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Summary
# La repubblica nel caos dopo Cesare
L'assassinio di Cesare aprì una fase di profondo caos e instabilità politica, caratterizzata dalla lotta per il potere tra Marco Antonio e Gaio Ottavio, e dal fallimento di un primo tentativo di compromesso tra i cesaricidi e il Senato [1](#page=1).
### 1.1 Il fallimento del primo compromesso
Dopo l'assassinio di Cesare il 15 marzo del 44 a.C., si cercò inizialmente un accordo per evitare ulteriori spargimenti di sangue. Il 17 marzo, su proposta di Cicerone, il Senato decise di concedere l'impunità ai cesaricidi, confermando i loro incarichi. Furono inoltre ratificate le leggi introdotte da Cesare, furono disposti solenni funerali di stato per lui e il suo testamento fu dichiarato legittimo. Questo compromesso implicava un riconoscimento, seppur tacito, che Cesare non era stato un tiranno [1](#page=1).
Tuttavia, questo accordo ebbe vita breve a causa delle rivelazioni contenute nel testamento di Cesare. Contrariamente alle aspettative di Marco Antonio, che si attendeva di essere l'erede materiale e politico, Cesare aveva adottato come figlio il nipote diciannovenne Gaio Ottavio, lasciandogli la maggior parte del suo patrimonio. Cesare dispose inoltre un lascito di 300 sesterzi a ciascun cittadino romano. Questa notizia innescò tumulti popolari contro gli assassini, percepiti ora come tirannicidi di un benefattore. Marco Giunio Bruto e Gaio Cassio Longino, i principali congiurati, furono costretti a fuggire in Oriente per mettersi in salvo [1](#page=1).
### 1.2 L'ascesa di Ottaviano e l'inizio del conflitto
Gaio Ottavio, rientrato a Roma dalla Macedonia dove si stava addestrando per una spedizione, assunse immediatamente il nome di Gaio Giulio Cesare Ottaviano. Presentandosi come unico e legittimo erede di Cesare, Ottaviano iniziò a delineare il conflitto con Marco Antonio che avrebbe segnato la fine della repubblica. Ottaviano utilizzò l'eredità ricevuta per ricompensare i veterani, guadagnandosi la loro fiducia e il sostegno dell'esercito. Contemporaneamente, cercò l'appoggio di una parte significativa del Senato, proponendosi come baluardo contro lo strapotere di Antonio [1](#page=1).
> **Tip:** La lettura del testamento di Cesare fu un evento cruciale che alterò gli equilibri politici emergenti, spostando l'attenzione dall'eliminazione del dittatore alla successione della sua eredità, sia materiale che politica [1](#page=1).
> **Tip:** La figura di Ottaviano, seppur giovane e inizialmente sottovalutato, dimostrò fin da subito una notevole abilità strategica nel consolidare il proprio potere e nell'attrarre alleanze fondamentali [1](#page=1).
#### 1.2.1 Marco Antonio: un protagonista della lotta per il potere
Marco Antonio, appartenente a una famiglia nobile e veterano luogotenente di Cesare in Gallia, si pose come figura centrale nella gestione del potere dopo la morte del dittatore. La sua fedeltà a Cesare lo spinse a cercare di ereditare il suo ruolo politico, ma ciò lo portò in rotta di collisione sia con una parte del Senato sia con Ottaviano, figlio adottivo di Cesare. Inizialmente, un accordo spartì il potere, assegnando ad Antonio il controllo delle province orientali. Qui, Antonio intraprese un'importante avventura personale e politica, legandosi sentimentalmente e politicamente a Cleopatra, regina d'Egitto. Le accuse di corruzione e la sospetta ambizione di creare un proprio impero in Oriente portarono alla sua sconfitta da parte di Ottaviano nella battaglia di Azio nel 31 a.C.. Inseguito ad Alessandria d'Egitto, Antonio si suicidò nel 30 a.C. insieme a Cleopatra [1](#page=1).
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# L'ascesa di Ottaviano e il suo conflitto con Marco Antonio
L'eliminazione di Cesare aprì una complessa sfida politico-militare tra Marco Antonio e Gaio Ottavio per la successione, portando alla fine della repubblica [1](#page=1).
### 2.1 Il caotico scenario post-cesariano
L'assassinio di Giulio Cesare nel 44 a.C. non risolse i problemi della repubblica, ma piuttosto scatenò una fase di caos e scontro civile. Inizialmente, un compromesso tra i cesaricidi e Marco Antonio, fedelissimo di Cesare e console, cercò di evitare ulteriori spargimenti di sangue. Il Senato, su proposta di Cicerone, decretò l'impunità per i congiurati, la conferma delle leggi cesariane, funerali di stato per Cesare e l'ammissione del suo testamento. Questo accordo implicava il riconoscimento che Cesare non fosse stato un tiranno [1](#page=1).
### 2.2 La lettura del testamento e l'emergere di Ottaviano
Tuttavia, il compromesso fu effimero a causa delle rivelazioni del testamento di Cesare. Contrariamente alle aspettative di Marco Antonio, Cesare aveva adottato come figlio il suo nipote diciannovenne, Gaio Ottavio, lasciandogli la maggior parte del suo patrimonio (tre quarti) e donando 300 sesterzi a ogni cittadino romano. Questa notizia innescò tumulti popolari contro gli assassini, mentre Antonio utilizzò il funerale di Cesare per aizzare la plebe contro i cesaricidi. I principali congiurati, Marco Giunio Bruto e Gaio Cassio Longino, dovettero rifugiarsi in Oriente [1](#page=1).
### 2.3 La strategia di Ottaviano e l'inizio del conflitto
Gaio Ottavio, che si trovava in Macedonia per addestrarsi in vista di una spedizione contro i Parti, tornò a Roma determinato a rivendicare i suoi diritti. Assunse il nome di Gaio Giulio Cesare Ottaviano, presentandosi come unico erede legittimo di Cesare. Le sue prime mosse furono decisive: riscosse l'eredità per ricompensare generosamente i veterani, guadagnandosi così la fiducia dell'esercito. Ottaviano cercò anche l'appoggio del Senato, proponendosi come baluardo contro lo strapotere di Antonio. Questa strategia segnò l'inizio del conflitto tra Ottaviano e Marco Antonio, che avrebbe condotto alla fine della repubblica [1](#page=1).
> **Tip:** La capacità di Ottaviano di utilizzare la sua eredità per assicurarsi la fedeltà dei veterani fu una mossa strategica fondamentale per la sua ascesa.
> **Tip:** Il riconoscimento del testamento di Cesare e l'adozione di Ottaviano da parte del dittatore furono elementi cruciali per la legittimazione del giovane erede.
#### 2.3.1 Marco Antonio: profilo e destino
Marco Antonio, di nobile famiglia (nato nell'83 a.C.), era un generale esperto e fedele sostenitore di Cesare. Dopo la morte del dittatore, aspirò a ereditarne il ruolo politico, entrando in conflitto sia con il Senato che con Ottaviano. L'iniziale spartizione del potere gli assegnò l'Oriente, dove intraprese una relazione sentimentale e politica con la regina d'Egitto, Cleopatra. Accusato di corruzione e di voler creare un proprio impero orientale, fu sconfitto da Ottaviano nella battaglia di Azio nel 31 a.C.. Inseguito, si rifugiò ad Alessandria d'Egitto, dove si suicidò nel 30 a.C. insieme a Cleopatra [1](#page=1).
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# Profilo di Marco Antonio
Marco Antonio emerge come una figura centrale nel turbolento periodo della fine della repubblica romana, distinguendosi per la sua lealtà a Cesare, le sue ambizioni politiche e il suo legame con Cleopatra, culminato nella disastrosa battaglia di Azio [1](#page=1).
### 3.1 Ascesa politica e ruolo dopo la morte di Cesare
Marco Antonio, nato nell'83 a.C. e appartenente a una famiglia nobile, fu un generale di spicco e fedelissimo sostenitore di Giulio Cesare. Ricoprì la carica di console e, alla morte di Cesare, aspirò a raccoglierne l'eredità politica. Inizialmente, cercò di stabilire un compromesso per evitare ulteriori spargimenti di sangue dopo l'assassinio del dittatore [1](#page=1).
#### 3.1.1 Il compromesso del 17 marzo 44 a.C.
Il 17 marzo 44 a.C., due giorni dopo l'uccisione di Cesare, il Senato, su proposta di Cicerone, decise di concedere l'impunità ai congiurati, permettendo loro di mantenere gli incarichi ricevuti da Cesare. Furono inoltre confermate le leggi cesariane, organizzati solenni funerali di stato per Cesare e ammesso il suo testamento. Questo accordo implicava il riconoscimento che Cesare non era stato un tiranno [1](#page=1).
#### 3.1.2 La lettura del testamento e l'emergere di Ottaviano
Il compromesso ebbe vita breve a causa della lettura del testamento di Cesare. Contrariamente alle aspettative di Antonio, che si considerava l'erede materiale e politico, Cesare aveva adottato come figlio il nipote diciannovenne Gaio Ottavio, lasciandogli i tre quarti del suo patrimonio. Cesare donò inoltre 300 sesterzi a ogni cittadino romano [1](#page=1).
Questo evento scatenò tumulti popolari contro gli assassini di Cesare. Marco Antonio sfruttò il funerale di Cesare per aizzare la plebe contro i congiurati. Bruto e Cassio, i principali responsabili della congiura, si rifugiarono in Oriente [1](#page=1).
#### 3.1.3 La strategia di Ottaviano e il conflitto con Antonio
Gaio Ottavio, rientrato a Roma, assunse il nome di Gaio Giulio Cesare Ottaviano, presentandosi come unico erede legittimo di Cesare. Questo segnò l'inizio del conflitto tra Ottaviano e Marco Antonio, che contribuì alla fine della repubblica. Ottaviano utilizzò la sua eredità per ricompensare i veterani, assicurandosi il sostegno dell'esercito. Conquistò anche l'appoggio di parte del Senato, proponendosi come baluardo contro lo strapotere di Antonio [1](#page=1).
### 3.2 L'Oriente, Cleopatra e la sconfitta
L'iniziale spartizione del potere tra Antonio e Ottaviano assegnò ad Antonio il controllo delle province orientali. In Oriente, Marco Antonio intraprese una significativa avventura sentimentale e politica, legandosi alla regina d'Egitto, Cleopatra [1](#page=1).
#### 3.2.1 Accuse e battaglie
Antonio fu accusato di corruzione e di ambire a creare un proprio impero in Oriente, un'ipotesi non del tutto inverosimile. Il culmine del suo declino politico e militare si ebbe con la sconfitta subita da Ottaviano nella battaglia di Azio nel 31 a.C. [1](#page=1).
#### 3.2.2 La fine ad Alessandria
Inseguito da Ottaviano, Marco Antonio si rifugiò ad Alessandria d'Egitto. Qui, nel 30 a.C., pose fine alla propria vita insieme a Cleopatra [1](#page=1).
> **Tip:** La figura di Marco Antonio esemplifica la transizione dal sistema repubblicano a quello imperiale, mostrando come le ambizioni personali e le alleanze strategiche potessero giocare un ruolo decisivo nel definire gli esiti politici e militari a Roma.
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## Errori comuni da evitare
- Rivedete tutti gli argomenti accuratamente prima degli esami
- Prestate attenzione alle formule e definizioni chiave
- Praticate con gli esempi forniti in ogni sezione
- Non memorizzate senza comprendere i concetti sottostanti
Glossary
| Term | Definition |
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| Repubblica | Forma di governo in cui il potere è detenuto da un corpo di cittadini e delegati, tipicamente eletti, a differenza di una monarchia o una dittatura. Nel contesto romano, la Repubblica precede l'Impero. |
| Congiurati | Individui che partecipano a una congiura, ovvero un piano segreto e illegale per rovesciare un governo o un leader, spesso con l'obiettivo di assassinio. |
| Dittatore | Magistrato romano straordinario con poteri illimitati, nominato in tempi di crisi per un periodo limitato (solitamente 6 mesi). Giulio Cesare fu nominato dittatore perpetuo, il che contribuì alla sua caduta. |
| Console | Uno dei due più alti magistrati eletti della Repubblica Romana, con poteri esecutivi, militari e giudiziari. I consoli erano i capi dello stato e dell'esercito. |
| Senato | L'organo consultivo e legislativo principale della Repubblica Romana, composto da ex magistrati e membri influenti della società romana. Esercitava un'enorme autorità politica. |
| Testamento | Atto giuridico con cui una persona dispone dei propri beni per dopo la propria morte. Il testamento di Cesare fu cruciale per definire la successione e scatenare ulteriori conflitti. |
| Erede | Persona designata a succedere a qualcun altro nei diritti, doveri e beni. Gaio Ottavio fu designato erede di Cesare. |
| Patrimonio | L'insieme dei beni mobili e immobili che appartengono a una persona o a una famiglia. Il vasto patrimonio di Cesare era un fattore significativo nella sua eredità politica ed economica. |
| Sesterzi | Antica moneta romana di bronzo e poi d'argento, il cui valore era equivalente a un quarto di denario. Era una delle principali unità monetarie dell'antica Roma. |
| Tumulti popolari | Sollevazioni o disordini causati da una folla, spesso a causa di malcontento politico o sociale. I tumulti scatenati dalla lettura del testamento di Cesare furono un momento critico. |
| Plebe | La massa della popolazione romana, distinta dai patrizi e, in seguito, dai cavalieri. La plebe era spesso mobilitata da leader politici per fini elettorali o di protesta. |
| Guerra civile | Conflitto armato tra fazioni all'interno dello stesso stato. La morte di Cesare aprì una serie di guerre civili che culminarono nella fine della Repubblica. |
| Veterani | Soldati che hanno completato il loro servizio militare. Ricompensare i veterani con terre e denaro era una pratica comune per assicurarsi la loro lealtà e il supporto politico. |
| Battaglia di Azio | La battaglia navale decisiva combattuta nel 31 a.C. tra le forze di Ottaviano e quelle di Marco Antonio e Cleopatra. La vittoria di Ottaviano segnò la fine della Repubblica. |