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Summary
# La repressione politica e le liste di proscrizione
La sanguinosa repressione scatenata dai triumviri, pur presentata come vendetta per Cesare divinizzato, fu in realtà uno strumento per eliminare avversari politici e incamerarne i beni [1](#page=1).
### 1.1 Il contesto della repressione
Formalmente, l'enorme potere conferito ai triumviri mirava alla riorganizzazione dello stato. Tuttavia, questo potere fu impiegato per attuare una violenta repressione politica. Una legge specifica legittimò l'uccisione di coloro sospettati di aver appoggiato la congiura contro Cesare [1](#page=1).
### 1.2 Le liste di proscrizione
Le liste di proscrizione furono lo strumento principale di questa eliminazione [1](#page=1).
#### 1.2.1 Definizione e origine
La proscrizione, dal latino *proscrivere* (annunciare con un bando), era originariamente nel diritto romano l'annuncio pubblico della messa in vendita dei beni di un debitore. Silla, nell'82 a.C., fu il primo a trasformarla in uno strumento di lotta politica, compilando liste di avversari da eliminare fisicamente o espropriare dei loro beni [1](#page=1).
#### 1.2.2 I criteri di compilazione delle liste
Le liste venivano compilate includendo persone sospettate per il loro potere, nemici personali, e venivano inseriti nomi a più riprese per diversi motivi [1](#page=1).
* **Odio e inimicizie personali:** Molti erano inclusi per semplice rancore o rivalità [1](#page=1).
* **Ostacolo politico:** Coloro che rappresentavano un impedimento o erano amici di nemici o nemici di amici venivano colpiti [1](#page=1).
* **Motivazioni economiche:** Le liste servivano a incamerare i beni per finanziare gli eserciti dei triumviri, che necessitavano di ingenti somme di denaro in un periodo di difficoltà economiche dovute alle guerre e alle esazioni. Cittadini comuni venivano uccisi semplicemente per espropriarne le ricchezze [1](#page=1).
* **Possedimenti desiderabili:** Alcuni malcapitati furono proscritti solo perché possedevano belle ville o case [1](#page=1).
> **Tip:** L'analisi della fonte di Appiano evidenzia come le motivazioni dietro le proscrizioni fossero un complesso intreccio di odi politici, rivalità, vendette personali e necessità economiche.
#### 1.2.3 Le conseguenze della proscrizione
La repressione ebbe conseguenze devastanti sulla classe dirigente e sulla cittadinanza [1](#page=1).
* **Vittime:** Furono eliminati circa trecento senatori e duemila cavalieri. Tra le vittime vi furono anche fratelli e zii dei triumviri e dei loro legati [1](#page=1).
* **Cicerone:** L'oratore Cicerone, irriducibile avversario di Antonio, fu tra i primi ad essere ucciso nell'ambito di questa repressione [1](#page=1).
* **Spettacolarizzazione della violenza:** Le teste e le mani delle vittime, comprese quelle di Cicerone, furono inchiodate sui Rostri nel Foro [1](#page=1).
* **Ricompense:** A chi portava le teste veniva dato un compenso in denaro. In caso di schiavi, il compenso includeva la libertà e la cittadinanza [1](#page=1).
> **Tip:** La quantificazione delle vittime (trecento senatori e duemila cavalieri) attesta una vera e propria decimazione dell'intera classe dirigente romana, testimoniando il degrado irreversibile delle istituzioni repubblicane.
#### 1.2.4 La legalizzazione della violenza
La proscrizione divenne uno strumento attraverso cui tre privati cittadini si accordavano per eliminare "legalmente" molti altri, evidenziando la crisi delle istituzioni repubblicane. Appiano descrive questo stato come un estremo degrado delle istituzioni [1](#page=1).
> **Esempio:** La fonte di Appiano descrive come i triumviri, dopo essersi riuniti, decisero di mandare subito dei sicari ad eliminare dodici o diciassette persone tra le più potenti, tra cui Cicerone, prima di stilare la lista completa e procedere all'eliminazione della massa [1](#page=1).
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# Il degrado delle istituzioni repubblicane
Il declino irreversibile delle istituzioni repubblicane è evidenziato dall'azione dei triumviri, che si arrogarono il potere di eliminare legalmente numerosi cittadini [1](#page=1).
### 2.1 L'uso del potere triumvirale per la repressione politica ed economica
L'enorme potere conferito ai triumviri, formalmente destinato alla riorganizzazione dello stato, si trasformò in uno strumento di sanguinosa repressione. Questa repressione era giustificata dalla necessità di "vendicare" Cesare, divinizzato, ma in realtà mirava all'eliminazione di ogni opposizione politica, reale o potenziale, e all'incameramento dei beni degli avversari [1](#page=1).
#### 2.1.1 Le liste di proscrizione: uno strumento di eliminazione legale
Una legge specifica legittimò l'uccisione di chiunque fosse sospettato di aver appoggiato la congiura contro Cesare. I triumviri formularono delle liste di proscrizione, basate sulle quali procedettero all'eliminazione legale di numerosi anticesariani, tra cui spiccava Cicerone, un fermo oppositore di Antonio [1](#page=1).
* **Criteri per la compilazione delle liste di proscrizione:**
* Sospetto di potere [1](#page=1).
* Nemici personali [1](#page=1).
* Familiari e amici da eliminare [1](#page=1).
* Persone che rappresentavano un ostacolo [1](#page=1).
* Amici di nemici o nemici di amici [1](#page=1).
* Possedimento di beni preziosi, come ville o case [1](#page=1).
* Necessità di finanziare gli eserciti dei triumviri [1](#page=1).
> **Tip:** La "proscrizione" nel diritto romano indicava inizialmente l'annuncio pubblico della vendita dei beni di un debitore. Silla fu il primo a trasformarla in uno strumento di lotta politica, compilando liste di avversari da eliminare o espropriare [1](#page=1).
#### 2.1.2 Le vittime della repressione e il clima di terrore
Nel clima di terrore instaurato, non caddero solo i nemici politici dichiarati, ma anche numerosi cittadini comuni, le cui ricchezze venivano espropriate per finanziare le campagne militari dei triumviri [1](#page=1).
* **Vittime:**
* Trecento senatori [1](#page=1).
* Duemila cavalieri [1](#page=1).
* Inclusi fratelli e zii dei triumviri e dei loro legati [1](#page=1).
> **Example:** Le teste e le mani di molti proscritti, comprese quelle di Cicerone, furono inchiodate sui Rostri nel Foro, la tribuna degli oratori. A chi portava le teste veniva dato un compenso in denaro e, nel caso di schiavi, la libertà e la cittadinanza [1](#page=1).
### 2.2 La decapitazione della classe dirigente repubblicana
Le cifre di trecento senatori e duemila cavalieri eliminati attestano una vera e propria decimazione di un'intera classe dirigente. L'azione dei triumviri dimostra un degrado ormai irreversibile delle istituzioni repubblicane, dove tre privati cittadini si accordavano per eliminare "legalmente" molti altri [1](#page=1).
### 2.3 Appiano e la testimonianza del degrado istituzionale
Lo storico greco Appiano, nella sua opera "Storia romana", fornisce una testimonianza preziosa dello stato estremo di violenza politica e di degrado delle istituzioni che caratterizzò la repubblica negli ultimi anni. La sua descrizione dell'intreccio tra odi, rivalità politiche, vendette personali e finalità economiche evidenzia la spietatezza con cui furono compilate le liste di proscrizione. Appiano sottolinea l'orribile casualità di scelte che colpirono cittadini innocenti, testimoniando il declino irreversibile delle fondamenta repubblicane [1](#page=1).
> **Tip:** L'analisi della fonte di Appiano è fondamentale per comprendere non solo gli eventi specifici, ma anche il deterioramento dei principi e delle procedure repubblicane che permisero tali atrocità.
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# Le motivazioni economiche della proscrizione
Le proscrizioni, scatenate dai triumviri nell'ultimo periodo della Repubblica Romana, furono motivate da pressanti necessità economiche volte a finanziare gli eserciti e ad arricchire i triumviri stessi attraverso la confisca dei beni. Questo strumento, originariamente legato all'espropriazione di beni di debitori, fu trasformato in un'arma politica da Silla e ulteriormente sfruttato dai triumviri per eliminare avversari e appropriarsi delle loro ricchezze [1](#page=1).
### 3.1 Il contesto delle proscrizioni
Formalmente, l'immenso potere conferito ai triumviri era finalizzato alla riorganizzazione dello Stato. In realtà, esso divenne il mezzo per attuare una feroce repressione, ufficialmente giustificata dalla necessità di "vendicare" Cesare, che nel frattempo era stato divinizzato. Tuttavia, l'obiettivo primario era l'eliminazione di ogni opposizione politica, reale o potenziale, e l'incameramento dei beni dei proscritti [1](#page=1).
#### 3.1.1 La legalizzazione della violenza
Una legge apposita legittimò l'uccisione di coloro sospettati di aver appoggiato la congiura contro Cesare. I triumviri stilarono liste di proscrizione, che funsero da base per l'eliminazione legale di numerosi oppositori, tra cui spiccava Cicerone, acerrimo nemico di Antonio. Il clima di terrore non risparmiò solo i nemici politici, ma anche molti cittadini comuni, le cui ricchezze venivano espropriate per finanziare gli eserciti triumvirali [1](#page=1).
> **Tip:** È fondamentale comprendere come il potere accumulato dai triumviri abbia permesso loro di trasformare una pratica giuridica in uno strumento di repressione politica ed economica, minando alla base le istituzioni repubblicane [1](#page=1).
#### 3.1.2 Le cifre della repressione
Furono eliminati circa trecento senatori e duemila cavalieri. Le loro teste e mani, inclusa quella di Cicerone, furono esposte sui Rostri nel Foro come macabro monito. A coloro che consegnavano le teste veniva corrisposto un compenso in denaro, con l'ulteriore incentivo della libertà e della cittadinanza nel caso di schiavi [1](#page=1).
### 3.2 Criteri di compilazione delle liste di proscrizione
Appiano di Alessandria descrive con precisione i molteplici motivi che portavano all'inclusione nelle liste di proscrizione, evidenziando un complesso intreccio di odi personali, rivalità politiche, vendette e, soprattutto, scopi economici. I triumviri si scambiarono concessioni reciproche per includere familiari e amici da eliminare, sia immediatamente che in seguito [1](#page=1).
> **Tip:** La testimonianza di Appiano è preziosa perché rivela la discrezionalità e la natura arbitraria delle scelte, spesso basate su rancori personali o semplici interessi economici, piuttosto che su una reale minaccia politica [1](#page=1).
#### 3.2.1 Motivazioni economiche prevalenti
Le motivazioni economiche erano centrali, poiché i triumviri necessitavano di ingenti somme di denaro per sostenere le guerre e fronteggiare le difficoltà finanziarie dovute alle guerre e alle esazioni fiscali che avevano afflitto l'Italia e l'Europa. Appiano sottolinea come talvolta le proscrizioni colpissero cittadini semplicemente perché possedevano ville o case di pregio [1](#page=1).
> **Example:** Tra le ragioni per inserire un nome in lista, Appiano menziona: "alcuni per odio, altri solo perché rappresentavano un ostacolo, o perché amici di nemici o nemici di amici, o anche perché molto ricchi". Questo dimostra la flessibilità e la strumentalità con cui venivano gestite le liste [1](#page=1).
#### 3.2.2 L'eliminazione di figure chiave
Nonostante la vasta portata della repressione, i triumviri decisero inizialmente di eliminare subito dodici (o diciassette, secondo altre fonti) persone considerate particolarmente potenti, tra cui Cicerone. Questo indica una strategia volta a neutralizzare i potenziali oppositori più pericolosi prima di procedere con la compilazione più estesa delle liste [1](#page=1).
### 3.3 Impatto sulle classi dirigenti
Le proscrizioni causarono una decimazione significativa dell'élite politica romana. La perdita di trecento senatori e duemila cavalieri rappresenta un colpo durissimo per la classe dirigente repubblicana. Appiano sottolinea come tra i proscritti figurassero anche fratelli e zii dei triumviri o dei loro legati, persone che avevano in qualche modo ostacolato i loro piani. Questo evidenzia la ruthless efficienza con cui i triumviri eliminavano qualsiasi ostacolo, anche all'interno della cerchia familiare o degli alleati [1](#page=1).
> **Tip:** Le cifre fornite da Appiano sono emblematiche del degrado istituzionale e della violenza politica che caratterizzarono gli ultimi anni della Repubblica, segnati dalla presa di potere da parte di singoli individui o piccoli gruppi [1](#page=1).
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## Errori comuni da evitare
- Rivedete tutti gli argomenti accuratamente prima degli esami
- Prestate attenzione alle formule e definizioni chiave
- Praticate con gli esempi forniti in ogni sezione
- Non memorizzate senza comprendere i concetti sottostanti
Glossary
| Term | Definition |
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| Triumviri | Magistrati romani a cui veniva conferito un potere straordinario, spesso per risolvere crisi politiche o militari. Nel periodo tardo repubblicano, i triumvirati divennero strumenti di consolidamento del potere personale. |
| Proscrizione | Nel diritto romano, inizialmente significava l'annuncio pubblico della messa in vendita dei beni di un debitore. Sotto Silla e successivamente durante il Secondo Triumvirato, divenne uno strumento di lotta politica che prevedeva l'eliminazione fisica e la confisca dei beni degli avversari politici. |
| Divinizzato | Dichiarato dio. Dopo la morte, Giulio Cesare fu divinizzato, conferendogli uno status religioso e politico di eccezionale importanza. |
| Rostri | Tribuna degli oratori nel Foro Romano, ornata con le prue (rostri) delle navi nemiche catturate. Era il luogo in cui venivano esposte le teste dei condannati. |
| Cavalieri (Ordo equester) | Una delle classi sociali dell'antica Roma, posta al di sotto dei senatori ma al di sopra della plebe. I cavalieri ricoprivano ruoli importanti nell'economia e nell'amministrazione. |
| Cicerone | Marco Tullio Cicerone (106-43 a.C.), celebre oratore, politico, filosofo e scrittore romano. Fu un acerrimo oppositore di Marco Antonio e per questo motivo fu inserito nelle liste di proscrizione e assassinato. |
| Appiano di Alessandria | Storico greco vissuto nel II secolo d.C., autore di una vasta opera storiografica intitolata "Storia romana", che copre un lungo arco temporale della storia romana, comprese le guerre civili. |
| Esazioni | Prelievi fiscali, imposte. Nel contesto delle guerre civili, le esazioni divennero particolarmente gravose per finanziare le campagne militari. |
| Legati | Luogotenenti, emissari, generali che comandavano un esercito o una parte di esso per conto di un console o di un triumviro. |
| Degrado istituzionale | Deterioramento delle strutture e delle procedure politiche e giuridiche di uno stato. Nel contesto della tarda Repubblica romana, si manifestò con la crescente influenza del potere personale a discapito delle leggi e delle magistrature tradizionali. |