=24).
* Rilevanza per la tesi: Selezionare articoli aggiornati, preferibilmente degli ultimi 5-10 anni [23](#page=23).
### 3.3 Tipologie di disegni di studio
I disegni di studio primari si dividono in due grandi categorie: qualitativi e quantitativi [25](#page=25).
#### 3.3.1 Ricerca qualitativa
La ricerca qualitativa mira a esplorare esperienze, vissuti, percezioni, opinioni, valori e comportamenti delle persone, basandosi su parole piuttosto che su numeri. L'obiettivo è comprendere fenomeni complessi, generare teorie o descrivere esperienze soggettive [25](#page=25).
* **Esempio:** Studiare la percezione della qualità di vita da parte di pazienti diabetici attraverso interviste o focus group [25](#page=25).
* **Metodologie qualitative:**
* **Ricerca fenomenologica:** Descrive l'essenza di un'esperienza così come vissuta dai partecipanti, utilizzando tipicamente interviste in profondità. Mira a comprendere il significato attribuito dalle persone a un fenomeno. Le regole di Colaizzi guidano questo tipo di studio. Il "member checking" è una fase cruciale per validare i risultati con i partecipanti [32](#page=32) [33](#page=33).
> **Tip:** La ricerca qualitativa è particolarmente importante in infermieristica per comprendere il punto di vista del paziente e assisterlo al meglio [34](#page=34).
* **Ricerca etnografica:** Permette di ottenere un "ritratto di un popolo e della sua cultura", studiando valori, norme etiche e sociali di specifici gruppi culturali. L'osservazione partecipante è una strategia chiave, dove il ricercatore si immerge nella cultura studiata. Si divide in macroetnografia (studio di un'intera popolazione o cultura) e microetnografia (studio di un gruppo specifico, es. un reparto) [33](#page=33) [34](#page=34).
* **Grounded Theory:** Una ricerca flessibile e dinamica che mira a sviluppare teorie partendo dalle informazioni raccolte da esperti attraverso un processo iterativo di analisi e codifica [34](#page=34).
#### 3.3.2 Ricerca quantitativa
La ricerca quantitativa si concentra sulla misurazione, utilizzando dati numerici e strumenti statistici per descrivere fenomeni, individuare relazioni tra variabili e calcolare frequenze, incidenze, medie e percentuali [26](#page=26).
* **Esempio:** Determinare l'incidenza o la prevalenza del diabete in una popolazione attraverso uno studio trasversale quantitativo [26](#page=26).
* **Strumenti statistici:** Negli studi quantitativi si utilizzano medie, mediane, mode e test di significatività statistica [26](#page=26).
#### 3.3.3 Mixed-Methods Research
Esiste anche una tipologia di ricerca che unisce approcci qualitativi e quantitativi, nota come Mixed-Methods [26](#page=26).
### 3.4 Studi quantitativi: osservazionali e sperimentali
Nella ricerca quantitativa, il ricercatore può osservare un fenomeno (ricerca osservazionale) o intervenire attivamente (ricerca sperimentale/trial) [26](#page=26).
#### 3.4.1 Studi osservazionali
Negli studi osservazionali, il ricercatore raccoglie e descrive dati senza intervenire sul fenomeno. Si dividono in [27](#page=27):
* **Studi descrittivi:** Analizzano un solo gruppo senza gruppo di confronto, limitandosi a descrivere fenomeni/situazioni [27](#page=27).
* **Case report:** Descrizione di un singolo caso clinico nuovo o raro [27](#page=27).
* **Case series:** Descrizione di più casi simili [27](#page=27).
* **Studi trasversali (cross-sectional/puntuali):** Forniscono una "fotografia" di un campione in un determinato momento, descrivendo caratteristiche o condizioni. Sono studi quantitativi basati su dati come età media o percentuale di uomini e donne [27](#page=27).
* **Studi analitici:** Confrontano più gruppi per identificare relazioni tra variabili o differenze significative [28](#page=28).
* **Studi trasversali analitici:** Più gruppi vengono osservati e confrontati nello stesso momento [28](#page=28).
* **Studi caso-controllo (eziologici):** Sono retrospettivi e analizzano il passato per identificare possibili fattori di rischio di una condizione. Si selezionano un gruppo di "casi" (persone con la condizione) e un gruppo di "controlli" (persone simili senza la condizione) [28](#page=28).
* **Studi di coorte (prognostici):** Sono prospettici e seguono un gruppo di persone (coorte) nel tempo per osservare la comparsa di eventi futuri, rispondendo a domande di prognosi. Le osservazioni ripetute nel tempo sono dette "follow-up" [28](#page=28).
> **Tip:** Esistono anche studi di coorte retrospettivi, ma sono considerati più deboli a causa di limiti nei dati storici [29](#page=29).
#### 3.4.2 Studi sperimentali (Trial clinici)
Gli studi sperimentali, o trial clinici, prevedono l'introduzione attiva di un intervento per valutarne efficacia e sicurezza. Rappresentano disegni metodologicamente solidi, capaci di stabilire relazioni causa-effetto, e si collocano nella parte alta della piramide delle evidenze [29](#page=29).
* **Tipi di trial:**
* **Trial non controllato:** Non presenta un gruppo di confronto; l'intervento viene somministrato a tutto il campione. Un caso raro è il trial N=1 su un singolo paziente [30](#page=30).
* **Trial controllato:** Prevede almeno due gruppi: uno di intervento e uno di controllo (standard of care o placebo) [30](#page=30).
* **Trial controllato non randomizzato:** L'assegnazione ai gruppi non è casuale, introducendo potenziali bias [30](#page=30).
* **Trial controllato randomizzato (RCT):** L'assegnazione dei partecipanti ai gruppi è casuale, garantendo imparzialità ed essendo considerato lo standard metodologico più elevato [30](#page=30).
#### 3.4.3 Gradi di cecità nei trial
Per evitare distorsioni dovute alle aspettative, i trial RCT possono essere condotti in cieco (blinding):
* **Singolo cieco:** Il paziente non sa quale trattamento riceve [31](#page=31).
* **Doppio cieco:** Né il paziente né il ricercatore conoscono l'assegnazione dei trattamenti [31](#page=31).
* **Triplo cieco (triple dummy):** Né il paziente, né il ricercatore, né chi analizza gli outcome conoscono l'assegnazione dei soggetti [31](#page=31).
> **Tip:** I trial controllati randomizzati in triplo cieco offrono il massimo livello di neutralità. Esiste una sotto-piramide delle evidenze anche per i trial, con i trial tripli ciechi al vertice [31](#page=31).
* **Ruolo dello Study Nurse:** L'infermiere di ricerca supporta i trial clinici arruolando pazienti, raccogliendo dati e gestendo il consenso informato [31](#page=31).
* **Normativa etica:** In Italia, i pazienti non possono essere pagati né ricevere gadget; è necessaria un'assicurazione per coprire eventuali effetti indesiderati dei farmaci sperimentali [31](#page=31).
* **Endpoint:** Nei studi sperimentali, si parla di "endpoint" per riferirsi agli esiti [31](#page=31).
### 3.5 Metodi di raccolta dati
La scelta del metodo di raccolta dati dipende dal disegno di studio [35](#page=35).
* **Osservazione partecipante:** Richiede la partecipazione attiva del ricercatore nell'ambiente di studio per un periodo prolungato (mesi o un anno). È utile in gruppi chiusi o quando le variabili sono difficili da quantificare [35](#page=35).
* **Focus group:** Discussioni collettive in piccoli gruppi omogenei, moderate da un facilitatore, utili per programmi di educazione alla salute [35](#page=35).
* **Tecnica Delphi:** Interviste ad esperti condotte in più round, dove le risposte di un round influenzano le domande del successivo [35](#page=35).
* **Nominal group technique/Stewart technique:** Interviste singole ad esperti, le cui risposte vengono condivise per ricevere feedback costruttivo [35](#page=35).
* **Intervista:**
* **Strutturata:** Questionario con domande e risposte predefinite [35](#page=35).
* **Semi-strutturata:** Misto di domande aperte e chiuse, con possibilità di risposte libere [35](#page=35).
* **Non strutturata:** Lascia ampio spazio all'intervistato per esprimersi liberamente su un argomento; considerata il metodo migliore per ottenere dati reali quando fatta faccia a faccia [35](#page=35).
* **Questionario:** Utilizzato sia nella ricerca qualitativa che quantitativa, può essere strutturato, semi-strutturato o a risposta aperta. La digitalizzazione (es. Google Forms) semplifica la raccolta dati e consente ricerche su larga scala [36](#page=36).
### 3.6 Equator Network: Linee guida di reporting
L'Equator Network fornisce linee guida per il reporting dei risultati di ricerca sotto forma di articoli scientifici, garantendo che tutti gli aspetti metodologici siano adeguatamente descritti in base al disegno di studio utilizzato (es. CONSORT Statement per trial clinici, STROBE Statement per studi osservazionali, COREQ per ricerche qualitative). Queste linee guida aiutano i revisori a valutare la completezza degli articoli [35](#page=35) [36](#page=36).
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# Gestione delle fonti e redazione dell'elaborato finale
La gestione delle fonti e la redazione dell'elaborato finale costituiscono la fase cruciale in cui la ricerca bibliografica viene organizzata, utilizzata correttamente e presentata in un lavoro strutturato e scientificamente valido.
### 4.1 Ricerca bibliografica e selezione delle fonti
Una ricerca bibliografica efficace è il fondamento di qualsiasi elaborato accademico. Per garantire la qualità e l'attualità delle informazioni, è fondamentale consultare banche dati scientifiche riconosciute e prestare attenzione ai criteri di selezione delle riviste [15](#page=15) [8](#page=8).
#### 4.1.1 Banche dati scientifiche
Le principali banche dati scientifiche citate includono:
* **PubMed:** Essenziale per la ricerca biomedica e infermieristica, funge da interfaccia digitale per una vasta biblioteca biomedica. Gli articoli trovati su PubMed sono pubblicazioni scientifiche accreditate e vanno citati come fonti bibliografiche, non sitografiche [9](#page=9).
* **Cochrane Library:** Nata come registro di trial clinici, è pioniera nelle revisioni sistematiche, fornendo metodologie rigorose per la loro stesura [50](#page=50).
* **Scopus:** Un'altra banca dati scientifica rilevante per la ricerca [12](#page=12) [8](#page=8).
#### 4.1.2 Criteri di selezione delle riviste scientifiche
La scelta della rivista in cui pubblicare (o da cui attingere per la tesi) è fondamentale per la credibilità. È consigliabile consultare strumenti come Jane (Journal Finder) o Scimago per verificare l'autenticità e la reputazione della rivista. Le riviste sono spesso classificate in quartili (Q1, Q2, Q3, Q4), con Q1 e Q2 considerate quelle di maggior prestigio e impatto, ideali per la pubblicazione di ricerche rilevanti [3](#page=3) [6](#page=6).
#### 4.1.3 Tipologie di fonti
Le fonti consultabili per un elaborato possono essere di due tipi:
* **Bibliografiche:** Includono libri, articoli scientifici, riviste e linee guida [8](#page=8).
* **Sitografiche:** Comprendono pagine web, portali istituzionali e documenti scaricabili online da enti autorevoli come OMS, Ministero della Salute, ISTAT, Afnopi, regioni e università. È sconsigliato l'uso di blog, forum o siti privi di validazione scientifica [8](#page=8) [9](#page=9).
> **Tip:** Quando si cita una fonte sitografica, è **obbligatorio** indicare la data dell'ultimo accesso, poiché i contenuti web possono essere modificati o aggiornati nel tempo [10](#page=10).
### 4.2 Citazione delle fonti e stili bibliografici
Citare correttamente le fonti è un principio fondamentale di correttezza scientifica ed etica, che permette di dare credito agli autori, individuare le fonti e combattere il plagio [10](#page=10) [6](#page=6).
#### 4.2.1 L'importanza della citazione
Ogni informazione presa da altre fonti, anche se rielaborata con parole proprie, deve essere citata. È necessario indicare da dove proviene l'idea o il dato, specificando autore e anno di pubblicazione [8](#page=8).
> **Tip:** Un errore comune è tradurre e incollare parti di articoli in inglese senza revisione. I sistemi antiplagio rilevano queste pratiche. La regola è: leggere, comprendere, rielaborare e citare [8](#page=8).
#### 4.2.2 Stili di citazione comuni
Esistono diversi stili di citazione, la cui scelta dipende dalla disciplina accademica. Tra i più utilizzati a livello internazionale vi sono APA, Vancouver/AMA, Harvard, Chicago e MLA [10](#page=10).
* **Stile APA (American Psychological Association):**
* **Nel testo:** La fonte è indicata con il cognome dell'autore (o primo autore et al. per più di due autori) seguito dall'anno di pubblicazione tra parentesi tonde (Cognome, anno) [10](#page=10) [20](#page=20) [6](#page=6).
* **Nella bibliografia:** Le fonti sono elencate in ordine alfabetico per cognome dell'autore. Ogni voce include cognome e nome degli autori, anno di pubblicazione, titolo dell'articolo, nome della rivista, volume, pagine e, se disponibile, il DOI [10](#page=10) [6](#page=6) [9](#page=9).
* **Vantaggi:** Semplicità e praticità, poiché l'ordine alfabetico rimane invariato anche con l'aggiunta o rimozione di citazioni [10](#page=10) [11](#page=11).
* **Esempi di citazione nel testo:**
* Autore singolo: (Cognome, anno) [49](#page=49) [50](#page=50).
* Due autori: (Cognome1 & Cognome2, anno) [20](#page=20) [50](#page=50).
* Più di due autori: (Cognome1 et al., anno) [20](#page=20) [49](#page=49) [50](#page=50) [6](#page=6).
* Più citazioni nello stesso paragrafo: (Cognome1, anno; Cognome2 et al., anno). Le citazioni sono separate da punto e virgola e ordinate cronologicamente (dalle più vecchie alle più recenti) [20](#page=20) [50](#page=50).
* **Stile Vancouver (AMA):**
* **Nel testo:** Le fonti sono indicate da numeri progressivi, spesso in apice o tra parentesi [11](#page=11) [6](#page=6).
* **Nella bibliografia:** Le fonti sono elencate nell'ordine in cui compaiono nel testo [11](#page=11) [6](#page=6).
* **Svantaggi:** Più complesso da gestire a causa della necessità di rinumerare i riferimenti in caso di modifiche [11](#page=11).
Il corso di laurea in Infermieristica richiede l'uso esclusivo dello stile APA per la sua chiarezza e adattabilità alle tesi compilative e ai lavori di ricerca di base [10](#page=10).
#### 4.2.3 Elementi essenziali di una citazione bibliografica
Una citazione bibliografica deve sempre contenere:
* Nome dell'autore o degli autori [10](#page=10).
* Anno di pubblicazione [10](#page=10).
* Titolo del documento o dell'articolo [10](#page=10).
* Sede di pubblicazione (rivista, libro, sito istituzionale) [10](#page=10).
* Pagine di riferimento (se presenti) [10](#page=10).
* DOI (Digital Object Identifier), se disponibile, codice identificativo permanente del documento scientifico [10](#page=10) [6](#page=6).
> **Tip:** PubMed offre una funzione automatica ("Cite") per copiare citazioni già formattate secondo vari stili, incluso l'APA [9](#page=9).
#### 4.2.4 Errori comuni nella citazione
* Inserire fonti in ordine numerico senza seguire lo stile APA [9](#page=9).
* Confondere articoli scientifici (come quelli su PubMed) con link web [9](#page=9).
* Mescolare stili di citazione (es. numeri nel testo e stile APA in bibliografia) [13](#page=13).
* Utilizzare link diretti a siti web generici al posto del DOI per articoli scientifici [12](#page=12).
### 4.3 Gestione delle fonti con software gestionali
L'uso di software gestionali per la bibliografia semplifica notevolmente il processo di citazione e organizzazione delle fonti [14](#page=14).
#### 4.3.1 Zotero
Zotero è un software gratuito che aiuta a organizzare e citare automaticamente le fonti. Si integra con Microsoft Word e consente di [14](#page=14):
* Salvare articoli trovati online [14](#page=14).
* Inserirli in cartelle dedicate [14](#page=14).
* Richiamarli direttamente nel testo con lo stile APA [14](#page=14).
* Generare automaticamente la bibliografia in ordine alfabetico [14](#page=14) [20](#page=20) [21](#page=21).
* Mantenere la bibliografia aggiornata in base alle citazioni nel testo [20](#page=20) [21](#page=21).
**Funzionamento di Zotero:**
1. Creare una cartella per la tesi [21](#page=21).
2. Inserire gli articoli tramite DOI, file esportati da PubMed (formato.nbib o BibTeX), o usando l'estensione del browser [21](#page=21).
3. Nel documento Word, utilizzare il plug-in Zotero per aggiungere citazioni e generare la bibliografia [21](#page=21) [49](#page=49) [50](#page=50).
> **Tip:** Zotero riduce gli errori di formattazione e velocizza la gestione delle fonti, mantenendo tutto ordinato e consultabile [20](#page=20).
### 4.4 Struttura e criteri di qualità dell'elaborato finale
L'elaborato finale, sia esso compilativo o sperimentale, deve dimostrare rigore metodologico, qualità scientifica e pertinenza professionale [7](#page=7) [8](#page=8).
#### 4.4.1 Tipologie di elaborato finale
* **Elaborato compilativo:** Si configura come una revisione narrativa della letteratura, basata su una ricerca accurata di studi recenti e pertinenti. L'obiettivo è evidenziare gli aspetti innovativi e aggiornati della letteratura [8](#page=8).
* **Elaborato sperimentale:** Prevede lo sviluppo di un progetto di ricerca personale, la raccolta e l'elaborazione di dati, e la loro presentazione. Se destinato alla pubblicazione, deve essere approvato da un Comitato Etico [15](#page=15) [8](#page=8).
Non viene attribuito un punteggio diverso a seconda del tipo di tesi; la differenza sta nell'impegno personale [8](#page=8).
#### 4.4.2 Struttura generale dell'elaborato
Una struttura logica e coerente è fondamentale [11](#page=11):
1. **Introduzione:** Scritta per ultima, presenta sinteticamente l'argomento, gli obiettivi e la logica del lavoro [11](#page=11) [14](#page=14) [18](#page=18).
2. **Capitoli preliminari (Capitolo 1 e 2):** Servono a introdurre e inquadrare l'argomento scelto, presentando il contesto generale e gli aspetti specifici collegati [11](#page=11) [14](#page=14).
3. **Capitolo di ricerca o sperimentale (Capitolo 3):** Costituisce il cuore del lavoro, rispondendo a una domanda di ricerca precisa. Deve seguire il modello IMRAD [11](#page=11) [12](#page=12) [14](#page=14).
4. **Conclusioni:** Riassumono i risultati, le implicazioni per la pratica clinica e suggeriscono prospettive future di ricerca [12](#page=12) [14](#page=14) [18](#page=18).
> **Tip:** Le parti introduttive e teoriche devono anch'esse essere supportate da fonti scientifiche attendibili [12](#page=12).
#### 4.4.3 Il modello IMRAD
L'acronimo IMRAD descrive le quattro sezioni fondamentali di un elaborato o articolo scientifico [12](#page=12):
* **I – Introduction (Background):** Presenta ciò che si sa sull'argomento, le lacune conoscitive e l'obiettivo dello studio [12](#page=12).
* **M – Materials and Methods (Materiali e metodi):** Descrive in modo preciso come è stata condotta la ricerca (banche dati, parole chiave, criteri di inclusione/esclusione). Nelle tesi, è cruciale inserire le stringhe di ricerca utilizzate per permettere la replicabilità [12](#page=12) [49](#page=49).
* **R – Results (Risultati):** Riporta in modo sintetico e oggettivo i risultati ottenuti (es. numero di articoli selezionati, temi emergenti, grafici) [12](#page=12).
* **A – And Discussion (Discussione):** Interpreta e commenta i risultati, confrontandoli con la letteratura esistente, spiegandone i significati e le implicazioni [12](#page=12).
* **D – Discussion and Conclusions (Conclusioni):** Riassume le evidenze principali, le ricadute sulla pratica clinica e suggerisce direzioni per future ricerche [12](#page=12).
#### 4.4.4 Qualità linguistica e formale
L'elaborato deve essere scritto in un italiano corretto, chiaro e fluido, con un linguaggio tecnico appropriato e coerenza terminologica. L'uso di un modello Word fornito dall'università con impostazioni predefinite (margini, interlinea, font, numerazione, titoli) è consigliato per garantire uniformità [11](#page=11) [14](#page=14) [17](#page=17).
#### 4.4.5 Innovazione e pertinenza
* **Innovazione:** La capacità di proporre un argomento originale, evitando temi già ampiamente trattati, o di offrire una prospettiva nuova. L'innovazione può risiedere in un nuovo approccio assistenziale o nella sintesi di studi recenti [15](#page=15) [17](#page=17) [7](#page=7).
* **Pertinenza:** Il lavoro deve essere coerente con il corso di laurea, focalizzandosi sull'assistenza infermieristica e sul vissuto del paziente [7](#page=7).
* **Originalità e valore professionale:** Una tesi di valore contribuisce alla crescita della disciplina infermieristica, dimostrando il ruolo autonomo e le capacità critiche del professionista [16](#page=16).
#### 4.4.6 Gestione del tempo e metodo di lavoro
È utile procedere con un piano di lavoro progressivo, definendo il tema e la domanda di ricerca, revisionando la letteratura, stendendo i capitoli, scrivendo introduzione e conclusioni, e infine revisionando linguisticamente e formalmente il testo. Il confronto periodico con il correlatore è essenziale [17](#page=17).
#### 4.4.7 Criteri per una tesi innovativa e di qualità
Una tesi di qualità deve:
* Avere un obiettivo chiaro e definito [17](#page=17).
* Presentare un'analisi critica e non solo descrittiva [17](#page=17).
* Essere fondata su letteratura recente (preferibilmente degli ultimi cinque anni) [17](#page=17).
* Utilizzare linguaggio scientifico corretto e coerente [17](#page=17).
* Rispettare le regole formali (citazioni, bibliografia, impaginazione) [17](#page=17).
* Proporre implicazioni concrete per la pratica infermieristica [17](#page=17).
### 4.5 Ruoli e valutazione
#### 4.5.1 Ruolo del relatore e del correlatore
* **Relatore:** Docente universitario che guida nella fase iniziale (definizione tema, ricerca, indicazioni metodologiche) e interviene per la validazione finale [13](#page=13).
* **Correlatore:** Figura con ruolo operativo e continuo, segue lo studente durante la scrittura e revisione. Può essere un professionista esperto nella materia. È fondamentale che lo studente conosca le regole metodologiche per guidare autonomamente il lavoro [13](#page=13).
#### 4.5.2 Valutazione dell'elaborato finale
La prova finale si articola in due momenti:
1. **Prova abilitante:** Valuta le competenze acquisite e le conoscenze legislative/normative, con un punteggio massimo di 3,5 punti [7](#page=7).
2. **Discussione dell'elaborato finale:** La valutazione deriva dalla qualità complessiva dell'elaborato, con un punteggio massimo di 3,5 punti, basato su innovazione, pertinenza e qualità metodologica [7](#page=7).
#### 4.5.3 Controllo antiplagio
Prima della consegna, la tesi deve essere sottoposta a controllo antiplagio tramite piattaforma universitaria. Livelli elevati di similitudine possono comportare il blocco della laurea [18](#page=18).
### 4.6 Formulazione della domanda di ricerca
Ogni tesi, anche compilativa, necessita di una domanda di ricerca chiara e circoscritta. Lo schema PICO può essere utile per strutturare tale domanda [16](#page=16):
* **P (Population):** La popolazione o il gruppo di riferimento [16](#page=16).
* **I (Intervention):** L'intervento o il fenomeno da studiare [16](#page=16).
* **C (Comparison):** L'eventuale confronto (non sempre presente) [16](#page=16).
* **O (Outcome):** L'esito da osservare o migliorare [16](#page=16).
Una domanda formulata secondo PICO guida la ricerca bibliografica e dà direzione alla stesura [16](#page=16).
---
# Etica e normative nella ricerca scientifica
La ricerca scientifica è un processo rigoroso che deve aderire a principi etici fondamentali per garantire la protezione dei partecipanti, l'integrità dei dati e la validità dei risultati, con un quadro normativo in evoluzione volto a salvaguardare i diritti individuali [15](#page=15) [2](#page=2) [53](#page=53) [56](#page=56).
### 5.1 Principi etici fondamentali nella ricerca
L'etica nella ricerca scientifica si fonda sulla consapevolezza che ogni fase del processo deve essere meticolosamente pianificata e realizzata, seguendo procedure specifiche per garantire la validità e l'integrità dello studio. È fondamentale comprendere cosa è già noto sull'argomento di studio attraverso una revisione della letteratura, per evitare di replicare ricerche già esistenti a meno che non si tratti di estenderle a popolazioni diverse [53](#page=53).
La ricerca non è etica se presenta le seguenti caratteristiche:
* Prevede un beneficio già confermato in altri studi [55](#page=55).
* È mal pianificata e mal eseguita [55](#page=55).
* Presenta errori sistematici che esagerano i benefici [55](#page=55).
* Viene effettuata su un numero esiguo di pazienti [55](#page=55).
* I risultati, anche se negativi, non vengono pubblicati [55](#page=55).
* Il problema affrontato non è rilevante [55](#page=55).
Al contrario, una ricerca è considerata etica se:
* Si basa sull'idea che il nuovo trattamento abbia una ragionevole possibilità di essere efficace [56](#page=56).
* Aderisce agli standard internazionali [56](#page=56).
* Presenta un approccio scientifico valido e i requisiti necessari da parte del ricercatore [56](#page=56).
* Mostra un impegno costante verso la verità in tutte le fasi, incluso il controllo delle ipotesi e la dichiarazione dei dati [56](#page=56).
* Informa correttamente il soggetto e richiede il consenso informato [56](#page=56).
#### 5.1.1 Il processo di ricerca e le fasi etiche
Il processo di ricerca scientifica si articola in diverse fasi, con un'attenzione particolare agli aspetti etici fin dalle prime fasi di pianificazione:
* **Step 1: Identificazione dell'argomento e revisione della letteratura.** Comprendere lo stato attuale delle conoscenze, identificare le aree inesplorate e formulare domande o ipotesi di ricerca [53](#page=53).
* **Step 2: Pianificazione dello studio.** Scelta del disegno di studio appropriato, identificazione del campione, degli strumenti (questionari, scale di valutazione, interviste) e delle procedure. In questa fase, è essenziale definire anche i fondi disponibili. Una pianificazione accurata riduce i problemi durante la raccolta dati [53](#page=53) [54](#page=54).
* **Step 3: Raccolta, registrazione e organizzazione dei dati.** [54](#page=54).
* **Step 4: Analisi dei dati e interpretazione dei risultati.** [54](#page=54).
* **Step 5: Diffusione dei risultati.** Tramite tesi, congressi o articoli scientifici [54](#page=54).
In fase di pianificazione, prima dell'inizio della raccolta dati, è necessario presentare il progetto al comitato etico per ottenerne l'approvazione [54](#page=54).
#### 5.1.2 Il protocollo di ricerca
Il protocollo di ricerca è un documento dettagliato che deve permettere ad altri di replicare lo studio. Include [54](#page=54):
* Titolo dello studio [54](#page=54).
* Disegno di studio [54](#page=54).
* Durata dello studio [54](#page=54).
* Obiettivo primario e secondari [54](#page=54).
* Campione (soggetti inclusi) [54](#page=54).
* Caratteristiche della popolazione (criteri di inclusione ed esclusione, incluso il consenso) [54](#page=54).
* Metodologia di raccolta dati [54](#page=54).
* Metodologia di analisi dati [54](#page=54).
* Aspetti etici (consapevolezza della conformità alle normative) [54](#page=54).
Il protocollo contiene una sinossi, che è un riassunto per il comitato etico, distinguendosi dall'abstract di un articolo scientifico che viene scritto alla fine del progetto [54](#page=54).
### 5.2 Il ruolo del comitato etico
Il comitato etico (CE) è un organo multidisciplinare preposto alla valutazione etica dei protocolli di ricerca. Inizialmente esistevano comitati locali, ma oggi sono presenti anche CE regionali o nazionali che fanno riferimento a strutture più ampie. L'approvazione di un comitato etico è fondamentale per la pubblicazione di un progetto di ricerca, fungendo da garanzia per la divulgazione dello studio e protezione per i ricercatori. Una volta ottenuto il codice di verbale dal CE, il progetto può essere avviato [53](#page=53) [55](#page=55).
#### 5.2.1 Approvazione del comitato etico per la pubblicazione
Se un elaborato sperimentale prevede la raccolta di dati da persone (questionari, interviste) e si intende pubblicarlo, la presentazione del progetto al Comitato Etico è obbligatoria. Nessuna rivista scientifica accetterà la pubblicazione senza tale approvazione. Se l'elaborato è destinato esclusivamente alla discussione di laurea, non è necessario passare dal CE, in quanto la ricerca è svolta a fini formativi e personali [15](#page=15).
### 5.3 Normative e documenti storici a tutela dei partecipanti
La ricerca scientifica è stata storicamente caratterizzata da episodi di grave violazione dei diritti umani, che hanno portato alla nascita di normative e documenti volti a proteggere i partecipanti [56](#page=56).
#### 5.3.1 La Costituzione Italiana
La Costituzione Italiana fornisce un quadro di riferimento per la tutela della libertà individuale e del diritto alla salute:
* **Articolo 13:** Sancisce l'inviolabilità della libertà individuale, limitabile solo per giustificato provvedimento dell'autorità giudiziaria e nei casi previsti dalla legge [56](#page=56).
* **Articolo 32:** Stabilisce che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario, se non per disposizione di legge, e che tale legge non può violare il rispetto della persona umana [56](#page=56).
#### 5.3.2 Il Codice di Norimberga .
Nato a seguito del processo contro medici tedeschi per esperimenti condotti su prigionieri dei campi di concentramento senza consenso, il Codice di Norimberga è stato il primo documento internazionale a sostenere la partecipazione volontaria e il consenso informato nella ricerca. I suoi punti chiave includono [56](#page=56):
* Necessità del consenso volontario del soggetto umano [57](#page=57).
* Lo studio deve produrre risultati utili per la società e non essere casuale [57](#page=57).
* La ricerca deve basarsi su studi preliminari o conoscenze sulla storia naturale della malattia [57](#page=57).
* In caso di danni prevedibili, lo studio deve essere sospeso [57](#page=57).
#### 5.3.3 La Dichiarazione di Helsinki .
Stabilita dalla World Medical Association, la Dichiarazione di Helsinki fornisce principi etici per la ricerca biomedica che coinvolge soggetti umani. È stata rivista più volte e costituisce la base delle Buone Pratiche Cliniche (GCP) attuali. Le questioni affrontate includono [57](#page=57):
* La ricerca umana deve basarsi su sperimentazioni di laboratorio e animali [57](#page=57).
* I protocolli devono essere riesaminati da un comitato indipendente prima dell'inizio [57](#page=57).
* Il consenso informato dei partecipanti è necessario [57](#page=57).
* La ricerca deve essere condotta da personale qualificato [57](#page=57).
* I rischi non devono superare i benefici [57](#page=57).
* L'importanza dell'obiettivo deve essere proporzionata al rischio per il soggetto (rapporto beneficio-rischio) [57](#page=57).
* Valutazione anticipata dei rischi prevedibili rispetto ai vantaggi [57](#page=57).
* Mantenimento dell'esattezza dei risultati nella pubblicazione [57](#page=57).
* Adeguata informazione al soggetto sugli scopi, metodi, benefici e rischi [57](#page=57).
#### 5.3.4 La Convenzione di Oviedo .
Ratificata dall'Italia con la legge n. 145 del 2001, la Convenzione di Oviedo dedica al Consenso il Capitolo II (articoli da 5 a 9), stabilendo che un intervento sanitario può essere effettuato solo dopo il consenso libero e informato della persona interessata, che riceve un'adeguata informazione e può ritirare il consenso in qualsiasi momento [58](#page=58).
#### 5.3.5 Buone Pratiche Cliniche (GCP)
Le GCP sono principi etici e scientifici internazionali per la progettazione, conduzione, registrazione e rendicontazione degli studi clinici che coinvolgono partecipanti umani. I punti fondamentali includono [58](#page=58):
1. Conformità ai principi etici derivanti dalla Dichiarazione di Helsinki e alle normative applicabili [58](#page=58).
2. Valutazione di rischi e benefici prevedibili prima dell'inizio dello studio, e continuazione solo se i benefici giustificano i rischi [58](#page=58).
3. Prevalenza dei diritti, della sicurezza e del benessere dei soggetti sugli interessi della scienza e della società [58](#page=58).
4. Adeguatezza delle informazioni disponibili per supportare lo studio [58](#page=58).
5. Gli studi devono essere scientificamente validi e descritti in un protocollo chiaro e dettagliato [58](#page=58).
6. Conduzione dello studio in conformità al protocollo approvato da un comitato etico o IRB [58](#page=58).
7. Le cure mediche e le decisioni devono essere sotto la responsabilità di un medico qualificato [58](#page=58).
8. Il personale coinvolto deve possedere istruzione, preparazione ed esperienza adeguate [58](#page=58).
9. Il consenso informato deve essere ottenuto liberamente da ciascun soggetto prima della partecipazione [58](#page=58).
10. Ogni informazione relativa allo studio deve essere registrata, trattata e conservata in modo da consentire un resoconto accurato [58](#page=58).
11. Garanzia della riservatezza dei documenti identificativi dei soggetti [59](#page=59).
12. I prodotti in sperimentazione devono essere preparati, gestiti e conservati nel rispetto delle Norme di Buona Fabbricazione (GMP) e impiegati secondo il protocollo approvato [59](#page=59).
13. Attuazione di sistemi per garantire la qualità di ogni aspetto dello studio [59](#page=59).
#### 5.3.6 Principi etici del Consiglio Europeo .
Questi principi si basano su:
* **Benevolenza:** valutazione dei benefici potenziali e protezione dai danni [59](#page=59).
* **Non malevolenza:** astensione dal peggiorare la situazione dell'utente [59](#page=59).
* **Rispetto, dignità e autonomia:** diritto all'autodeterminazione, richiesta di consenso e informazione [59](#page=59).
* **Giustizia:** trattamento imparziale e riservatezza [59](#page=59).
#### 5.3.7 Direttive ANA (American Nurses' Association)
Le direttive ANA mirano alla tutela dei diritti umani nella ricerca infermieristica:
* **Autodeterminazione:** diritto di essere informati e di non partecipare; l'infermiere deve conoscere i rischi e come prevenirli [59](#page=59).
* **Esenzione da rischi o danni:** stima preventiva dei potenziali rischi ed esiti; particolare attenzione ai soggetti vulnerabili (studenti, pazienti, carcerati, minorati mentali, bambini, anziani, poveri) [59](#page=59).
* **Scopo dell'utilizzo:** l'uso di soggetti con limitazioni della libertà civile è giustificato solo se la ricerca è utile per loro o per soggetti in condizioni simili [59](#page=59).
* **Sviluppo del sapere:** obbligo degli infermieri di sostenere lo sviluppo delle conoscenze scientifiche e della pratica infermieristica [59](#page=59).
* **Consenso informato:** protezione del diritto all'autodeterminazione tramite consenso informato del soggetto o del suo tutore [59](#page=59).
* **Partecipazione alle commissioni:** obbligo di sostenere l'inclusione di infermieri nei comitati istituzionali per la revisione degli studi [59](#page=59).
#### 5.3.8 Leggi sulla privacy
* **Codice in materia di protezione dei dati personali (D.lgs. 30 giugno 2003 n. 196).** [60](#page=60).
* **Regolamento generale europeo sulla protezione dei dati (GDPR):** Legge severa sulla privacy che impone obblighi alle organizzazioni che prendono di mira o raccolgono dati relativi a persone nell'UE, in vigore dal 25 maggio 2018 [60](#page=60).
### 5.4 Consenso informato
Il consenso informato è un atto fondamentale che sancisce l'autorizzazione di un paziente a ricevere un trattamento sanitario, medico o infermieristico, previa adeguata informazione da parte del professionista sanitario. Costituisce la base legale dell'attività sanitaria; in sua assenza, l'attività può configurarsi come reato. Lo scopo è promuovere l'autonomia e la libertà di scelta dell'individuo nelle decisioni mediche. Per legge, il consenso informato deve essere allegato alla prestazione. L'articolo 32 della Costituzione Italiana, in linea con l'articolo 13, sancisce che nessuno può essere obbligato a un trattamento sanitario se non per legge, garantendo l'inviolabilità della libertà personale [57](#page=57).
> **Tip:** Negli studi qualitativi basati su interviste in profondità, sono sufficienti circa 10 partecipanti, purché ogni intervista duri almeno 45 minuti per garantire la raccolta di dati dettagliati [15](#page=15).
> **Tip:** Le indagini con campioni di 50 o 60 persone sono statisticamente deboli; un campione rappresentativo per fenomeni ampi dovrebbe includere almeno 200-300 soggetti [15](#page=15).
### 5.5 Etica e ricerca nei trial clinici
Nei trial clinici, alcuni aspetti etici e metodologici sono particolarmente rilevanti:
* **Randomizzazione:** Tecnica che si contrappone all'istinto del clinico di offrire il miglior trattamento possibile, ma che produce risultati più oggettivi rispetto ad alternative che possono portare a conclusioni troppo ottimistiche o influenzate [60](#page=60).
* **Condizione di cecità:** Per evitare influenze esterne, si prediligono studi in doppio cieco [60](#page=60).
* **Uso di placebo:** Serve a isolare l'efficacia del farmaco da altri fattori, ma non è eticamente appropriato se esiste già una terapia standard di provata efficacia [60](#page=60).
* **Informazione dell'utente e consenso informato:** Elementi imprescindibili in ogni trial clinico [60](#page=60).
### 5.6 Aspetti metodologici e di pubblicazione
La struttura di un elaborato finale per la laurea, che culmina in una discussione di circa cinque minuti supportata da slide, richiede rigore metodologico e scientifico. La qualità metodologica, l'innovazione e la pertinenza con il corso di laurea sono elementi chiave di valutazione. Ogni affermazione deve basarsi su evidenze e fonti attendibili, con PubMed come strumento principale [7](#page=7).
La presentazione di progetti a congressi, tramite "Call For Abstract", richiede che il riassunto (abstract) segua la struttura IMRAD: introduzione (revisione letteratura e obiettivo), materiali e metodi, risultati e discussione/conclusioni. Gli abstract devono essere originali e non presentati altrove, seguendo norme specifiche per gli autori. I progetti possono essere presentati oralmente o tramite e-poster [2](#page=2).
---
**Glossario:**
* **Abstract:** Riassunto di un articolo scientifico, scritto alla fine del progetto [54](#page=54).
* **Comitato Etico (CE):** Organo preposto alla valutazione etica dei protocolli di ricerca [55](#page=55).
* **Consenso Informato:** Autorizzazione libera e informata del paziente a ricevere un trattamento sanitario, basata su un'adeguata informazione [57](#page=57).
* **GCP (Good Clinical Practice):** Principi etici e scientifici internazionali per la conduzione degli studi clinici [58](#page=58).
* **IMRAD:** Acronimo per Introduzione, Materiali e Metodi, Risultati e Discussione, struttura tipica di abstract e articoli scientifici [2](#page=2).
* **IRB (Institutional Review Board):** Organo di revisione istituzionale, equivalente al comitato etico [58](#page=58).
* **Protocollo di Ricerca:** Documento dettagliato che descrive il piano di uno studio scientifico [54](#page=54).
* **Randomizzazione:** Tecnica di assegnazione casuale dei partecipanti a gruppi di studio [60](#page=60).
* **Sinossi:** Riassunto del protocollo di studio, presentato al comitato etico [54](#page=54).
---
## Errori comuni da evitare
- Rivedete tutti gli argomenti accuratamente prima degli esami
- Prestate attenzione alle formule e definizioni chiave
- Praticate con gli esempi forniti in ogni sezione
- Non memorizzate senza comprendere i concetti sottostanti
Glossary
| Term | Definition |
|------|------------|
| Termine | Definizione |
| Ricerca Infermieristica | Indagine sistematica volta a generare conoscenze affidabili con l'obiettivo di migliorare la pratica infermieristica, promuovere la salute e accrescere la qualità dell'assistenza fornita ai pazienti. |
| Evidence-Based Practice (EBP) | Approccio alla pratica clinica che si basa sull'integrazione dell'esperienza clinica del professionista, delle preferenze del paziente e delle migliori evidenze scientifiche disponibili per guidare le decisioni assistenziali. |
| Esperienza del Professionista (Expertise) | Le conoscenze, le abilità e il giudizio clinico accumulati da un infermiere attraverso la formazione, l'educazione continua e la pratica clinica, che contribuiscono a decisioni assistenziali efficaci. |
| Preferenze del Paziente | I valori, le esigenze, le aspettative e le scelte individuali dei pazienti che devono essere considerate e integrate nel processo decisionale clinico per garantire un'assistenza personalizzata e rispettosa. |
| Evidenze Scientifiche | Risultati di ricerche e studi condotti con metodologia rigorosa e validati dalla comunità scientifica, utilizzati per informare e guidare le pratiche cliniche e le decisioni assistenziali. |
| Codice Deontologico | Documento che definisce i principi etici e i valori professionali che guidano l'agire degli infermieri, includendo la responsabilità verso il paziente, la collettività, la ricerca e l'aggiornamento continuo. |
| Profilo Professionale | Descrizione normativa delle competenze, delle responsabilità e degli ambiti di attività dell'infermiere, delineata da decreti legislativi e che include il contributo alla ricerca e all'aggiornamento. |
| Ricercatore | Professionista infermiere che sviluppa e conduce indagini sistematiche per rispondere a specifiche domande di ricerca, contribuendo all'avanzamento delle conoscenze infermieristiche. |
| Fruitore della Ricerca | Infermiere che applica attivamente le evidenze scientifiche scaturite dalla ricerca nella propria pratica clinica quotidiana per migliorare la qualità dell'assistenza e la sicurezza del paziente. |
| Linee Guida e Buone Pratiche Assistenziali | Raccomandazioni basate sulle migliori evidenze scientifiche e sull'esperienza clinica consolidata, volte a standardizzare e ottimizzare gli interventi assistenziali, garantendo un'elevata qualità e sicurezza. |
| Call For Abstract | Richiesta rivolta alla comunità scientifica per la presentazione di riassunti (abstract) di progetti di ricerca, studi o esperienze significative, al fine di selezionare contributi per congressi e convegni. |
| Abstract | Breve riassunto di un progetto di ricerca, articolo scientifico o intervista, strutturato tipicamente in introduzione, materiali e metodi, risultati e discussione/conclusioni (IMRAD), presentato per la valutazione e l'eventuale accettazione a eventi scientifici. |
| IMRAD | Acronimo che indica la struttura standard di un abstract scientifico: Introduzione (Introduction), Materiali e Metodi (Materials and Methods), Risultati (Results) e Discussione/Conclusioni (Discussion/Conclusion). |
| IRB Approval | Approvazione rilasciata da un Comitato Etico (Institutional Review Board) per autorizzare la conduzione di un progetto di ricerca, garantendo che esso rispetti i principi etici e la protezione dei partecipanti. |
| Congresso scientifico | Evento organizzato da società scientifiche dove ricercatori e professionisti sanitari si incontrano per condividere esperienze, risultati di ricerca e discutere argomenti di interesse, favorendo la creazione di reti e lo sviluppo di nuove linee guida o buone pratiche. |
| E-poster | Modalità di presentazione di un progetto di ricerca durante un congresso scientifico, consistente in un poster digitale che può essere esposto ed eventualmente discusso dai presentatori. |
| Poster session | Momento dedicato all'interno di un congresso in cui i presentatori si posizionano accanto ai propri poster per fornire informazioni e rispondere alle domande dei partecipanti interessati. |
| Comitato scientifico | Gruppo di esperti che valuta e seleziona gli abstract e i manoscritti sottoposti per la presentazione a un congresso o la pubblicazione su una rivista scientifica, garantendo la qualità e la pertinenza del contenuto. |
| IRB Approval (Approvazione Comitato Etico) | Autorizzazione formale rilasciata da un comitato etico per procedere con un progetto di ricerca, necessaria per garantirne la conformità alle normative etiche prima della sua pubblicazione o disseminazione. |
| Prodotti della ricerca | Risultati concreti ottenuti da un'attività di ricerca, che possono essere disseminati attraverso diverse modalità come comunicazioni a congressi, poster scientifici e pubblicazioni su riviste. |
| Articolo scientifico | Documento formale che presenta i risultati di una ricerca originale, una revisione della letteratura, un caso clinico o altre forme di studio, destinato alla pubblicazione su una rivista scientifica dopo un processo di revisione. |
| Norme per gli autori | Istruzioni e requisiti specifici forniti da una rivista scientifica o un congresso riguardanti la struttura, il formato, lo stile e il contenuto dei manoscritti o degli abstract da sottoporre per la pubblicazione o presentazione. |
| Rivista scientifica | Pubblicazione periodica specializzata che ospita articoli scientifici revisionati da esperti nel campo, contribuendo alla diffusione e all'avanzamento della conoscenza in una specifica disciplina. |
| Aim and scope | Sezione di una rivista scientifica che descrive gli obiettivi generali e gli argomenti specifici che la rivista intende trattare, utile per gli autori per valutare la pertinenza del proprio lavoro. |
| Paper | Articolo scientifico pubblicato all'interno di una rivista scientifica. |
| PubMed | Motore di ricerca e database biomedico che indicizza e rende accessibili numerosi articoli scientifici pubblicati in riviste scientifiche. |
| Comitato editoriale | Gruppo di ricercatori e accademici che supervisiona il processo di pubblicazione di una rivista scientifica, lavorando a stretto contatto con gli autori e i revisori. |
| Editor in chief | Figura apicale di una rivista scientifica, responsabile della gestione complessiva delle pubblicazioni, della determinazione delle norme per gli autori e della decisione finale sull'accettazione degli articoli. |
| Peer review (Revisione paritaria) | Processo di valutazione critica di un manoscritto scientifico da parte di esperti indipendenti dello stesso campo di ricerca, volto a garantirne la qualità, la validità metodologica e l'originalità prima della pubblicazione. |
| Rivista open access | Tipologia di rivista scientifica che rende gli articoli liberamente accessibili al pubblico, spesso richiedendo agli autori il pagamento di una quota per coprire i costi di pubblicazione. |
| Indicatori bibliometrici | Strumenti utilizzati per misurare l'impatto e la visibilità della produzione scientifica, sia a livello di riviste che di singoli ricercatori, basati su conteggi di citazioni e pubblicazioni. |
| Impact factor (IF) | Indicatore bibliometrico che misura la frequenza con cui gli articoli di una rivista scientifica sono stati citati in un dato periodo, riflettendo la sua influenza e importanza nella comunità scientifica. |
| h-index | Indicatore bibliometrico che quantifica sia la produttività di un ricercatore (numero di pubblicazioni) sia l'impatto delle sue citazioni, basandosi sul numero di articoli citati almeno un certo numero di volte. |
| Scopus | Ampio database bibliografico di abstract e citazioni di letteratura scientifica sottoposta a peer review, che include riviste, libri e atti di conferenze. |
| Web of Science (WoS) | Piattaforma di ricerca che fornisce accesso a diversi database, permettendo di valutare la produzione scientifica attraverso dati completi sulle citazioni in varie discipline accademiche. |
| Predatory journal (Rivista predatoria) | Pubblicazione scientifica ingannevole che solicita attivamente ai ricercatori di inviare manoscritti, promettendo la pubblicazione in cambio di un compenso, ma spesso senza un reale processo di peer review e con bassa qualità scientifica. |
| Piramide delle Evidenze | Strumento concettuale che organizza i diversi tipi di studi scientifici in base alla loro solidità metodologica e all'affidabilità delle loro conclusioni, con le revisioni sistematiche e le meta-analisi al vertice e le opinioni degli esperti alla base. |
| Ricerca Qualitativa | Approccio di ricerca che mira a esplorare le esperienze, le percezioni, i vissuti e i comportamenti delle persone, basandosi su dati non numerici (come parole e narrazioni) per comprendere fenomeni complessi e soggettivi. |
| Ricerca Quantitativa | Approccio di ricerca che si focalizza sulla misurazione di fenomeni attraverso dati numerici e l'uso di strumenti statistici per descrivere, relazionare e testare ipotesi. |
| Studi Osservazionali | Tipo di ricerca in cui il ricercatore osserva e descrive fenomeni o raccoglie dati senza intervenire attivamente sul campione studiato, distinguendosi in studi descrittivi e analitici. |
| Studi Sperimentali (Trial Clinici) | Tipo di ricerca in cui il ricercatore introduce attivamente un intervento (come un farmaco o una procedura) per valutarne l'efficacia o la sicurezza, con l'obiettivo di stabilire relazioni di causa-effetto. |
| Case Report | Descrizione dettagliata di un singolo caso clinico, spesso utilizzato per documentare una patologia rara, un trattamento innovativo o un evento avverso inusuale. |
| Case Series | Raccolta e descrizione di più casi clinici simili, che consente di osservare pattern o tendenze in un gruppo di pazienti con caratteristiche comuni. |
| Studio Trasversale (Cross-sectional) | Disegno di studio che raccoglie dati da un campione di popolazione in un unico momento temporale, fornendo una "fotografia" di una condizione o caratteristica in quel preciso istante. |
| Studio Caso-Controllo | Disegno di studio retrospettivo che confronta persone con una determinata condizione (casi) con persone senza quella condizione (controlli), per identificare possibili fattori di rischio passati. |
| Studio di Coorte | Disegno di studio prospettico che segue un gruppo di individui (coorte) con caratteristiche comuni nel tempo, per osservare lo sviluppo di eventi futuri o l'evoluzione di una malattia. |
| Trial Clinico Randomizzato (RCT) | Studio sperimentale in cui i partecipanti vengono assegnati casualmente a gruppi di intervento o controllo, considerato lo standard d'oro per la valutazione dell'efficacia di trattamenti. |
| Ricerca Fenomenologica | Tipo di ricerca qualitativa che si propone di descrivere l'essenza dell'esperienza vissuta dai partecipanti riguardo a un fenomeno, attraverso metodi come le interviste in profondità. |
| Ricerca Etnografica | Approccio di ricerca qualitativa che studia la cultura, i valori, le norme e i comportamenti di un gruppo specifico attraverso un'immersione diretta nel contesto sociale del gruppo stesso. |
| Significatività Statistica | Concetto che indica la probabilità che un risultato osservato in uno studio sia dovuto al caso piuttosto che all'effetto reale di un intervento o di una variabile. Un valore di P basso (es. P < 0.001) suggerisce alta significatività statistica. |
| Revisione Sistematica | Metodo di ricerca secondaria che sintetizza e analizza in modo rigoroso e predefinito i risultati di studi primari esistenti su una specifica domanda di ricerca, per fornire una conclusione basata sull'evidenza. |
| Meta-Analisi | Tecnica statistica utilizzata all'interno delle revisioni sistematiche per combinare quantitativamente i dati di più studi primari, ottenendo un risultato aggregato più robusto e preciso. |
| Letteratura Secondaria | Tipologia di fonti che riassumono e analizzano studi primari, come le revisioni sistematiche, le meta-analisi e le overview, fornendo un livello di evidenza generalmente più elevato. |
| Background Question | Domande generali che un professionista poco esperto si pone su un argomento, utili per trovare informazioni preliminari e contestuali, specialmente in aree poco conosciute o di recente scoperta. |
| Foreground Question | Domande specifiche che un professionista esperto si pone per approfondire una tematica, cercando le migliori evidenze disponibili su quell'argomento specifico per supportare decisioni cliniche o di ricerca. |
| Gradi di Cecità (Blinding) | Procedure utilizzate nei trial clinici per prevenire bias, in cui i partecipanti, i ricercatori o entrambi non conoscono l'assegnazione dei trattamenti, garantendo maggiore neutralità nei risultati. |
| Endpoint | Misura o evento che viene valutato in uno studio sperimentale per determinare l'effetto di un intervento. Negli studi osservazionali si parla più comunemente di "outcome". |
| Banca Dati Scientifica | Una raccolta organizzata di informazioni bibliografiche e/o di testi completi di pubblicazioni scientifiche, accessibile tramite piattaforme digitali per facilitare la ricerca di letteratura pertinente a uno specifico argomento. Esempi includono PubMed, Scopus e Cochrane Library. |
| Bibliografia | L'elenco completo di tutte le fonti (libri, articoli, siti web, ecc.) utilizzate e citate all'interno di un elaborato o di un articolo scientifico, generalmente ordinato alfabeticamente per autore. |
| Citazione | Un riferimento puntuale a una fonte utilizzata nel testo, che serve a dare credito all'autore originale, a supportare un'affermazione o a indirizzare il lettore verso ulteriori approfondimenti. |
| Comitato Etico | Un organo preposto alla valutazione e all'approvazione dei protocolli di ricerca che coinvolgono esseri umani, al fine di garantirne la conformità ai principi etici e la tutela dei partecipanti. La sua approvazione è spesso necessaria per la pubblicazione dei risultati. |
| Correlatore | Una figura che affianca lo studente nel processo di elaborazione della tesi, fornendo supporto continuo nella scrittura, revisione e gestione della ricerca. Può essere un professionista esperto del settore o un collega qualificato. |
| DOI (Digital Object Identifier) | Un codice identificativo univoco e permanente assegnato a un documento scientifico, solitamente un articolo di rivista, che ne consente l'identificazione e l'accesso online in modo stabile, indipendentemente da eventuali modifiche di indirizzo web o formato. |
| Elaborato Finale | Il prodotto conclusivo di un percorso di studi universitari, che può assumere la forma di tesi compilativa o sperimentale, rappresentando una sintesi del sapere acquisito e delle capacità di ricerca e analisi dello studente. |
| Equator Network | Un sito web che raccoglie e diffonde linee guida internazionali per il reporting della ricerca scientifica (es. CONSORT, PRISMA), al fine di migliorare la trasparenza e la completezza degli articoli pubblicati. |
| Innovazione (nella tesi) | La capacità di proporre un argomento originale, di offrire una prospettiva inedita su temi già trattati, o di presentare contributi che apportino un reale avanzamento nella conoscenza o nella pratica della disciplina. |
| Linee Guida | Documenti che forniscono raccomandazioni basate sull'evidenza scientifica per la gestione clinica di specifiche condizioni o per la conduzione di determinate procedure, con l'obiettivo di migliorare la qualità e la sicurezza dell'assistenza. |
| Modello PICO | Uno schema utilizzato per formulare domande di ricerca clinica in modo strutturato: P (Population/Paziente), I (Intervention/Intervento), C (Comparison/Confronto), O (Outcome/Esito). Aiuta a definire l'ambito dello studio e a guidare la ricerca bibliografica. |
| Qualità Metodologica | Si riferisce alla chiarezza, coerenza, correttezza e rigore scientifico con cui è stata condotta la ricerca o la revisione della letteratura, nonché alla sua presentazione nell'elaborato finale. |
| Relatore | Il docente universitario che guida lo studente nella fase iniziale di impostazione della tesi, aiutando a definire il tema, orientare la ricerca e fornire indicazioni metodologiche e bibliografiche preliminari. |
| Revisione della Letteratura | Un processo sistematico di identificazione, analisi e sintesi di studi pubblicati su un determinato argomento, volto a fornire un quadro completo e aggiornato delle conoscenze esistenti. Può essere narrativa o sistematica. |
| Sitografia | L'elenco dei siti web e delle risorse online consultate per la stesura di un elaborato o di un articolo, che include informazioni come l'autore/ente, il titolo della pagina, il link completo e la data di ultimo accesso. |
| Stile APA (American Psychological Association) | Uno stile di citazione bibliografica molto diffuso, che utilizza un sistema autore-data nel testo (es. Cognome, anno) e richiede un elenco bibliografico ordinato alfabeticamente per autore alla fine del lavoro. |
| Stile Vancouver | Uno stile di citazione bibliografica basato su numeri progressivi nel testo, che rimandano a un elenco di riferimenti ordinato secondo l'ordine di comparizione nel documento. È spesso utilizzato in ambito biomedico. |
| Tesi Compilativa | Un elaborato finale che consiste in una revisione critica e approfondita della letteratura scientifica esistente su un dato argomento, senza prevedere la raccolta o l'analisi di dati originali da parte dello studente. |
| Tesi Sperimentale | Un elaborato finale che include la progettazione, la conduzione e l'analisi di un progetto di ricerca personale, con la raccolta e l'elaborazione di dati originali. |
| Zotero | Un software gratuito di gestione bibliografica che aiuta gli utenti a raccogliere, organizzare, citare e condividere fonti di ricerca. Si integra con programmi di scrittura come Word per facilitare l'inserimento automatico di citazioni e la generazione della bibliografia. |
| Consenso informato | È una forma di autorizzazione del paziente a ricevere un trattamento sanitario, medico o infermieristico, previa adeguata informazione sul caso da parte del professionista sanitario proponente. Costituisce il fondamento della liceità dell'attività sanitaria e promuove l'autonomia decisionale dell'individuo. |
| Comitato etico (CE) | Un organo collegiale composto da professionisti e membri della società, deputato a valutare e approvare i protocolli di ricerca scientifica per garantirne la conformità ai principi etici e alle normative vigenti, proteggendo i diritti e il benessere dei partecipanti. |
| Codice di Norimberga | Primo documento internazionale (1948) nato in seguito al processo contro medici nazisti, che stabilisce il principio del consenso volontario del soggetto umano come assolutamente essenziale per la partecipazione alla sperimentazione, e che i benefici della ricerca devono superare i rischi. |
| Dichiarazione di Helsinki | Raccomandazioni stabilite dalla World Medical Association (1964) che guidano i medici nella ricerca biomedica con soggetti umani, definendo principi etici fondamentali per la ricerca internazionale, inclusa la necessità di revisione da parte di un comitato indipendente e il consenso informato. |
| Buone Pratiche Cliniche (GCP - Good Clinical Practice) | Standard internazionali per la progettazione, conduzione, registrazione e rendicontazione degli studi clinici che coinvolgono esseri umani, garantendo che i diritti, la sicurezza e il benessere dei soggetti prevalgano sugli interessi della scienza e della società. |
| Protocollo di ricerca | Documento dettagliato che contiene tutte le informazioni necessarie per poter replicare uno studio scientifico, includendo titolo, disegno di studio, durata, obiettivi, campione, criteri di inclusione/esclusione, metodi di raccolta e analisi dati, e aspetti etici. |
| Abstract (o Sinossi) | Breve riassunto di un progetto di ricerca o di un articolo scientifico. La sinossi si riferisce al riassunto del protocollo di studio presentato al comitato etico, mentre l'abstract si scrive alla fine, riassumendo l'intero progetto completato. |
| Randomizzazione | Tecnica utilizzata nei trial clinici che assegna casualmente i partecipanti ai gruppi di trattamento o di controllo. Sebbene possa opporsi all'idea di offrire a ogni individuo il miglior trattamento possibile, è considerata necessaria per evitare risultati influenzati. |
| Condizione di cecità (Studio cieco) | Metodo in cui i partecipanti (studio in cieco singolo) o sia i partecipanti che i ricercatori (studio in doppio cieco) non sono a conoscenza di quale trattamento viene somministrato. Questo aiuta a prevenire bias e influenza sull'esito dello studio. |
| Uso di placebo | Sostanza inerte o trattamento inefficace somministrato a un gruppo di controllo in uno studio clinico per confrontare l'efficacia del farmaco attivo. Serve a isolare l'effetto del farmaco da fattori psicologici o da altri elementi non specifici del trattamento. |
| GDPR (General Data Protection Regulation) | Regolamento generale europeo sulla protezione dei dati, una legge sulla privacy e sicurezza dei dati che impone obblighi alle organizzazioni che trattano dati personali di cittadini dell'UE, entrato in vigore nel maggio 2018. |
| IRB (Institutional Review Board) / Comitato etico indipendente (IEC) | Organismo che revisiona i protocolli di ricerca per proteggere i diritti e il benessere dei partecipanti. L'approvazione dell'IRB/IEC è necessaria prima che uno studio clinico possa iniziare. |